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I ragazzi dI Eughenia pronti ad esibirsi dopo il laboratorio musicale

  • In BARI
  • ven 16 Novembre 2018
I ragazzi dI Eughenia pronti ad esibirsi dopo il laboratorio musicale

L’iniziativa finalizzata a far crescere l’autostima di ragazzi difficili e far scoprire loro il potenziale

BITONTO - Dalla strada, per molti minori unico luogo di aggregazione, alle lezioni di musica ed ora anche al palcoscenico, è questo l’obiettivo del laboratorio musicale diretto da Claudio Buttaro, pensato per la cooperativa sociale “Eughenia” di Bitonto. Un corso per imparare a suonare uno strumento, a cantare e conoscere la musica per rafforzare l’autostima, il desiderio di scoperta e la valorizzazione delle capacità di ciascuno dei 15 ragazzi partecipanti.

Tutto attraverso la musica, un attrattore per tanti ma materia poco approfondita. Eppure “la musica è lo strumento che riesce a curare l’anima. Che unisce note e persone, come un grande arcobaleno che inonda il mondo di colori” e che vale la pena conoscere anche per non limitarsi all'ascolto di pezzi fatti da altri, ma a suonarla. Ed è per questo che la cooperativa “Eughenia”, da sempre attenta al benessere dei ragazzi che frequentano le due strutture “Chiccolino” e “Baloo”, ha avviato il progetto musicale, con due giorni a settimana di lezioni mirate alla crescita formativa degli utenti, anche dal punto di vista artistico.

Così, dopo il laboratorio di “Arti e Mestieri” e l’orto sociale, si continua con il laboratorio musicale diretto da Claudio Buttaro, educatore barese e polistrumentista, che sta accompagnando 15 ragazzi e ragazze – di scuola media e superiore - allo studio di diversi strumenti. Batteria, chitarra e basso, ma anche tastiera e canto, rientrano nelle competenze musicali fornite: «Il progetto propone un innovativo metodo di accesso al canone musicale, rendendo i ragazzi protagonisti del proprio potenziale artistico e sonoro – spiega il docente - Familiarizzare con più strumenti significa, per i ragazzi, acquisire consapevolezza riguardo l’unicità della propria sensibilità, oltre a comprendere l’importanza di fattori quali il ritmo e l’attenzione per la scrittura musicale. Tramite il gioco, si aiutano gli studenti a coordinarsi, usare una diteggiatura specifica e una modalità espressiva personale».

Dal punto di vista puramente umano, non vedranno più i loro beniamini come lontane star inarrivabili, ma come persone che hanno trovato un modo per esprimere se stessi, creando un dialogo con i propri fan: «I ragazzi, che vengono da storie molto difficili, spesso, pensano di non potercela fare. Questo corso ha come obiettivo il rafforzamento della loro autostima, la scoperta e la valorizzazione delle loro capacità musicali. Ma anche cosa significa avere un obiettivo comune rispettando i tempi dell’altro, ascoltandosi per avere una interrelazione ed empatia con il gruppo».

Forse nessuno di loro diventerà una star da palcoscenico nazionale o persino mondiale, ma per ora sul palcoscenico ci saliranno tutti visto che si sta organizzando, a Bitonto, un concerto di fine anno in cui ogni ragazzo potrà dimostrare il suo talento e soprattutto di potercela fare. Ed è questo il vero successo nella vita che ogni persona dovrebbe imparare.


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