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Mostra al Castello con immagini di Malavolta sulle migrazioni umane

Mostra al Castello con immagini di Malavolta sulle migrazioni umane
CAROVIGNO Il Castello Denti di Frasso (foto tratta dal sito www.comune.carovigno.br.it)

L’esposizione raccoglie foto degli ultimi 10 anni di storia europea

CAROVIGNO - Da vent’anni impegnato a documentare i flussi migratori in Europa, il fotogiornalista calabrese Francesco Malavolta, sta ‘girando’ l’Italia con una mostra in cui è rappresentato il suo lavoro degli ultimi 10 anni.

Scatti che testimoniano l’intensificarsi dei flussi migratori senza precedenti, attraverso un lavoro svolto in un contesto spazio-temporale in costante mutamento che lo ha portato a viaggiare dallo Stretto di Gibilterra al Mar Mediterraneo, a Lampedusa, dalla Grecia e le sue isole alla Turchia fino alla cosiddetta ‘rotta balcanica’. Da sette anni collabora con la Comunità Europea, in particolare con agenzie giornalistiche ed organizzazioni umanitarie internazionali.

Alcune di queste documentazioni fotografiche di Malavolta sono presenti, da alcuni giorni, a Carovigno per un’esposizione di fotografie per una delle iniziative legate alla giornata mondiale del rifugiato, che ricade il 20 giugno. Ad organizzare l’evento pugliese è stata l’Arci Brindisi che ha in cartellone una serie di eventi nei Comuni in cui sono presenti Progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e circoli.

La mostra, allestita nel castello Dentice di Frasso, sarà visitabile sino al 19 agosto, e ha come scopo quello di lanciare un messaggio socio-politico, per poter dare la possibilità di comprendere cosa succede davvero dall’altra parte del filo spinato ed a bordo delle navi, mostrando cosa sta accadendo realmente. I visitatori hanno la possibilità di andare oltre lo schermo della tv o degli smartphone, principali mezzi di trasmissione delle ‘informazioni’, in quanto le immagini restituiscono attimi di realtà di una umanità considerata solo emergenza e propaganda. La mostra, organizzata con il patrocinio del Comune di Carovigno, sarà replicata in date da comunicare di volta in volta, in altri comuni.

Malavolta segue i popoli in movimento sin dall’esodo. Lo ha fatto partendo negli anni ‘90 con gli albanesi per testimoniare quello che va considerato un tratto peculiare della natura umana: la migrazione, il movimento, lo spostamento. L'umanità infatti è da sempre in movimento e questo movimento assume tratti tanto più drammatici quanto più si cerca di ostacolarlo, ripiegando su paure e posizioni illogiche e anacronistiche. Ogni scatto diventa un racconto ed ogni racconto, una storia. Ogni storia, un tentativo di salvare la peculiarità della Vita ritratta sfuggendo alla logica spersonalizzante che presenta le migrazioni come ‘fenomeni idraulici’ e anonimi.

Le sue foto testimoniano inoltre la tenace determinazione di questi viaggiatori per necessità che abbandonano la propria vita e il proprio paese nella speranza di salvarsi e costruire una vita più degna. Nei suoi scatti si ritrova quella umanità dolente che continua a lottare senza soccombere alle ingiuste umiliazioni cui viene esposta, una umanità caparbia che un passo alla volta guadagna centimetri di libertà.


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