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Una galassia nana scoperta da un oritano appassionato di astronomia

Una galassia nana scoperta da un oritano appassionato di astronomia
Giuseppe Donatiello

Ora porta il suo nome e si aggiunge ad altre sue importanti osservazioni all'attenzione di scienziati mondiali

ORIA - Una galassia nana è stata scoperta da un appassionato di astronomia di Oria ed ora porta il suo cognome. Si chiama infatti Donatiello I in onore di Giuseppe Donatiello la galassia scoperta di cui parla la rivista scientifica “Astronomy & Astrophysics”.

L’originalità della notizia sta proprio nel fatto che sia stato un non professionista a fare una interessante scoperta astronomica e che per di più ha visto il proprio cognome assegnato ad una galassia. L’importantissimo contributo al mondo dell’astrofisica è del cittadino di Oria ben noto non solo nella sua città, ma anche al pubblico radiofonico, come Jossie, in quanto apprezzato conduttore del pomeriggio di “Idea Radio” di Latiano ed altrettanto appassionato di astronomia da sempre.

Le due attività convivono parallele e in campo astronomico è molto conosciuto in virtù di rilevanti osservazioni finite all’attenzione di scienziati mondiali, nonchè come autore di articoli e rubriche pubblicate sulle più importanti riviste di settore, anche estere. Non nuovo a prestazioni importanti ed a record astronomici, adesso si aggiunge la scoperta di una ‘galassia nana’ piuttosto vicina. Sebbene gli scienziati la definiscano ‘nana’, rispetto ad altre molto più grandi presenti nell’Universo infinito, quella scoperta da Donatiello è pur sempre estesa per alcune migliaia di anni-luce in cui sono stipate miliardi di stelle.

Donatiello I si stima sia distante circa 10.7 milioni di anni-luce dalla Terra, quindi ancora nel nostro stretto vicinato cosmico e, per via della posizione, si è ipotizzato che possa trattarsi della compagna di NGC 404 in Andromeda. Tali oggetti sono importanti e particolarmente cercati perché di fondamentale importanza per comprendere la formazione delle galassie normali, come la nostra Via Lattea. Nel cosiddetto Modello Gerarchico, le galassie nane rappresentano i ‘mattoni’ da cui si sono messe insieme, per fusioni successive, quelle maggiori.


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