SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=7687 ORDER BY ordine DESC, id DESC

CartApulia nuovo strumento digitale per i musei della Puglia

  • In BARI
  • ven 14 Settembre 2018
CartApulia nuovo strumento digitale per i musei della Puglia

Consentirà alle strutture museali di aggiornare in maniera autonoma una serie di dati ed informazioni

BARI - Un nuovo strumento digitale consentirà presto alle strutture museali della Puglia di aggiornare, in maniera autonoma, notizie su eventi, orari di apertura e chiusura ed altre informazioni che potranno risultare utili per attirare visitatori che, a loro volta, avranno la possibilità di conoscere il patrimonio dei beni culturali pugliesi.

Si chiama “CartApulia” e costituisce l’evoluzione della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia. Si tratta di un portale web e sarà operativo entro la fine del 2018. Questo strumento informativo dei Beni Culturali presenti sul territorio pugliese attraverso il web permetterà di far conoscere il patrimonio storico-culturale pugliese.

“CartApulia” è stato presentato alla Fiera del Levante durante un workshop dedicato. Tra i relatori c’era l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone, che ha sottolineato il nuovo aspetto fortemente divulgativo della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia, nata nel 2006 e sviluppatasi come risultato del lavoro partecipato di più di 20 musei di tutta la regione.

L’obiettivo di questo strumento di uso collettivo, per “raccontare a cittadini e turisti la geografia dei grandi beni culturali della Puglia” è quello di “uscire fuori dal perimetro della nicchia degli studiosi per guardare in mare aperto a tutti coloro che possono essere interessati a fruire dei nostri Beni Culturali – ha dichiarato Capone - Con un linguaggio semplice, accessibile a tutti, e le migliori tecnologie del momento, affinché ogni singolo bene sia a portata di click. Come i tempi richiedono”.

Durante il workshop si è, infatti, discusso delle linee strategiche di evoluzione della Carta con particolare riferimento ai contenuti del D.M. 113/2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema Museale Nazionale”. Tra gli altri intervenuti c’erano Aldo Patruno (direttore del Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia), Silvia Pellegrini (dirigente Sezione Valorizzazione Territoriale Regione Puglia), Antonella Panettieri (dirigente Servizio Reti e Ricerca applicata ai Beni Culturali Regione Puglia), Paolo Schiavano (museo Ugento), don Nunzio Falcicchio (museo Mudima) ed il professor Giulio Volpe (del Consiglio Superiore dei beni culturali e paesaggistici).

All’evento fieristico hanno partecipato docenti e dirigenti scolastici, scolaresche, direttori dei musei, associazioni Culturali che ricoprono ruolo di gestori di Luoghi della Cultura e start up che operano nel settore della didattica museale, della tecnologica e dell’informatica, della proto-tipizzazione e del turismo.

La Carta, attualmente non accessibile al pubblico, nel modello di test consente di condividere le modalità dell’implementazione in termini di innovazione tecnologica, innovazione gestionale, didattica per l’infanzia e ampliamento delle fasce di utenza dei Luoghi della Cultura.

Durante il workshop è emersa l’idea di divulgare i contenuti della nuova Carta dei Beni Culturali regionali e di sperimentare forme di partecipazione al processo di implementazione degli stessi contenuti nella carta e dei servizi didattici nei Luoghi di Cultura, così come di sperimentare forme di gestione delle informazioni per un senso di comunità e di collaborazione scuola–luogo di cultura e di far emergere i bisogni inespressi della comunità scolare al fine di stimolare i luoghi di cultura al raggiungimento dei requisiti di qualità tramite la dotazione di servizi didattici specialistici.

Tra gli obiettivi anche il monitoraggio sull’efficacia della comunicazione tra i luoghi di cultura e la comunità locale, la stimolazione del senso di affezione tra le nuove generazioni ed il patrimonio culturale, la sperimentazione di forme di fruizione family friendly, basate sul presupposto che la fascia d’età prescelta possa condividere l’esperienza con il proprio nucleo familiare, operando di fatto l’ampliamento delle fasce d’utenza dei beni culturali sul territorio, la stimolazione dell’innovazione tecnologica e l’ampliamento delle competenze specialistiche nel sistema museale regionale e, infine, la sperimentazione di forme di gestione sostenibili basate su sistemi di rete tematica e/o territoriale.


Articoli più letti