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Cinque giorni per Lecce Film Fest dedicato al cinema invisibile

  • In LECCE
  • ven 21 Dicembre 2018
Cinque giorni per Lecce Film Fest dedicato al cinema invisibile

XIII edizione del festival internazionale lungometraggi, corti, animazioni, documentari fuori dagli schemi

LECCE - Incontri, mostre fotografiche, attività per bambini e ragazzi insieme con la proiezione di più di 60 opere selezionate nel vasto panorama internazionale dei film senza distribuzione (lungometraggi, film brevi, video-arte, animazioni e documentari) e fuori dagli schemi, non legati alle logiche di mercato. Tutto questo e altro ancora, dal 26 al 30 dicembre 2018, si realizzerà con il Lecce Film Fest-Festival del cinema invisibile in programma nel centro storico del capoluogo salentino. Promosso dal Cineclub “Fiori di Fuoco” con la direzione artistica di Nicola Neto, giunto alla XIII edizione, sarà inaugurato il 26 dicembre con l'incontro "Voci di confine. No toxic cultures" a cura di Amref Health Africa con la partecipazione dello scrittore Erri De Luca. Ed è organizzato in collaborazione con il Comune di Lecce, Coop Alleanza 3.0, Unione Italiana Circoli del Cinema, Amref Health Africa, Conservatorio di musica Tito Schipa, Liceo Virgilio Redi di Lecce e Squinzano, I Teatini nel Frattempo, Cooperativa Imago, Antica Saliera e Kids Festival con il patrocinio del MIBAC - Direzione Generale Cinema.

Ricco il programma di eventi che punta sulle produzioni cinematografiche indipendenti, mettendo in risalto il grande valore artistico, culturale e sociale dell’intero settore audiovisivo. In tre diverse location (Officine Ergot, ex Convento dei Teatini e Dajs-Città del Gustosi svolgeranno incontri, mostre fotografiche, attività per bambini e ragazzi e la proiezione di oltre 60 tra lungometraggi, film brevi, video-arte, animazioni e documentari provenienti da tutto il mondo

Il festival, dopo l'anteprima del 7 dicembre 2018, si apre ufficialmente alle ore 17 di mercoledì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, al Dajs-Città del Gusto con "Voci di confine. No toxic cultures", progetto di Amref Health Africa nato per rovesciare la narrazione sul tema delle migrazioni partendo dalle esperienze di frontiera nei territori che accolgono e nelle comunità di origine dei migranti. Dopo l'inaugurazione della mostra fotografica di Valentina Tamborra, che si occupa principalmente di reportage sociale e ritratto e nel suo lavoro ama mescolare la narrazione all’immagine, e la proiezione del cortometraggio David Troll di Antonio Costa, seguirà un incontro con, tra gli altri, lo scrittore Erri De Luca, l'assessora comunale Silvia Miglietta, il sociologo Luigi Perrone e la portavoce del progetto di Amref Gabriella Guido.

Dal 27 al 30 dicembre, il Festival proseguirà alle Officine Culturali Ergot con le proiezioni delle opere in concorso, che saranno valutate dalla giuria composta da Fabrizio Lecce, Corrado Punzi e Mattia Soranzo. Le produzioni italiane e straniere provenienti dai grandi festival come Cannes e Venezia si alternano fra animazioni, film sperimentali, senza tralasciare i film dal taglio più canonico e i film salentini, ai quali è dedicata un’intera sezione. I temi affrontati dai registi, sempre con uno sguardo nuovo e originale, spaziano tra riflessioni intime sulla realtà e momenti poetici, dove non mancano occasioni per ridere grazie all’ironia delle commedie dirette da giovani autori.

Ai Teatini, sabato 29 e domenica 30 dicembre (dalle ore 11), in collaborazione con il liceo “Virgilio-Redi”, il Festival Kids e e la Cooperativa sociale Imago, il Lecce Film Fest ospiterà “Il cinema in gioco", un programma di brevi film "invisibili" e laboratori creativi che permetteranno ai più piccoli di scoprire, giocare e sperimentare attraverso gli insoliti e divertenti personaggi del cinema indipendente. Esplorazioni visive e punti di vista inaspettati popoleranno, sempre i Teatini, attraverso la mostra fotografica “Lecce non Barocca” di Paola Lanni.

