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A ‘pedalate’ raccolgono e distribuiscono alimenti contro lo spreco

  • In BARI
  • lun 01 Ottobre 2018
A ‘pedalate’ raccolgono e distribuiscono alimenti contro lo spreco

Un gruppo di giovani volontari con “Avanzi Popolo 2.0” si occupa di la solidarietà e di ecologia

BARI - Quante volte vi accorgete che uno yogurt piuttosto che un litro di latte o il pane in cassetta sta per scadere o avete acquistato troppa verdura o troppa frutta e che, con tutta la buona volontà, non riuscirete a consumare nessuno di questi alimenti prima che vadano a male? In quel momento non desiderate forse di regalarli piuttosto che gettarli nella spazzatura? Vi manca però il tempo e non sapete nemmeno a chi donarli?

A Bari da circa due anni è possibile rivolgersi ad un gruppo di volontari che si occupa di raccogliere questi prodotti e di redistribuirli a chi, a sua volta, li dona a chi ha bisogno. Così come un panettiere o un ortolano o persino un piccolo coltivatore può decidere di regalare i prodotti in eccedenza o prossimi alla scadenza. A curare tutto questo ci sono giovani adulti capaci di avviare una rete di raccolta e distribuzione a forza di ‘pedalate’. Il passaparola si sta allargando, ha già generato una catena tra singoli cittadini ed esercizi al dettaglio, da una parte, ed enti ed associazioni benefiche dall’altro. Ma come accade in situazioni come questa c’è sempre bisogno di continuare ad espandere il ‘passaparola’ per poter raggiungere quante più persone possibili.

A mettere in contatto donatori e riceventi sono i volontari dell’associazione “Farina 080” attiva con tre azioni: food sharing uno a uno, antispreco con raccolta da esercizi commerciali e distribuzione ad associazioni per persone in difficoltà, e sensibilizzazione della cittadinanza. L’idea, ispirata ad un food sharing tedesco, l’hanno avuta i baresi, tra loro amici, Marco Costantino, Marco Ranieri, Antonio Spera e Antonio Scotti. Sono loro ad aver dato vita nel 2016 a “Farina 080”, nata proprio allo scopo di abbattere lo spreco alimentare e per gestire il progetto denominato “Avanzi Popolo 2.0” che era già partito informalmente prima dell’associazione costituita in seguito.

Disoccupati, studenti e persino impiegati della Regione, di età compresa tra i 25 ed i 40 anni, in tutto oggi una ventina, mettono il loro tempo libero a disposizione per raccogliere gli alimenti e consegnarli ad associazioni dedicate a garantire un pasto a chi non vive un momento facile. Un atto questo che non è solo caritatevole verso i bisognosi ma anche mirato a salvaguardare l’ambiente poiché si riducono i rifiuti oltre, naturalmente, allo spreco di alimenti. Ed allo stesso tempo diventa un atto di responsabilità sociale e di solidarietà in cui chiunque può fare la propria parte.

La prima idea messa in atto, come racconta a Puglia positiva Marco Costantino, è stata quella di avviare la piattaforma di foodsharing “Avanzi Popolo 2.0” con la quale «è possibile scambiarsi cibo uno a uno. Si posta la foto del prodotto che si pensa non si riesca a consumare entro la scadenza, prossima, e qualunque altro utente della piattaforma può contattarlo e scambiare con un altro prodotto alimentare». L’area di baratto, tra offerta e scambio, è solo su Bari poiché a distanze più grandi diventerebbe svantaggioso per tutti. Ad oggi sono oltre un centinaio gli scambi avvenuti.

«Noi puntiamo molto sul fatto che si tratta di adottare un comportamento ecologico – aggiunge Costantino – Anche se culturalmente noi meridionali siamo forse portati a non sprecare il cibo, sta di fatto che statisticamente risulta che proprio in casa si registra il maggior spreco di alimenti. Chiunque, potenzialmente, ha la possibilità di evitare questo e di diminuire lo spreco così come fare da ‘ponte’ tra una piccola attività alimentare, come può anche essere un bar, e chi ha bisogno».

