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Studenti dell’Unisalento ritrovano tre teste di età romana

  • In LECCE
  • ven 28 Settembre 2018
Studenti dell’Unisalento ritrovano tre teste di età romana

In uno scavo archeologico in provincia di Frosinone dove c'è una colonia romana

LECCE - Tre teste di marmo di età romana sono state scoperte dagli archeologi di Unisalento del Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria dell’Università di Lecce. L’eccezionale scoperta è stata fatta durante la X Campagna di Scavi in corso presso la colonia romana di Aquinum, all’interno dell’Area Archeologica nel territorio comunale di Castrocielo in provincia di Frosinone.

Nella zona, infatti, sono in corso dal 2009 periodiche campagne di scavo dirette dal professor Giuseppe Ceraudo del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, su Concessione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti.

Grazie alle attività di ricerca e di scavo si sono raggiunti risultati fondamentali per la conoscenza di un settore centrale dell’abitato ed è stato possibile indagare una nuova zona nel cuore della città romana, in prossimità delle rovine ancora emergenti del Teatro, del cd. Tempio di Diana e delle grandi Terme Centrali (il Balneum di Marcus Veccius).

Questo nuovo intervento è conseguenza diretta di un’intensa attività di ricognizione aerea effettuata ad Aquinum anche con l’ausilio di Aeromobili a Pilotaggio Remoto (droni). Le immagini aeree mostravano, infatti, nitidamente la presenza di strutture sepolte interpretate come i resti di un grande edificio porticato disposto lungo la via Latina, da mettere forse in connessione, data la posizione centrale all’interno della Colonia, con l’area del Foro. Grande l’entusiasmo degli archeologi dell’Ateneo salentino quando, durante gli scavi, è stato effettivamente portato alla luce l’angolo del portico monumentale ipotizzato attraverso la lettura delle foto aeree. E la sorpresa non è stata l’unica: dal terreno sono emerse tre splendide teste marmoree. La prima frammentaria di un personaggio maschile barbato, probabilmente il volto di Eracle; la seconda un austero volto femminile con la testa velata; la terza, ancora maschile, di particolare raffinatezza e che merita particolare attenzione, non solo per l’alto livello stilistico ma, soprattutto, perché ad un preliminare esame, sembra avere una forte somiglianza con i rari ritratti di uno dei protagonisti indiscussi della storia di Roma: Giulio Cesare.

Una straordinaria scoperta secondo il professor Ceraudo soprattutto se venisse confermata l’identità di Cesare. La prosecuzione delle ricerche servirà da volano per una migliore conoscenza e tutela del sito, anche in previsione di una futura valorizzazione strategica dell’area che il Comune di Castrocielo ha iniziato ad attuare ormai da un decennio. Tutte queste attività svolte all’interno dell’Area Archeologica, sono frutto della decisa volontà di valorizzare il patrimonio storico e culturale di Aquinum, operando nel rispetto delle diverse competenze professionali, in sinergia ed in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti e sotto la direzione ed il coordinamento dell’affiatato gruppo di lavoro dell’Università del Salento.

Insieme alla grande soddisfazione personale, del gruppo di lavoro e di tutti i ragazzi dell’Ateneo di Lecce che partecipano numerosi alle attività di scavo (dottorandi, specializzandi e studenti dei corsi magistrale e triennale). I tre ritratti in marmo, oltre alla presentazione di tutte le altre novità acquisite nel corso della X Campagna di Scavi, saranno visibili in anteprima assoluta all’interno dell’Area Archeologica di Aquinum a Castrocielo (Frosinone) in occasione dell’Open Day di apertura al pubblico che si svolgerà il 29 e il 30 settembre prossimi.


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