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Venti opere della pop artist Giosetta Fioroni in mostra a Foggia

  • In FOGGIA
  • mar 05 Febbraio 2019
Venti opere della pop artist Giosetta Fioroni in mostra a Foggia

Nella Contemporanea Galleria d’arte si potrà conoscere l’arte agli anni ‘70 ai giorni nostri

FOGGIA - Circa venti opere tra oli su tela e tecniche miste su carta, a firma della romana Giosetta Fioroni, l’ ‘anima rosa’ della pop art, saranno in mostra a Foggia dal 8 febbraio al 3 marzo 2019. La 86enne artista, tra le principali interpreti della corrente artistica popolare italiana della seconda metà del XX secolo ed esponente della Scuola di Piazza del Popolo a Roma, vedrà esposte opere dei primi anni ’70, fino alle più recenti, nella “Contemporanea Galleria d’arte” (in via Michelangelo) a Foggia.

Tra le opere affisse ci saranno: “Cappello 10” (1970), “La nuvola scura” (2008), “La bella e la bestia” (2014), “Piccolo teatrino” (2013), due pastelli pubblicati nel calendario “As time gira by” del 2008 edizioni d’arte Lucaniaeventi e altre opere di notevole spessore. La mostra parte dagli anni Settanta ovvero dalla compagine della Scuola di Piazza del Popolo, il gruppo di giovani artisti, che con ritrovo al bar Rosati, gravitava attorno alla galleria la Tartaruga di Plinio de Martiis. Attraverso il racconto dell’opera di Giosetta Fioroni si potrà capire anche l’arte italiana di quel periodo sotto un profilo diverso, meno filo-americano e più autenticamente italiano. Consentirà di liberare l’immagine che abbiamo degli artisti romani dal pesante fardello della Pop Art americana, che è stata sicuramente importante, ma che risulta marginale se si mettono al centro le peculiarità del fenomeno italiano.

Giosetta Fioroni, nata a Roma in una famiglia di artisti: il padre Mario era scultore e la madre Francesca dipingeva ma era pure valente marionettista, ha esposto le prime opere 1956, poco più che ventenne, alla Biennale di Venezia. Sono seguite nel tempo innumerevoli personali e collettive in Italia e all’estero. Negli anni ‘60-‘70 ha realizzato un ciclo di tele con immagini d’argento che hanno ottenuto un’immediata attenzione. Nel 1968 Giosetta si è allontanata, momentaneamente, dalla pittura e ha realizzato una performance, “La Spia ottica”, che inaugura il Teatro delle Mostre alla Galleria Tartaruga di Roma. Nel 1969 ha realizzato il primo Teatrino, "giocattolo per adulti" in legno dipinto: attraverso una lente si può guardare all’interno un assemblaggio di oggetti miniaturati. Nel corso degli anni ‘70 Giosetta visse lunghi periodi in campagna, nel Trevigiano, insieme con lo scrittore Goffredo Parise. Ed è qui che nasce una serie di opere dedicate al mondo della Fiaba e alla riscoperta dell’infanzia.

Negli anni ‘80 ricordiamo il ciclo pittorico "Il vero" a cui appartengono alcune tele qui esposte. Di quello stesso periodo è la serie di pastelli e oli dedicati a Gian Domenico Tiepolo. Oltre a proseguire nella pittura, alla quale Giosetta si dedica tuttora costantemente nel grande studio-laboratorio di via San Francesco di Sales nello storico quartiere Trastevere di Roma, l’artista approda nel 1993 alla ceramica, che inizia a lavorare presso la Bottega Gatti di Faenza e che l’impegnerà sempre di più nella creazione di importanti cicli scultorei. Sin dall’inizio del suo lavoro Giosetta ha avuto rapporti costanti con scrittori e poeti, tra cui Parise, Ceronetti, Arbasino, Zanzotto, Garboli e molti altri con i quali ha realizzato libri, edizioni di grafica ed opere su carta.


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