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Un’app e uno studio aiutano a trasformare la casa in ‘smart home’

  • In BARI
  • ven 19 Ottobre 2018
Un’app e uno studio aiutano a trasformare la casa in ‘smart home’

Resi noti i primi dati mentre prosegue la sperimentazione sull’ecosistema a parte dell’azienda “Tera”

CONVERSANO - Vi piacerebbe risparmiare le spese delle bollette energetiche e, nello stesso tempo, contribuire ad inquinare meno l’ambiente? Tutto questo è possibile grazie da un’app ed uno studio tutto pugliese. Da tempo la “Tera srl” di Conversano ha avviato uno studio, nel 2015, con i dati raccolti da “Beeta”, la prima app di gamification pensata per le ‘smart home’. L’azienda pugliese è specializzata nel settore dell’efficienza energetica ed è impegnata in collaborazioni con i Politecnici di Bari e Milano, Enea e Cnr.

I primi dati emersi sono interessanti ma soprattutto leggendoli diventa un invito, esteso a tutti, a contribuire a partecipare. Risulta infatti che meno di un italiano su due adotta buone pratiche per ridurre gli sprechi energetici ed idrici in casa, risparmiando in bolletta. A confermare quanto, ahinoi già si conosceva da tempo, è l’analisi condotta dalla “Tera” di Conversano, impegnata nello sviluppo delle più evolute soluzioni IoT. DA un campione di oltre 1.000 famiglie italiane, che ha usato ‘Beeta’, la app di gamification concepita per diffondere la cultura del risparmio energetico con utente attivo quasi fosse un gioco, emerge che solo il 45% delle famiglie italiane che collegano pc, televisori e altri dispositivi multimediali alle multiprese, disalimenta (spegne la lucetta rossa per intenderci) queste ultime quando gli apparecchi non sono in funzione; se anche il restante 55% lo facesse ci sarebbe un risparmio annuo di energia di quasi 3.000 GWh e di circa 700 milioni di euro in bolletta (40 euro circa per famiglia), con 1,3 milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno emesse in atmosfera.

Altro dato interessante emerso dalla ricerca è il risparmio energetico che potrebbe derivare dall’utilizzo di televisori più efficienti. E’ il caso del confronto tra televisori LCD e quelli a LED che consumano, mediamente, la metà dei primi. Infatti, se il 41% delle famiglie italiane che ha dichiarato di utilizzare un televisore LCD sostituisse un TV 40” con uno delle stesse dimensioni a LED, ci sarebbe un risparmio annuo di energia di oltre 500 GWh e di circa 115 milioni di euro in bolletta, oltre 200.000 tonnellate di anidride carbonica in meno.

Terminata la prima fase di diffusione della app di gamification, è partita la seconda fase della sperimentazione condotta da “Tera” a livello nazionale, che ha come protagonista l’innovativo kit per smart home appena consegnato in comodato gratuito ai 100 utilizzatori più assidui della ‘Beeta app’. Il kit, concepito con i più elevati standard dell’Internet of Things, è composto dalla centralina multiprotocollo Beeta Box da collegare in wireless con sensori per la rilevazione di temperatura, umidità, movimento e CO2, una smart plug per automatizzare gli elettrodomestici presenti in casa e un lettore del contatore elettrico. Una volta attivato, grazie all’algoritmo ‘Beeta’, l’ecosistema consentirà a ciascun utente di raggiungere la massima consapevolezza sui propri consumi energetici, su quanto la propria abitazione sia energivora e sul possibile contenimento dei costi attraverso comportamenti più virtuosi.

«Con il contributo delle indicazioni ottenute dai dati della nostra app – commenta Antonio Sacchetti, ceo di Tera Srl – stiamo costruendo un’idea di domotica semplice e componibile, comprensibile da tutti e adattabile alle abitazioni e ai sensori che sempre più spesso vengono utilizzati nelle case».

Grazie alla compatibilità con una decina fra i più diffusi protocolli “IoT”, la centralina potrà essere collegata ad eventuali sensori già in possesso e dialogherà con l’app ‘Beeta premium’ sulla quale sarà possibile monitorare in tempo reale l’efficienza della propria abitazione. Per capire se ci sono sprechi o anomalie basterà controllare luci e suoni emessi dalla centralina, oppure consultare una sola app dal proprio smartphone.

E a proposito di sprechi in ambito idrico, dalla ricerca di Tera è emerso che, tra gli italiani che preferiscono la doccia al bagno, il 43% non interrompe il getto dell’acqua quando deve insaponarsi. Quantificato in 10 litri lo spreco per ogni doccia e parametrato alle abitudini settimanali dei nuclei familiari, l’adozione di questa buona pratica consentirebbe un risparmio di oltre 70 miliardi di litri di acqua, quasi 180 milioni di metri cubi di gas metano necessari per riscaldarla, oltre 140 milioni di euro in bolletta e 350.000 tonnellate di anidride carbonica.

“Con la nostra ‘Beeta app’ – aggiunge Sacchetti - si possono conoscere e migliorare le proprie abitudini semplicemente giocando, in modo da rendere la propria casa ‘smart’; è questo un tema sul quale ci si interroga sempre più, se è vero che abbiamo numerosissimi giocatori, oltre che in Puglia, anche nelle più popolose regioni italiane. Abbiamo scoperto, inoltre, che i ‘Beeta player’ hanno una spiccata sensibilità per la sostenibilità: in Italia, ad esempio, solo l’1,5% delle prime case ha un impianto fotovoltaico, mentre la percentuale sale al 7% tra i nostri giocatori».

Il sistema Beeta, novità nel panorama internazionale delle soluzioni per l’efficienza energetica, combina in modo innovativo tecnologia (superiore a 1,5 milioni di euro l’investimento in R&S), analisi dei dati, suggerimenti e coinvolgimento continuo degli utenti, è dotato di tutela internazionale della proprietà intellettuale e sarà introdotto sul mercato al termine della sperimentazione che per ora continua.


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