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Dal Gargano al Salento la Puglia si prepara ai riti di San Giuseppe

  • In BARI
  • gio 14 Marzo 2019
Dal Gargano al Salento la Puglia si prepara ai riti di San Giuseppe

Locorotondo, Monopoli, Mattinata e Vieste tra le città pronte ad accendere falò e fanove

BARI - Il 19 marzo ricorre la festività di San Giuseppe tra i Santi più amati in tutta Italia non solo perché nella giornata a lui dedicata si festeggiano i papà ma perché questo Santo, pur essendo conosciuto come protettore dei falegnami, nonché dei padri, è soprattutto protettore di tutti i lavoratori e quindi anche degli agricoltori. Proprio questi ultimi da secoli ormai legano la festività al rito serale dei falò come passaggio dall’inverno alla primavera. Un rito che è molto sentito in Puglia e che tante comunità di origine contadina non hanno mai dimenticato o ripreso tra le tradizioni da recuperare e che associa il rito pagano, quello di bruciare i rami secchi delle potature, con quello cristiano legato alla festività di San Giuseppe. In molti rituali tra i rami che costituiscono i roghi viene gettato un ramo di ulivo come segno di preghiera per una stagione florida. Dal Gargano al Salento, dallo Sperone al Tacco, sono davvero tanti i riti che si tengono in questo giorno.

A Locorotondo, ad esempio, da tre anni, si è ripreso l’“itinerario di fuoco” ovvero l’antica usanza di richiedere a privati ed associazioni il luogo e l’ora dell’accensione di vari falò dedicati al Santo, per creare un itinerario da mettere a disposizione della cittadinanza per sostenere questa antica tradizione e non perderla. Per l’edizione 2019, ci saranno 8 falò che verranno accesi nella di martedì 19 marzo. Il primo falò sarà acceso alle ore 19, in Contrada Caledda, a cura dell’associazione “Il Paese delle Contrade”, un’ora dopo i tre falò in contrada Pantaleo presso la famiglia Pantaleo, quello in via Sant’Annibale Maria di Francia nella villetta Padre Pio a cura del Comitato di Quartiere “Amici Pantaleo” e alla Masseria Ferragnano a cura dell’associazione Falò&Tradizioni. Alle ore 20.30 altri tre falò saranno accesi in contrada Grofoleo a cura della Famiglia Lucia Caliandro, in contrada Marziolla a cura degli Amici di contrada Mariziolla e in contrada Mancini a cura dell’associazione Mancini&Dintorni. L’ultimo falò sarà acceso alle ore 20.45 in contrada Gabriele a cura di Anna Latartara e Carmelo Schiavone. L’intera comunità in questo modo vuole far riscoprire e rivivere il senso di appartenenza alla terra che ogni giorno ci ospita e ci regala i frutti per il nostro nutrimento.

