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Il Presepe vivente all’insegna del pane come segno di vita e speranza

  • In BARI
  • ven 07 Dicembre 2018
Il Presepe vivente all’insegna del pane come segno di vita e speranza
ALTAMURA Uno degli scenari preparati per Natale (foto tratta dalla pagina Fb di Ac Fortis Murgia)

Quattro le date per visitare l’allestimento preparato dall’associazione Fortis Murgia

ALTAMURA - “La Natività di Gesù: il Pane che sfama” è il tema scelto per la rappresentazione del Presepe vivente organizzato da Fortis Murgia e che torna dopo un anno di pausa. Sarà allestito ad Altamura nel Giardino ex ricovero di mendicità dei Cappuccini. Il tema vuole porre un’attenzione particolare al pane spezzato, che proprio per questo procura la vita, ma è anche pane che sfama.

Tra una miriade di piccoli e grandi eventi che Altamura si appresta a vivere nel periodo di Natale, il Presepe vivente (quattro le giornate previste) rappresenta quello artistico, culturale e religioso di più grande spessore, organizzato dall’associazione culturale Fortis Murgia, presieduta da Carlo Camicia, unisce fede e tradizione in una maniera davvero coinvolgente per la città.

L’edizione 2018 sarà speciale perché pensata all’insegna del pane come segno di vita, speranza e tradizione. Tra centinaia di figuranti in costume, scene che rievocano l’epoca in cui è venuto al mondo il Bambinello, c’è l’idea di proporre Gesù come “il pane di vita”, mettendo in parallelo, per tutto l’itinerario della visita al presepe, il ciclo del pane con le scene più salienti della Natività, è un modo per coniugare al Natale l’antico sapere della cultura popolare altamurana, ricca di valori straordinariamente ancora attuali, attraverso l’arte di fare il pane, con momenti pratici legati alla preparazione del lievito, alla lavorazione dell’impasto, al timbro e alla cottura del pane con le scene più salienti della Natività (l'annunciazione dell’angelo a Maria, la visita di Maria alla cugina Elisabetta, ‘l’editto di Cesare Augusto fino alla Nascita di Gesù).

La location del presepe rimane la zona del giardino dell’ex ricovero dei Cappuccini, un luogo suggestivo, ricco di angoli caratteristici che ben si prestano all’allestimento minuzioso di particolari realizzato dalla tenacia dei volontari della Fortis Murgia e firmato dallo scenografo costumista Franco Damiano, con addirittura un mulino a pietra per fare la farina necessaria alla panificazione e un forno per la cottura che impegnerà i panificatori altamurani nella produzione di pane da distribuire, come gesto di solidarietà, ai centri di bisogno. 

Grazie allo spazio grande, ricco di angoli suggestivi ed addobbati per l’occasione, tutti saranno coinvolti nella scenografia che ripropone il tipico paesaggio delle Terre d’Oriente all’epoca della nascita di Gesù, che vede coinvolti più di 400 figuranti appartenenti al Gruppo volontari Fortis, al mondo della scuola, delle parrocchie, di alcune associazioni, consorzi. La regia è stata affidata a Caterina Colonna e Pasqua Laterza, mentre la scenografica ed i costumi sono stati sapientemente curati dallo scenografo- costumista Franco Damiano. 

Il percorso si sviluppa lungo un itinerario a piedi che toccherà varie stazioni dedicate alla Natività con l’intero ciclo del pane, dalla semina (terra) alla cottura del pane (fuoco), passando dalla lievitazione (aria) all’impasto (acqua). Rimarcando gli elementi fondamentali della vita attraverso la fede e le tradizioni locali in una maniera davvero coinvolgente per la nostra città, con il pane a fare da trade union tra due città, Altamura “Città del Pane”, famosa nel mondo per il suo Pane Dop e Betlemme “Casa del Pane”, nel significato ebraico, due realtà lontane, ma così unite e così diverse, attraverso un gesto di solidarietà, alla donazione del pane che si produrrà nel Presepe Vivente, grazie all’impegno di alcuni panificatori di Altamura, ad alcuni centri di bisogno.

Di grande effetto è il mercatino di Natale, con tante idee nuove e interessanti, tra cui la vendita di libri, oggettistica e anche di presepi di cioccolata a cura di alcune associazioni impegnate nella lotta contro le malattie rare e tante altre novità, tutte da scoprire e da gustare insieme, tra pettole, caldarroste e vin brulé, nella magica atmosfera del Natale.

Tra le novità, la distribuzione di cibo fatto con il pane di Altamura ai visitatori, una pietanza diversa per ogni serata, (la cialda, il pancotto, panetto svuotato con i legumi (o verdure) all’interno ecc.. seguendo le nostre più antiche abitudini contadine. Dunque, non sarà solo pane da spezzare che ci mette in comunione con il corpo di Cristo, ma sarà anche pane da mangiare. Del resto il 2018 è l’anno del cibo promosso dal MiBact, nato per esaltare le peculiarità enogastronomiche italiane, e allora cosa c’è di meglio di un coinvolgimento diretto all’interno di un presepe da vivere con emozione insieme a centinaia di figuranti e scene suggestive, di un cibo tutto da gustare.

Il presepe sarà aperto al pubblico nei seguenti giorni: 9, 16 e 23 dicembre 2018 e 6 gennaio 2019.


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