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Ecco un’idea per rilanciare l’economia locale e la mobilità in bici

  • In BARI
  • mer 07 Novembre 2018
Ecco un’idea per rilanciare l’economia locale e la mobilità in bici

Nata da un’intuizione di due coratini è già stata adottata a Corato e presto in altre città della Puglia

CORATO - Mettete insieme un laureato in Arti e scienze dello spettacolo ed un geometra e realizzeranno un’idea imprenditoriale innovativa. E’ accaduto a due giovani di Corato, amici dall’adolescenza, il primo Domenico (detto Nico) Capogna, si è laureato a Roma, ed è produttore e videomaker, il secondo, suo coetaneo, entrambi hanno 32 anni, nonché concittadino, è Davide Di Bisceglie.

Entrambi per necessità, avendo vissuto a Roma come studenti e come lavoratori, hanno vissuto le difficoltà degli spostamenti con mezzi pubblici. Come rimedio hanno (ri)scoperto l’uso della bici che ha regalato loro la possibilità di scovare altro come ad esempio le ciclofficine popolari dove volontari aiutano a costruire una bici con i ‘pezzi’ da riciclo.

Proprio grazie a questa realtà, racconta Nico Capogna a Puglia positiva: «Ho scoperto come un’attività può partire da una motivazione etica, riuscendo così a liberarsi da quei vincoli che ci hanno portato a vedere una società lussuosa e consumistica e che al tempo stesso inquina, non rispetta l’ambiente e fa perdere una serie di valori sociali. Utilizzare la bicicletta per me è stato un ribaltamento della concezione della città di Roma, poiché ho capito che è possibile spostarsi velocemente per raggiungendo qualunque posto, godendo delle bellezze circostanti lungo il tragitto della città antica. La bicicletta, nonostante sia tra i veicoli più antichi, rappresenta il mezzo di spostamento più moderno in città. Non è un paradosso, perché è sostenibile e migliore è il vivere sociale».

A questa esperienza ‘romana’ si è poi aggiunta un’altra in Belgio dove da tempo è attivo il progetto con rimborsi in denaro pari ai chilometri effettuati andando in bici nei tragitti casa-scuola e casa-lavoro. Un’idea che ha pensato di portare in Italia, a partire dalla ‘sua’ Corato dove da luglio 2018 è attivo un progetto simile chiamato “Pin bike” vincitore di diversi premi e realizzato proprio dai due coratini.

I due amici hanno pensato a varie soluzioni da poter adattare alle esigenze dei vari Comuni, ai bisogni degli italiani, con un fine doppiamente etico: quello del rispetto dell’ambiente e quello del rilancio dell’economia locale. Per certificare gli spostamenti reali in bicicletta hanno pensato ad un particolare strumento, ed è qui la novità, che potesse evitare ai ‘soliti furbi’ di raggirare eventuali controlli per il conteggio dei chilometri effettivamente compiuti a forza di pedalate. Si tratta di un dispositivo hardware, da loro brevettato, e prodotto con l’aiuto di un’azienda barese specializzata in softwarehouse, la Grifo multimedia. Per la realizzazione dello stesso molto utile si è rivelato il premio Pin-Pugliesi innovativi vinto nel febbraio 2017, sebbene la somma sia risultata insufficiente.

Il piccolo dispositivo si aggancia al mozzo della ruota della bici, ed insieme con un’App ed il gps consente di seguire gli spostamenti e contare i chilometri effettuati. Lo stesso è contenuto in un kit, per gli utenti che aderiranno ai progetti (variabili da Comune a Comune), e che comprende pure un supporto per smartphone da applicare al manubrio, una targa catarifrangente di segnalazione da attaccare sotto il sellino per garantire maggiore sicurezza al ciclista, un adattatore valvola, avvitato nella targa, per poter gonfiare le ruote della bici nei distributori di benzina o dai gommisti ed una luce di segnalazione.

«L’intero kit, – tiene a sottolineare Capogna – così come il progetto, è pensato per quelle persone che non hanno mai utilizzato la bici come mezzo alternativo di trasporto. La nostra idea è infatti quella di poter divulgare l’uso della bicicletta quale mezzo di mobilità ma allo stesso tempo rilanciare l’economia locale, dei piccoli esercenti della città che aderisce, per cui invece di rimborsi in danaro, che sarebbe alquanto oneroso, abbiamo pensato a sconti e buoni da spendere in negozi che si iscrivono all’iniziativa».

Le idee sono davvero varie e non ci sono limiti alla creatività per poter adattare il progetto in qualunque Comune e coinvolgere più tipologie di commercianti. Su Corato, ad esempio, è stato pensato, con il Comune, di attivare un sistema a classifica. Ogni mese il Comune mette in palio 4 premi, offerti da negozianti del posto, per i 4 cittadini che avranno pedalato di più nel limite urbano deciso dal Comune (nei confini comunali). E’ l’App a segnalare se si fuoriesce dalla delimitazione. Tutti gli utenti sono coinvolti e sono continuamente incentivati a pedalare sempre di più. Il cittadino iscrivendosi gratuitamente sul sito, prenota il kit per il quale è previsto un versamento di 10 euro al ritiro, somma che però sarà restituita interamente al raggiungimento di mille punti.

L’idea si sta divulgando e a fine di questo anno «partirà ad Andria e a Bisceglie – annuncia Capogna – a Bisceglie in particolare sarà solo con le scuole elementari e quindi coinvolgerà studenti e soprattutto genitori che accompagneranno i bambini. Il progetto si attuerà anche a Pescara dove però non c’è ancora una data fissata. Inoltre hanno mostrato interesse pure i Comuni di Bari, Foggia e Lecce».

Tutti gli esercizi commerciali possono essere coinvolti. I negozianti, come i cittadini, possono registrarsi entrambi gratuitamente sul sito Pin bike dove è presente una community. Per i cittadini potenziali ‘ciclisti’ c’è la possibilità di partecipare sempre, anche nel caso in cui il Comune di residenza non abbia aderito. La differenza è nell’accumulo di punti con chilometri da effettuare utilizzando la ‘due ruote’ ovunque ed i buoni possono essere spendibili in qualunque negozio. Quindi chiunque può registrarsi, sia commerciante che cittadino, a prescindere del Comune in cui si trovano. Le modalità di registrazione sono una per gli esercenti e l'altra per i cittadini.

Si può inoltre partecipare con qualunque tipo di bicicletta, sia per adulti che per bambini, quindi anche risciò, tandem, bici elettriche, bici da corsa, mountain bike e via dicendo. Il sistema offre la possibilità di applicazione solo su bici, impossibile fare i furbi e montarlo sui motorini. Il montaggio è molto semplice e c’è una video-guida d’aiuto.


Il progetto Pin bike ha vinto diversi contest trovando il consenso di vari giudici, oltre al Pin nel 2017, ha vinto di recente il contest StartCup Puglia 2018, in seguito al quale, è stato selezionato per partecipare al Pni-Premio Nazionale dell'innovazione che si terrà a Verona a fine novembre (il riconoscimento più ambito nel panorama delle startup nazionali). In precedenza è stato anche premiato, a maggio 2018, alla prima edizione “Ready to Start-Wake UP” a Carovigno, per la categoria “Fin tech”, gara tra startup promossa e organizzata dal Rotary International Distretto 2120, e dieci giorni dopo, a Roma, ha ricevuto un’importante riconoscimento nel settore della sostenibilità: il Premio PA Sostenibile durante la 29° edizione del Forum PA organizzato da FPA srl. Pin Bike è infine stato selezionato al contest Erg Regeneration Challange (contest per startup a tematiche green).

Anna Caiati

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