A Monopoli le iniziative partiranno dal 17 marzo e si protrarranno sino al 19 marzo 2019 per dar vita a “La Notte dei Falò - Fuochi nei Chiassi e Sfizi Antichi” l’evento organizzato dal Comune di Monopoli in sinergia con la Pro Loco “Perla di Puglia” di Monopoli con il coordinamento dell'Associazione Operatori Centro Storico. Si tratta di una tre giorni di festa nel segno della tradizione, con musica popolare, giochi e laboratori per bambini, zeppole e tanto divertimento. Da sempre, infatti, Monopoli celebra il Santo Falegname con l'accensione di cataste di legna, che simboleggiano il passaggio dall'inverno alla primavera, secondo un rito di origine pagana che brucia il vecchio per far spazio al nuovo. Una tradizione che affonda le sue origini nella notte dei tempi, divenuta una festa popolare acclarata e acclamata dalla gente, dalle famiglie del borgo antico che ogni anno si ritrovavano attorno ad un piccolo fuoco acceso nelle piazze, nei chiassi o nei vicoli per condividere un momento di festa tra canti e balli popolari, accompagnati dal profumo dei ceci arrostiti sui carboni ardenti. Si inizia alle ore 17 del 17 marzo con le iniziative di “Aspettando i falò con i bimbi” dedicate ai bambini, per cui ci saranno attività ludico-ricreative, giocolerie, balloon art e artisti di strada in piazza Palmieri e alle ore 18.30 in piazza Garibaldi il concerto dei “Saluendo”. Il 18 alle ore 20.30 tutti in piazza Garibaldi con la musica popolare de “I Cipurrid”. Mentre il 19 marzo dalle ore 19 saranno accesi i 20 falò, 15 nelle vie del centro storico di Monopoli con musica ed animazione nel segno della tradizione. I falò saranno in largo Plebiscito (Impronte di Puglia & Amaranta), largo Sant'Angelo (Giochi intorno al falò, musica popolare e animazione per bambini a cura dell'Associazione Art Linos), vico Alba (Peppino e Johnny Bagnardi), piazza Garibaldi (Gaetano Tasselli e La La Band), via Mulini (falò della tradizione), Chiasso Carmelano (falò della tradizione), largo Castello (I Ridammi la radio in concerto), piazzetta Santa Maria (Mimmo Lafera), largo San Vito (Mavì in concerto), largo Tormento (falò di quartiere), largo Portavecchia (Trio Arcobaleno, animazione per bambini, palloncini e caramelle a cura di Happy Centro e Noi Due Party), largo Vescovado (Animazione a cura dell’Associazione San Marco), largo San Leonardo (Festa di San Giuseppe a cura della Confraternita San Giuseppe), via Perrini (Falò votivo) e largo Garibaldi (degustazione zeppole a cura dell’associazione Operatori Centro Storico). Due i falò previsti in città: il primo in piazza Sacro Cuore (falò della devozione) a cura della Parrocchia Sacro Cuore e il secondo nei pressi del convento di San Francesco da Paola (falò della devozione) a cura del Convento omonimo. Sono inoltre previsti tre falò tradizionali nelle contrade Cozzana, L’Assunta e Sicarico (eccezionalmente lunedì 18 marzo dalla ore 20). Tradizione vuole che con l’accensione dei fuochi si allontani la stagione rigida e fredda, per salutare le ristrettezze invernali e dare il benvenuto ad una primavera prospera. Insieme all’accensione del tradizionale fuoco di San Giuseppe, Monopoli si animerà con balli e canti e si lascerà trasportare ai piaceri della gola.

Nella notte della vigilia di San Giuseppe, tra il 18 e il 19 marzo, la città di Mattinata sarà illuminata e riscaldata dal “Gran Falò”, evento giunto alla XX edizione. Si tratta di un evento che rientra tra i festeggiamenti in onore di San Giuseppe caratterizzata da celebrazioni religiose e civili. Già dalle prime ore del mattino lo sparo dei mortaretti e il giro per le vie cittadine della Marching Band dall’Associazione Bandistica di Mattinata apriranno la festa, che culminerà con la spettacolare accensione piromusicale del Gran Falò. Durante la serata non mancheranno gli stand gastronomici con i prodotti tipici locali e faranno da cornice con i brani della musica popolare i Folk Brothers, a chiudere la giornata del 18 marzo, l’immancabile spettacolare batteria sanseverese. Tradizione, enogastronomia, riti, musica, spettacoli pirotecnici: ecco cosa riserva il “Gran Falò – Festa di San Giuseppe” 2019. L’evento è organizzato e gestito dal Circolo Ricreativo Culturale Oasis di Mattinata e gode del patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Mattinata e dell’Ente Parco Nazionale del Gargano. Non mancheranno stand gastronomici con degustazione di piatti tipici locali e la tradizionale zeppola e la mostra mercato dell’artigianato e dell’antiquariato a cura dell’associazione “Puglia eventi”. Il 19 marzo la festa religiosa con l’addobbo floreale del quadro e lo spettacolo pirotecnico in piazza Santa Maria della Luce.

