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Una targa al cardiochirurgo barese Ruggieri primario in Francia

  • In BARI
  • mar 19 Febbraio 2019
Una targa al cardiochirurgo barese Ruggieri primario in Francia
Al centro il cardiochirurgo premiato il dottor Vito Giovanni Ruggieri

Dall’Amministrazione e dalla città che gli ha dato natali e laurea, ma che ha dovuto lasciare per lavorare

BARI - Al cardiochirurgo barese Vito Giovanni Ruggieri, primario della divisione di Chirurgia cardiovascolare toracica all’ospedale universitario di Reims, in Francia, è stato consegnata una targa di riconoscimento dall’Amministrazione comunale di Bari. La cerimonia si è svolta su iniziativa del presidente della commissione consiliare Culture e Sport Giuseppe Cascella e l’assessore alle Culture Silvio Maselli ha consegnato personalmente, a Palazzo di Città a Bari, la targa al professor Ruggieri, per aver dato lustro alla città di Bari in tutta Europa con la propria attività, svolta con professionalità e dedizione nei confronti dei pazienti.

Alla cerimonia hanno partecipato Giuseppe Cascella, Angelo Vacca, ordinario di Medicina interna dell’Università degli Studi di Bari, Luigi Santacroce, professore associato presso il Policlinico di Bari, Vincenzo Genchi, medico radiologo, e Giuseppe Rubini, direttore responsabile dell’unità operativa complessa di Medicina nucleare del Policlinico di Bari.

“Questo premio - ha esordito l’assessore Maselli - dimostra l’affetto e la vicinanza dell’Amministrazione e dell’intera comunità cittadina al professor Ruggieri. Oggi siamo qui per festeggiare un concittadino che, con la sua grande professionalità, ha dato lustro a Bari in tutta Europa, e con il quale condividiamo gli stessi valori di appartenenza”. L’assessore Maselli ha però voluto mettere in evidenza che quella che stiamo vivendo, in tema di ‘fuga di cervelli’ “è un’emergenza nazionale alla quale va contrapposto un rimedio efficace: nel momento in cui si conferisce un premio ad un illustre cittadino barese che ha guadagnato fama oltre i nostri confini, si dovrebbe pensare anche a come fare per trattenerlo nel Mezzogiorno d’Italia”.

L’Amministrazione barese da ormai quattro anni, ha ricordato il presidente Cascella, punta a valorizzare le eccellenze in tutti i campi dello scibile umano premiando maestri di musica, uomini di lettere, scienziati: tutti professionisti accomunati dal fatto di essere diventati ambasciatori di Bari nel mondo. “Oggi premiamo Gianvito Ruggieri perché è un giovane cardiochirurgo barese che si è formato nella nostra regione ma che, circa una decina di anni fa – ha aggiunto Cascella - ha avuto il coraggio di lasciare la nostra città diventando un punto di riferimento nel suo campo in Francia, mettendosi in luce con interventi chirurgici in favore di migliaia di persone”.

Lo stesso professor Vacca sta studiando una serie di azioni destinate ai giovani ricercatori e professionisti che si sono formati nella nostra terra e che poi hanno dovuto trasferirsi all’estero per poter mettere in pratica le proprie competenze. Vuole far tornare questi talenti in sede offrendo loro la titolarità di nuovi corsi di studio che prevedano l’insegnamento in collaborazione con i docenti già di ruolo, in previsione di una sistemazione stabile nei nostri istituti di ricerca.

Visibilmente emozionato, come da lui stesso ammesso, il dottor Vito Giovanni Ruggieri, ha ‘confessato’ di essere felice di essere emozionato, condizione che sicuramente non appartiene alla sua professione “che amo profondamente e che svolgo con passione ma che invece impone distacco e freddezza. Questa circostanza mi rende fiero e orgoglioso di ricevere il riconoscimento dell’Amministrazione e della città di Bari dalla quale, per ragioni di lavoro, ormai da tanti anni sono lontano. Ho avuto la fortuna di vivere un’evoluzione professionale non facile ma rapida, sono manager di una equipe chirurgica ma non mi considero arrivato: questo è uno stimolo a restare in una condizione reale e mantenere l’umiltà che spero mi contraddistinguerà sempre. Questa circostanza mi è gradita per ringraziare coloro che sono stati i miei maestri e che hanno contribuito alla mia crescita professionale, in particolare il dottor Agnino, fondamentale per la mia svolta internazionale”.

Vito Giovanni Ruggieri ha studiato a Bari e si è laureato in Medicina e Chirurgia nell’Università degli Studi di Bari, la specializzazione in Cardiochirurgia l’ha invece conseguita a Pavia con post laurea in Francia. Ha infatti iniziato la carriera ospedaliero/universitaria a Rennes, nel centro d’eccellenza francese in chirurgia cardiaca. Lì, a 31 anni, ha eseguito i primi interventi di by-pass coronarico e sostituzione valvolare come primo operatore. Effettua regolarmente espianti su donatori e partecipa come aiuto ai trapianti di cuore. A 34 anni ha eseguito il suo primo trapianto di cuore e il primo impianto di cuore artificiale. Si è perfezionato nella riparazione della valvolare mitralica con tecnica mini-invasiva e nelle tecniche transcatetere di impianto di protesi valvolari aortiche per via vascolare. E’ poi tornato in Italia per un periodo di 18 mesi, durante il quale si perfeziona in chirurgia mini-invasiva con il dottor Agnino.

Rientra in Francia dove partecipa e vince il concorso da docente universitario a Parigi all’età di 39 anni. Un anno dopo diventa primario e professore ordinario del reparto di Chirurgia cardiovascolare e toracica dell’ospedale universitario di Reims (regione dello Champagne). Oggi è direttore regionale della scuola di specializzazione in Chirurgia Cardiovascolare e Toracica.


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