L’idea si è poi estesa a raccolte più generose per recuperare le eccedenze alimentari in cui sono sempre più coinvolti esercizi commerciali al dettaglio quali panifici e ortofrutta, produttori alimentari, trasformatori e distributori locali. Di recente sono stati contattati anche da una pasticceria del quartiere Picone, zona dove prevalentemente svolgono l’azione di volontariato e dove da giugno si fanno notare a bordo di una bicicletta chiamata “Cinzia” dotata di un piccolo carrello, dono del Giovani Rotary club Bari, con la quale effettuano raccolte e distribuzione.

L’inconsueto mezzo di trasporto ha attirato anche l’attenzione dei pattinatori di Bari che si sono offerti di aiutarli una volta alla settimana. Questi ultimi si muoveranno sulle ‘rotelle’ dei pattini e riempiranno degli zaini. La voce, fortunatamente, di questa bella moda barese si sta allargando ed è arrivata pure alle giovani coppie di sposi che li contattano per donare gli avanzi dei pranzi di matrimonio, un modo per loro di festeggiare e condividere la loro gioia anche con altre persone. «In questi casi cerchiamo di lavorare a km zero - spiega Costantino - poiché non abbiamo la disponibilità di redistribuire quanto raccolto in prima persona lo doniamo a nostra volta ad enti ed associazioni caritatevoli come la Caritas. Solitamente quella più vicina possibile alla sala dove si è svolto il banchetto nuziale affinché lo redistribuisca. Si tratta per lo più di contatti estivi, quando i matrimoni sono più numerosi, e nelle zone del Sud Barese e del Nord Brindisino, in particolare siamo in contatto con sale ricevimenti di Monopoli e Fasano».

Non mancano adesioni inaspettate quali quello di un cittadino privato che si occupa di un orto familiare e che avendo raccolto zucchine in sovrabbondanza ha donato 30 chili di questo frutto biologico. Naturalmente è necessario divulgare questa attività affinché si estenda e questo avviene attraverso azioni di sensibilizzazioni sullo spreco alimentare, con incontri nelle scuole o organizzando eventi per la cittadinanza. Un esempio concreto viene da una scuola di Catino, quartiere periferico di Bari, dove l’associazione ha collocato una dispensa per il deposito di prodotti che non sarebbero stati consumati a casa per vari motivi e quanto raccolto gli studenti lo hanno utilizzato per una merenda condivisa oppure regalato alla Parrocchia del quartiere. A questa iniziativa si sono aggiunti, con lo stesso scopo, 7 frigo-solidali distribuiti in città tra coworking, Università, associazioni e chiese (per sapere dove sono visitare il sito web Frigo solidale frigosolidale.it).

Giorno dopo giorno diventa sempre più importante aumentare i volontari-raccoglitori e raggiungere quanti più donatori possibile per accorciare le distanze, fra chi dona e chi riceve, e ridurre sempre più lo spreco alimentare, grave piaga di questo millennio. Quando si toccano ‘con mano’ le difficoltà di altre persone è facile ‘sognare’ e pensare di poter aiutare tante altre persone, per cui questo gruppo di volontari spera di poter presto avere altre biciclette con rimorchio per muoversi in più quartieri solidali, ma sono necessarie donazioni da parte di associazioni come il Giovani Rotary e, allo stesso tempo, di arruolare sempre più volontari così come di allargare la catena ad altri donatori.

«Per questo stiamo costruendo relazioni di prossimità per cui chiunque nel proprio quartiere, magari iniziando da un condominio per poi estendersi ad un’intera via, potrebbe coinvolgere a sua volta i negozianti di propria fiducia per regalare l’eccedente o i prodotti di prossima scadenza e difficilmente vendibili».

Conoscendo la grande generosità dei baresi ed il loro buon cuore, siamo certi che a questo appello risponderanno in tanti e che a Bari lo spreco alimentare potrà presto essere ridotto al minimo. Per contattare l’associazione suggeriamo di visitare la pagina Facebook Avanzi Popolo 2.0.

Anna Caiati

 


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