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Area marina protetta, prima ad attivarsi nella raccolta dei rifiuti

  • In LECCE
  • lun 17 Dicembre 2018
Area marina protetta, prima ad attivarsi nella raccolta dei rifiuti

Grazie ad un accordo tra enti, pescatori, subacquei e diving center

PORTO CESAREO - L’Area marina Protetta (Amp) di Porto Cesareo è la prima in tutta Italia ad attivarsi nella raccolta della spazzatura presente nei fondali e come tale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente. Pescatori e sub andranno insieme a caccia di rifiuti con il progetto “Nel Blu dipinto di B...rutto”. Coloro che per mestiere vanno a pesca ogni giorno raccoglieranno i rifiuti marini durante uscite e immersioni.

La notizia, fresca e lusinghiera e positiva, è stata resa nota dal direttore Paolo d’Ambrosio, alla tavola rotonda di presentazione della fase pratica di “Nel blu dipinto di brutto”, attuazione del progetto contro la marine litter, ovvero la spazzatura che giace sui fondali marini. L’accordo di programma, per la definizione delle attività di “Pulizia dei fondali marini”, è stato sottoscritto tra il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, l’Area marina Protetta “Porto Cesareo”, il Comune di Porto Cesareo e la Capitaneria di Porto di Gallipoli. L’obiettivo è di avviare un sistema integrato di attività di prelievo, raggruppamento e gestione ottimale dei rifiuti provenienti dalla pulizia dei fondali marini, anche attraverso azioni informative per rendere queste attività ancora più efficaci.

Stando all’accordo, il Comune di Porto Cesareo, nell’ambito degli ordinari orari di apertura dell’area ove sarà allestita l’“Area di raggruppamento manine litter”, consentirà l’accesso dei pescatori ai fini del conferimento. Gli orari minimi di apertura del sito saranno: dal lunedì al sabato, festivi esclusi, dalle ore 8 alle 12 oppure su chiamata al soggetto gestore. Tutti i soggetti firmatari della convenzione, propedeutica allo sviluppo dell’azione finale, grazie al lavoro condiviso dei diversi attori che vivono il mare si impegnano a partecipare agli incontri formativi previsti al punto 1 del Piano delle Attività.

A collaborare con Comune, Amp Capitaneria saranno le Cooperative di Pesca (Cooperativa Pescatori dello Ionio; Cooperativa Pescatori Salentini; Cooperativa Armatori Jonica), alcune imprese (Porto Cesareo Divers; Oltremare srl; Orca Diving Center; Costa del Sud; Vie del Mediterraneo) e associazioni (Asd Ippocampus Scubadive; Asd Onda Blu; Asd Porto Cesareo Diving; Asd Delfin Diving; Coordinamento Ambientalisti Pro-Porto Cesareo onlus, Associazione “Operatori Turistici Salento 360°”).

Tutti i firmatari della convenzione si impegnano a segnalare al Consorzio Amp le coordinate geografiche ove sono stati rinvenuti i rifiuti, a contribuire alla sensibilizzazione al fine di effettuare preventiva comunicazione alla Capitaneria di Porto del conferimento dei rifiuti presso l’“Area di raggruppamento marine litter”.

Si tratta di un piccolo ‘esercito’ formato da circa 200 pescatori professionisti 9 diving center nella riserva, pronto a sorvegliare, monitorare e a dare una mano lungo 32 km di costa dell’Area Marina Protetta. Oltre 1.500, invece, le autorizzazioni rilasciate per lo svolgimento di immersioni ricreative, più di 250 per attracco nautico da diporto; e oltre 100mila quelle per pesca ricreativa. E ancora: 33 stabilimenti balneari, associazioni ambientaliste, 4 di taxi-boat, uno pescaturismo e 13 di escursioni.

Le attività in programma andranno avanti sino all’estate 2019, tra queste ci sono 15 incontri (2 per ognuna delle categorie che operano nella Riserva) per informare sul tema, consegnare le big bag ed organizzare le attività di raccolta e segnalazione; allestimento dell’Area di raggruppamento marine litter con cassonetti destinati solo ai rifiuti “rivenienti dal mare”; fornitura di circa 100 big bag agli operatori per la raccolta di rifiuti in mare e coordinamento delle segnalazioni dei punti GPS in cui si rinvengono per la successiva bonifica; svuotamento delle big bag a cura della società che cura l’igiene nel Comune; campagna di comunicazione con distribuzione materiali informativi e gadget, conferenza stampa, workshop per insegnanti, evento di piazza per studenti, giornate di sensibilizzazione in spiaggia; due giornate di pulizia fondali e costa.

Il progetto pilota sarà attuato contemporaneamente in due sole Aree Marine Protette: quella di Porto Cesareo (Lecce) e quella di Bergeggi (Savona), marinerie con caratteristiche socio-economiche e geografiche molto differenti. Quella salentina attrae ogni anno più di un milione di turisti nei tre mesi estivi, un flusso che è valso a Porto Cesareo il riconoscimento di “Località ad economia turistica e città d’arte”.

Tutti insieme per scongiurare di arrivare (così come da dati scientifici) al 2050 con la plastica in quantità uguale alla biomassa della fauna marittima per un mare fatto del 50% di pesce e 50% di plastica. Si vuole inoltre evitare che il mar Mediterraneo, dove c’è il più alto tasso d’inquinamento di plastica, continui a ricevere quotidianamente 730 tonnellate di plastica. A questo si aggiunga che una bottiglia di plastica si disintegra in 450 anni, una lattina in 200 anni, una lenza 600 anni, il pannolino 450 anni, una cicca di sigaretta 5 anni. Oggetti che contribuiscono anche a far diminuire la fauna marina poiché sono tantissimi gli animali che muoiono per ingestione accidentale di plastiche confuse con le loro prede (ad esempio le tartarughe confondono le buste di plastica con le meduse). Inoltre gli attrezzi di pesca che vengono persi o abbandonati in fondo al mare in primis sottraggono habitat insieme con la pesca a strascico. Proprio i pescatori che utilizzano questa pratica potrebbero essere quelli di più grande aiuto in questo progetto in quanto sono “grandi rastrellatori di spazzatura”, pescano pesci e spazzatura ma ad oggi la spazzatura la ributtano a mare in quanto non incentivati a far diversamente. Ora invece si pensa a cambiare finalmente lo stato delle cose. E pescatori e subacquei da sempre amanti del mare, per loro risorsa di bellezza oltre che economica, saranno sicuramente più che favorevoli a ripulire il mare dalle brutture, dalle innaturalità e dall’inquinamento.


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