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Sei Comuni del Salento fanno rete contro spreco di alimenti e farmaci

  • In LECCE
  • mer 27 Febbraio 2019
Sei Comuni del Salento fanno rete contro spreco di alimenti e farmaci

Approvato dalla Regione il finanziamento per il progetto per la campagna informativa e raccolta di beni

NARDO' - Cinquantamila euro sono i finanziamenti che la Regione Puglia assicurerà al progetto contro gli sprechi di alimenti e farmaci, denominato “Food&Drug No Waste” (dall’inglese “Cibo e farmaco nessuno spreco”) da attuate nell’Ambito Territoriale Sociale n. 3 che comprende i comuni di Nardò (capofila), Copertino, Galatone, Leverano, Porto Cesareo e Seclì

Con il finanziamento approvato dalla Regione saranno effettuate campagne di comunicazione, informazione, sensibilizzazione ed educazione sulla importanza di ridurre lo spreco alimentare e farmaceutico e di redistribuire le eccedenze attraverso le reti. Prevede, inoltre, il sostegno a progetti territoriali per accrescere l’efficacia delle iniziative di redistribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici eccedenti, in stretto raccordo con le iniziative pubbliche di pronto intervento sociale e di contrasto alle povertà estreme. Infine, il sostegno a progetti di innovazione sociale nel campo della riduzione dello spreco alimentare e farmaceutico, nonché nel campo della condivisione di cibo (foodsharing) e del consumo responsabile.

A questi fini l’Ambito, che vedrà sei Comuni del Salento in prima linea nel contrasto agli sprechi alimentari e farmaceutici con le eccedenze da redistribuite agli indigenti, ha costituito una rete di partenariato territoriale cui hanno aderito soggetti del Terzo Settore e del privato sociale. Il finanziamento ottenuto ammonta a 50 mila euro (cui l’Ambito aggiungerà 5 mila euro di fondi propri) che serviranno appunto ai vari soggetti della rete e ai volontari per le attività previste per la campagna di sensibilizzazione ma anche per la raccolta, stoccaggio e distribuzione dei prodotti alimentari e farmaceutici, per tutte le attività e spese connesse. Il progetto avrà una durata di 18 mesi.

Lo spreco si evita già nell’ambito delle proprie case e abitudini quotidiane. Ad esempio quando abbiamo un prodotto ancora chiuso nella sua confezione originale come pasta, biscotti, verdure congelate in prossimità della scadenza e che sappiamo non potremo consumare entro la data indicata invece di buttarla in anticipo si potrebbe donare. Stesso discorso vale per lo scarto di prodotti che presentano difformità di tipo estetico o che hanno indicazioni non chiare in etichetta (ad esempio, “preferibilmente”), i prodotti prossimi alla scadenza o difettati, sono tutti recuperabili.

“Questo progetto - spiega l’assessore al Welfare del Comune di Nardò e presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito n. 3, Maria Grazia Sodero - ha una forte componente didattica ed educativa, perché è essenziale che il cambiamento sia condiviso e ci consenta un futuro in cui l’ambiente sia rispettato e l’economia sia equa, sensibile e responsabile. Coerente, peraltro, con le normative vigenti. Il valore della sostenibilità, l’importanza della lotta agli sprechi e del consumo responsabile, dovranno essere patrimonio degli individui, delle famiglie, delle scuole, de i quartieri e delle città dell’Ambito”.


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