A Monte Sant’Angelo l’appuntamento è per il 18 marzo nelle vie del centro storico della Città dei due siti Unesco con le tradizionali “Fanoje di San Giuseppe” dove le strade saranno illuminate dal calore dei falò, una tradizione per celebrare l’arrivo della primavera. Le tre fanoje saranno preparate dalle ore 10.30 in largo Dauno, largo Tomba di Rotari e piazza Mario di Leo, insieme con le scuole, mentre alle ore 17, nella sala convegni della Biblioteca comunale “Ciro Angelillis”, l’inaugurazione della mostra concorso “Disegno la tradizione - La fanoja di San Giuseppe”; dalle ore 18, nel centro storico, il percorso itinerante “antichi mestieri” a cura del Comitato studentesco dell’istituto superiore “Giordani”; alle ore 18.30 l’accensione delle fanoje e le danze etniche “Agorart”; alle ore 19 “Fire dragon” giocolieri e sputa fuoco itineranti. E poi ancora musica ed alle ore 20, l’accensione della fanoja in largo Tomba di Rotari, dove ci sarà l’esibizione di Giuseppe “Spedino” Moffa feat Antonio Pizzarelli in “Canzoni di provincia”, folk dal Molise; in contemporanea in piazza Mario di Leo, accensione della terza fanoja e musica popolare; alle ore 21, in largo Dauno, “danze di passione e malavita” con Giuliano Gabriele trio in concerto, musica popolare dal Lazio. Il programma completo degli eventi è pubblicato sulla pagina social "Le Fanoje di San Giuseppe - Monte Sant'Angelo".
 

A Vieste da oggi, 14 marzo, sino al 19 marzo, ci sarà il press tour “Il Fuoco e la Montagna Sacra” per raccontare le bellezze di Vieste, Mattinata e Monte Sant’Angelo e far vivere agli ospiti provenienti da tutta Italia (giornalisti, blogger, influencer e travel blogger) un itinerario tra natura, cultura e tradizioni seguito da giornalisti e blogger. L’iniziativa, promossa dal Comune di Vieste, con l’adesione dei comuni di Mattinata e Monte Sant’Angelo, finanziata dalla Regione Puglia, prevede, tra l’altro, la partecipazione alla Fanoja di San Giuseppe, la millenaria tradizione dei falò, che il 16 marzo si terrà a Vieste con un ricchissimo programma di iniziative con sfilate in costume dei gruppi folk, musica e danze della tradizione, il grande concerto dell’Orchestra Notte della Taranta di Melpignano, l’apertura di stand enogastronomici e mercatini dell’artigianato locale.  La Fanoja di San Giuseppe è il rito collettivo attraverso il quale si salutava l’inverno e ci si preparava alla primavera, una stagione di rinascita e rinnovamento. L’evento, a partire dal 2011, è stato riscoperto e valorizzato in chiave turistica. A fare da sfondo a tutto questo sarà Marina Piccola, spettacolare “palcoscenico” sul mare nel cuore di Vieste, che per un giorno si veste d’antichità, facendo compiere a cittadini e visitatori un viaggio indietro nel tempo, con allestimenti, costumi e attrezzi da lavoro ispirati a quelli in uso nell’Ottocento. Prima e dopo il suggestivo accendersi della Fanoja nel cielo di Vieste, i giornalisti, gli influencer e i travel blogger visiteranno i luoghi d’interesse storico, culturale e ambientale della Montagna Sacra, la Montagna del Sole, gigante verde che abbraccia il mare, creando uno dei paesaggi più rari e straordinari del mondo, un ampio fazzoletto di terra dove alberga uno degli ambienti più ricchi di biodiversità di tutto il pianeta. Oltre che sui blog, le testate giornalistiche e gli account social di giornalisti e blogger ospiti del press tour, la settimana sarà seguita e raccontata giorno per giorno dalla pagina Facebook “Il Fuoco e la Montagna Sacra” per un “diario digitale” quotidiano che attraverso foto e video promuoverà l’itinerario costruito attorno all’antica tradizione della Fanoja.


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