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Nel Castello una mostra dedicata al Risorgimento

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  • lun 03 Dicembre 2018
Nel Castello una mostra dedicata al Risorgimento

Tante le curiosità da conoscere Barletta ai tempi di Garibaldi scelta, con Bari, per l'addestramento

BARLETTA - "Noi credevamo. Barletta nel turbine del Risorgimento” è il titolo della mostra inaugurata ed allestita nel Castello di Barletta al fine di mettere “il patrimonio artistico, storico e culturale di Barletta a disposizione dei cittadini perché possano conoscere ed apprezzare, a cominciare dai ragazzi e dunque dalle scuole, un patrimonio ricco e prezioso ma spesso sconosciuto ai più” come asserito dal sindaco Cosimo Cannito, in occasione della inaugurazione tenutasi il 2 dicembre, in concomitanza con l’iniziativa dell’ingresso gratuito a musei e luoghi d’arte.

Con un convegno introduttivo, al quale hanno partecipato anche l’assessore alla Cultura Michele Ciniero, la dirigente Santa Scommegna, il professor Antonio Massimo Diviccaro, cui si deve il lavoro di ricerca storica e redazione dei testi che accompagnano la mostra e che ha ribadito come a Barletta gli ideali garibaldini abbiano trovato piena cittadinanza, ricordando come insieme ad altre tre città in Italia, Bari, Como e Varese, fu scelta quale sede di inquadramento e addestramento dei volontari garibaldini per la guerra all’Austria del 1866 e furono quasi 12.000 i ragazzi che furono accolti in città.

A testimonianza di eventi storici, per la ricostruzione di una serie di fatti, sono in esposizione dipinti, litografie, reperti come una giubba rossa, medaglie, testi e tanto altro. In particolare, durante la presentazione, è stata inoltre ricordata la figura del giovane medico barlettano Angelo Raffele Lacerenza, fra i protagonisti del Risorgimento italiano. Prima del taglio del nastro dell’esposizione, che rimarrà allestita fino al 26 maggio 2019, la corale polifonica “Mauro Giuliani”, diretta dal maestro Pino Cava, ha cantato l’inno di Mameli e l’inno di Garibaldi.


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