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Gli scatti del reporter internazionale De Biasi al Pazzetto dell'Arte

  • In FOGGIA
  • gio 07 Febbraio 2019
Gli scatti del reporter internazionale De Biasi al Pazzetto dell'Arte

Voluta dal Comune, l’esposizione di 40 immagini è stata organizzata da una sua amica e assistente

FOGGIA - E’ dedicata alle genti del mondo la mostra fotografica di Mario De Biasi, in programma a Foggia nella sala Grigia del Palazzetto dell’Arte “Andrea Pazienza”. Con il titolo “People”, l’Amministrazione comunale di Foggia ha voluto organizzare una iniziativa per far omaggiare il maestro veneto di nascita e lombardo di adozione, ritenuto tra i più bravi fotografi al mondo.

La mostra dedicata a Mario De Biasi (1923-2013) è curata da Francesca Mezzadri, amica e assistente di De Biasi negli anni 2000, e sarà inaugurata l’8 febbraio 2019 alle ore 18 alla presenza del sindaco di Foggia Franco Landella, dell’assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani, del dirigente del settore comunale Cultura Carlo Dicesare e della curatrice Francesca Mezzadri.

L’esposizione raccoglie circa 40 fotografie scattate intorno al mondo dal grande fotografo, inviato speciale della rivista “Epoca” nel corso di una sfolgorante carriera iniziata nel 1953 e durata fino agli anni Ottanta.

«Mario De Biasi fa parte della ristretta cerchia di figure dalle quali non si può prescindere se si vuole ricostruire la storia della fotografia di reportage del XX secolo - com’è riportato nel volume che accompagna la mostra - Ha testimoniato mezzo secolo di vita ed eventi italiani e internazionali. Le sue fotografie hanno entusiasmato, sorpreso, commosso milioni di persone. Esponente di primissimo piano della fotografia italiana e riconosciuto maestro internazionale, “ha fotografato rivoluzioni e uomini famosi, paesi sconosciuti. Ha fotografato vulcani in eruzione e distese bianche di neve, al Polo a sessantacinque gradi sotto zero. La macchina fotografica fa parte della sua anatomia come il naso e gli occhi”, scriveva di lui Bruno Munari, suo grande amico».

De Biasi iniziò la carriera di fotoreporter nel 1953, proprio con il settimanale “Epoca” ispirata ai periodici statunitensi per le inchieste, per gli articoli di cronaca e per le rubriche di cultura e spettacolo, arricchite da lunghi e magnifici reportage fotografici realizzati sia da inviati italiani, tra cui Mario De Biasi, sia da fotografi stranieri.

Le immagini in mostra a Foggia (sino al 28 febbraio), tutte a colori, mai esposte in uno spazio pubblico e stampate da negativo originale nel 2006, a cura del maestro, vogliono essere un omaggio all’inesausta ricerca di un fotografo il quale ha attraversato tempi, luoghi e culture assai differenti tra loro con un’inesauribile curiosità per gli esseri umani nelle loro mille storie e sfumature. Motivo conduttore è quello di far comprendere la poetica di De Biasi, la sua capacità di attraversare stili e soggetti rendendone inscindibile l’esperienza di vita e la fotografia.

Con le foto esposte i visitatori avranno la possibilità di effettuare un giro del mondo, così come proposto dal Comune di Foggia, partendo dal presupposto che sia il mondo a girare intorno a De Biasi e non viceversa. In questo senso è possibile, attraverso gli scatti esposti e realizzati occupandosi prevalentemente di cinema, architetura e natura. Ha esposto in innumerevoli mostre in Italia e all’estero ed ha pubblicato più di 90 libri di fotografie. Nel 1982 è stato insignito del premio “Saint-Vincent” di giornalismo. Nel 1994 ha ricevuto il premio “Friuli Venezia Giulia” a Spilimbergo ed è stato premiato tra i primi 12 fotografi celebri nel mondo al Festival di Arles. Sempre nel 1994 la sua foto “Gli Italiani si voltano” è stata esposta al museo Guggenheim di New York nella mostra “The Italian Metamorphosis, 1943-1968” ed è stata utilizzata come locandina della manifestazione. Nel 2003 è stato insignito dalla Fiaf (Federazione Italiana Associazione Fotografiche) del titolo di Maestro della Fotografia italiana e, nel 2006, dell’Ambrogino d’Oro, prestigiosa onorificenza milanese. Oltre alla fotografia, si è appassionato al disegno e al colore. È morto a Milano il 27 maggio 2013, all’età di 89 anni.


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