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La Confraternita del Carmine da Mottola a Taranto per Facies Passioni

La Confraternita del Carmine da Mottola a Taranto per Facies Passioni

La mostra arricchita da un concerto di marce funebri dedicati alla Settimana di Passione

MOTTOLA - I riti, la sofferenza, la penitenza, la fede sono sempre vivi a Mottola con l’antichissima Confraternita del Carmine che partecipa, per il secondo anno consecutivo, alla mostra “Facies Passionis”, in programma a Taranto dal 20 al 24 febbraio 2019. Un segno tangibile dell’importanza della Settimana Santa in Puglia e non solo, dal momento che l’esposizione quest’anno si arricchisce di alcuni simulacri venerati nel Sud Italia e si arricchisce di un concerto di marce funebri.

Tra questi, immancabile la cittadina della Murgia che - con le sue processioni - si caratterizza come particolarmente suggestiva, complice il triduo pasquale che va dal giovedì al sabato Santo. L’inaugurazione è in programma domani, 20 febbraio, alle ore 18.30 nella chiesa del Carmine di Taranto e dove Mottola sarà presente con un simbolo di grande intensità, “La Caduta” (conosciuta anche come “malc’atron”) tra quelli che sfilano nella processione dei Misteri il sabato mattina, accompagnati da centinaia di confratelli e consorelle.

I 21 febbraio, invece, dalle ore 19.30 in piazza Carmine, sempre a Taranto, appuntamento con il “Concerto di Marce Funebri, le musiche tradizionali della Passione” e l’esibizione dell’associazione musicale Umberto Montanaro Città di Mottola, diretta dal maestro Barbara Gigante. Ampio spazio alla tradizione mottolese: immancabile “Tomba che chiudi in seno” del maestro Franco Leuzzi, considerata l’inno della Settimana Santa e che quest’anno compie trent’anni dalla prima esecuzione. E poi un tributo ad altri autori di altissimo profilo: Lamanna, Orlando, Martina e Corbascio. Infine, un duplice omaggio: alla Sicilia- presente alla mostra “Facies Passionis” con due simulacri- con la composizione “Ad Angela” di Sebastiano Rondinella che, nel 2013, ha vinto il Concorso per marce inedite della Passione e a Taranto con due marce. Una di queste, “Venerdì Santo”, è stata scritta da Centofanti per la Settimana Santa tarantina quando era direttore della banda di Mottola. La conferma di un forte legame tra le due realtà. Il 22 febbraio, nell’ambito del convegno “Le confraternite e le nuove sfide: fede, arte, diritto e terzo settore” (ore 9 ex Caserma Rossarol) è previsto l’intervento di don Sario Chiarelli della Facoltà Teologica pugliese nonché padre spirituale delle Confraternita del Carmine di Mottola che aprirà i lavori della II sessione.

«Siamo onorati - commenta il priore della locale Confraternita del Carmine, Vito Greco - di essere presenti in questa prestigiosa rassegna. I nostri riti sono qualcosa di unico e sono orgoglioso di farne parte, sia per la nostra storia che per la nostra città».

La mostra è realizzata in collaborazione con diocesi e comune di Taranto, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Università di Bari e rappresenta un valore aggiunto e una vetrina delle tradizioni più belle, in vista della prossima Pasqua.


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