SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=8485 ORDER BY ordine DESC, id DESC

Il depuratore dell’Aqp produce energia elettrica dai fanghi

  • In LECCE
  • gio 31 Gennaio 2019
Il depuratore dell’Aqp produce energia elettrica dai fanghi

Installato impianto di cogenerazione alimentato dai biogas degli stessi fanghi scartati durante la depurazione

LECCE - Nuova sfida per Acquedotto Pugliese nel settore delle acque depurate con sfruttamento dei fanghi per produrre energia. Attraverso un impianto di cogenerazione alimentato dal biogas prodotto da fanghi, impiantato nei giorni scorsi nel depuratore di Lecce, si produrrà energia elettrica riducendo i costi energetici.

Mirando alla difesa e alla tutela dell’ambiente, si è giunti a produrre energia elettrica sfruttando i fanghi di depurazione, solitamente inutilizzati perché ritenuti materiale inutile e quindi di scarto.

I primi successi di quello che al momento è un esperimento si sono già registrati grazie al nuovo impianto di cogenerazione energetica dei fanghi per produrre energia elettrica valorizzando il potere energetico intrinseco dei fanghi stessi.

Nel processo depurativo, il fango di depurazione di esubero, dopo essere stato addensato, viene trattato nei digestori anaerobici, dove, in condizioni controllate di temperatura e in assenza di ossigeno, rappresenta una risorsa energetica rinnovabile. Grazie ad alcuni processi anaerobici (dovuto a organismi pluricellulari che avviano un processo biochimico in assegna di ossigeno), si ottiene una progressiva stabilizzazione del fango ed una produzione di una miscela gassosa contenente per la maggior parte metano. Questa miscela gassosa rappresenta il combustibile per l’intero impianto di cogenerazione del depuratore. A Lecce il depuratore è costituito da un motore primo endotermico a 12 cilindri, capace di produrre calore, con potenza termica pari a 528 kWt, e da un generatore sincrono, capace di produrre energia elettrica, con potenza elettrica nominale pari a 404 KWe.

L’impianto consente un duplice vantaggio. Il primo è dovuto al fatto che l’energia elettrica prodotta è completamente autoconsumata dall’impianto di depurazione. In tal modo si sono ridotti i quantitativi di energia prelevata dalla rete elettrica. Il secondo è che l’energia termica prodotta è utilizzata per riscaldare il fango che deve essere sottoposto al processo di digestione al fine di incrementarne la stabilizzazione. L’avvio dell’impianto di cogenerazione di Lecce rappresenta, per Acquedotto Pugliese, un passo fondamentale volto anche all’ottimizzazione energetica del processo depurativo.

Tale impianto di cogenerazione sarà a breve integrato dall’avvio di un impianto fotovoltaico presente nell’area del depuratore di Lecce dove sono in corso anche delle sperimentazioni per la minimizzazione della produzione dei fanghi, il cui riutilizzo/smaltimento rappresenta a tutt’oggi un significativo costo per l’azienda. L’impianto di Lecce si colloca di diritto fra gli impianti di eccellenza nell’articolato panorama della depurazione, nel cui settore sono altresì in corso altre forme di sperimentazioni, tese come detto, alla riduzione dei volumi dei fanghi e a favorire il riutilizzo degli stessi, specie in agricoltura. Il tutto è in linea con i principi comunitari di promozione dell’uso efficiente dell’energia, della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Viva la soddisfazione del presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone Di Cagno Abbrescia e dell’amministratore delegato di Aqp, Nicola De Sanctis, per il grande beneficio in favore dell’ambiente ma che diventa beneficio per tutti.

Altri articoli interessanti
"Ricavare biogas dai rifiuti una realtà tutta barese"


Articoli più letti