Venerdì 28 dicembre, dalle ore 11, la Città del Gusto ospiterà la proiezione di "Ho rischiato di diventare zollinese" di Fabrizio Lecce, un ricordo di Antonio De Blasi, recentemente scomparso, che negli anni ’50, da giovane geometra e tecnico di fiducia del Comune di Zollino, ha lavorato allo sviluppo urbanistico del paese salentino e da appassionato di fotografia ha contribuito, con i suoi scatti, alla ricostruzione dell’identità storica della comunità del paese della grecìa salentina. Dalle 18.30 alle Ergot sarà, invece, presentata "Sentieri Selvaggi 21st", una nuova rivista cartacea che proverà a rileggere il presente, il passato ed il futuro con vecchi e nuovi strumenti, mantenendo l’inconfondibile tocco distintivo.

La sezione Cinema sperimentale comprende “Broken” di Gwendolyn Nieuwenhuize, “Chernobyl. Territory of silence” di Pedro J. Saavedra, “Merry-Go-Round” di Ihor Podolcchak, “Far from home” di Burak Kum, “For dies irae” di Michael Woods, “Robert Capa War Photographer” di Ihsan Ezer, “Space dream” di Vasco Cavalheiro, “The invention of cinematography” di Stefano Virgilio Cipressi, “The man who beat the man” di Ryan Kruger. I Corti di animazione sono “Circuit” (Il circuito) di Delia Hess, “Filmesque” di Vincenzo De Sio e Walton Zed, “Kim” di Lucas Lermytte, Simon Krieger, Thibaud Colin, Mathilde Dugardin, Simon Ameye e Antoine Dupriez, “L'inconveniente di avere il c.” di Astutillo Smeriglia, “Lemon & Elderflower “di Ilenia Cotardo, “Lucifer Sam” di Steve Bobinski, “Overrun” di Pierre Ropars, Antonin Derory, Diane Thirault, Matthieu Druaud, Adrien Zumbihl, Jérémie Cottard, “Panic Attack” (Attacco di panico) di Eileen O’Meara, “Shadow puppet sketch” di Cesare Saldicco, “Teddy Bear” di Hermes Mangialardo, “The NAP” di Adolfo Di Molfetta, “The station” (La Stazione) di Jocelyn Wat.

Per il Cinema salentino saranno proiettati “Anche i pesci piangono” di Francesco Cabras e Alberto Molinari, “E#visione” di Carlos Solito e Edoardo De Candia. “Il Basquiat italiano” di Carlo Infante, “Fuecu e cirasi” (Fuoco e ciliegie) di Romeo Conte, “La fuitina” di Andrea Simonetti, “Radici” di Alberto Benedetto Lutri, “Sciamu” (andiamo) di Valerio Manisi e Redi Hoxha, “Tempo d’attesa (Religiosa Mantis)” di Doralma Palestra.

E poi ci sono anche i film per sezione cinema italiano in concorso con lavori di Gianni Saponara, Demetrio Salvi, Riccardo Antonaroli e Matteo Nicoletta, Valerio Vestoso, Gabriele Marino, Alessandro Stevanon, Paola Cipolletta, Svetlana Noskova (Lana Vladi), Giordano Acquaviva, Arianna Lodeserto, Simone Spampinato, Letizia Lamartire, Adriano Pantaleo, Daniele Ceccarini, Antonella Barbera e Fabio Leone, Marco D’Almo e Francesco Ferraris. Per Cinema dal mondo in gara i film dei registi Qiu Yang, Katalin Olàh e Sandor Csukàs, Mohammad Bakhshi, Guillaume Levil, Eva Tapiero, Luis Riveros e César Briceño, Fabian Giessler, Bert Dijkstra, Cecilia Albertini, Samer Beyhum, Gabriel Bagnaschi, M.R. Vibin, Juan Antonio Moreno, Darius Etemadieh, Xu Xiaoxi e Roberto F. Canuto, Cremance, Mahyar Seyfuury e Masoud Mohammadi, Ali Azizoli e Mohammad Q. Fard. Ulteriori informazioni sono sul sito web Lecce Film Fest.


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