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Per i malati oncologici in arrivo Rop, Coro e numero verde

  • In BARI
  • ven 14 Dicembre 2018
Per i malati oncologici in arrivo Rop, Coro e numero verde

L’annuncio durante gli Stati generali della Rete Oncologica in corso alla Fiera del Levante di Bari

BARI - Un numero verde e i Centri di orientamento oncologico (Coro) per gestire i pazienti oncologici. Sono queste alcune delle novità che rientrano nella Rete oncologica pugliese (Rop) nata per eliminare i dislivelli e per dare una sanità omogenea su tutto il territorio regionale.

Ai cittadini che si ammalano in Puglia di tumore ogni anno, circa 20mila, la rete servirà per avere una risposta assistenziale completa, una presa in carico a 360 gradi, con lo scopo anche di ridurre la mobilità passiva extra-regionale, con tutto ciò che essa implica in termini di disagio proprio per i pazienti.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo alla Fiera del Levante di Bari agli Stati generali della Rete Oncologica. In particolare, ha detto Emiliano, dal 14 gennaio 2019 sarà attivo il numero verde 800.185003 (istituito all’IRCCS Giovanni Paolo II di Bari), a disposizione dei pazienti e 17 Centri di orientamento oncologico cui spetterà la presa in carico totale del paziente. Novità importanti in un sistema sanitario pugliese che “ha fatto un enorme passo in avanti, riconosciuto anche dal Ministero della Sanità – ha dichiarato il presidente Emiliano - Oggi registriamo il più alto livello dei Lea (i livelli essenziali di assistenza), 181, mai raggiunto nella storia della regione Puglia e questo è quello che conta. È chiaro però che avere migliorato molto non significa essere diventati un sistema sanitario da Coppa dei Campioni. Noi siamo in una fase interlocutoria, dobbiamo crescere ancora ma più di questo, in tre anni, non si poteva fare. Questa è una rete che non esisteva e, vi assicuro, per me era un'umiliazione girare per l'Italia e sapere che l'unico sistema sanitario regionale a non avere una rete oncologica era quello pugliese”.

Il numero verde sarà attivo per quattro ore al giorno per sei giorni alla settimana, potranno utilizzarlo tutti coloro che hanno il sospetto o la preoccupazione di una malattia oncologica. Dal numero verde poi ci sarà il trasferimento del paziente e la sua presa in carico presso i 17 Centri di orientamento oncologico, distribuiti in tutta la regione con un rapporto di uno a 250.000 abitanti.

Al Centro di orientamento oncologico (Coro) di riferimento spetterà il compito di informare e accogliere ogni nuovo paziente con una diagnosi o un sospetto di diagnosi di malattia neoplastica e accompagnarlo in tutto il suo percorso di cura, gestendo le problematiche cliniche e amministrative, garantendo e verificando la presa in carico da parte della rete anche sul piano sociale, in costante dialogo con il medico di famiglia e con un team multidisciplinare. I 17 Coro saranno così distribuiti:

4 nella macroarea di Capitanata (province Foggia e Bat), 5 nella macroarea Barese (provincia di Bari), 4 nella macroarea Jonico-Adriatica (province Taranto e Brindisi) e 4 nella macroaera del Salento (Lecce).

La Rop ridurrà i viaggi della speranza e potrà funzionare grazie ai tre milioni l’anno di investimento della Regione per sostenerla con l’interno di “continuare a fare in modo che queste risorse siano spese nel modo migliore” ha aggiunto Emiliano.

In Puglia, nell’ultimo anno, sono stati incrementati gli interventi chirurgici in oncologia, i trattamenti chemioterapici e la radioterapia grazie ad una macchina partita già da tempo e che, a detta del direttore del Dipartimento regionale Politiche per la salute, Giancarlo Ruscitti, “sta funzionando anche grazie alle assunzioni fatte recentemente”. Solo nel primo semestre del 2018 sono stati eseguiti 110 interventi sulle mammelle in più rispetto al 2017, donne che, per statistica, prima si rivolgevano a regioni che non erano la Puglia e che oggi invece possono essere curate nella città di residenza o comunque non superare i confini regionali. Tra i compiti della Rop anche quello di concentrare le cure antitumorali e fare diagnosi in Puglia con risparmi non indifferenti visto che le terapie oncologiche stanno cambiando radicalmente e diventano molto più costose oltre al fatto che i tumori stanno diventando cronici con ulteriori spese e difficoltà anche di competenze cliniche. La rete serve proprio a questo, a concentrare nei luoghi adatti la possibilità di curare e fare diagnosi sui tumori in Puglia.

La Rete Oncologica, insediata a maggio scorso, ha una ricchezza professionale e operativa sorprendente. Ai primi trecento professionisti reclutati se ne sono aggiunti altrettanti che stanno costruendo “pezzo pezzo” la Rete. Con il contributo di molti professionisti coinvolti sono state definite linee guida e collocazione dei Centri di Orientamento Oncologico che partono ufficialmente da metà gennaio 2019. Se la sottorete delle anatomie patologiche e per il tumore del seno, sono state adottate e avviate, prossimamente a queste si aggiungeranno le sottoreti per polmone, utero, colon e prostata sulle quale da un mese sono già al lavoro i gruppi regionali.

Dal 14 gennaio 2019 il cittadino potrà comporre il numero verde e, in base al luogo di residenza, verrà deviata la telefonata sul Centro di orientamento oncologico più vicino dove potrà essere accolto da un oncologo, da uno psicologo, da un amministrativo e da un infermiere per la presa in carico totale. Questo significa, ha spiegato il coordinatore operativo dell’Unità di Coordinamento della Rop, Giammarco Surico, che verranno pianificati i piani di terapia di diagnostica e laddove non c'è una diagnosi accertata di patologia oncologica, il paziente non dovrà più andare a prenotare Tac e risonanze, perché sarà tutto fatto dal Centro di orientamento oncologico. L'offerta sanitaria sarà mirata a raggiungere al massimo del livello attraverso anche l’attivazione dei gruppi multidisciplinari che devono consentire, non solo la presa in carico, ma il miglior trattamento che oggi la medicina richiede per ottenere il massimo del risultato.


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