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La giunta comunale ha previsto cinque luoghi per i writers

  • In LECCE
  • mar 17 Luglio 2018
La giunta comunale ha previsto cinque luoghi per i writers

Resi noti i muri messi a disposizione del Comune per realizzare opere di street art in generale

NARDO' - Sono cinque i luoghi scelti dalla giunta comunale di Nardò da destinare alla creatività di writers, graffitari, street artist e, in generale, di tutti coloro che rendono disegni, murales e scritte sui muri vere e proprie espressioni artistiche.

La Giunta di Palazzo Personè, ha approvato la lista dei cinque luoghi, prevista dall’apposito regolamento approvato dal Consiglio comunale ad ottobre 2017. Si tratta della recinzione su via Betti e via Bellini della scuola di via Bellini, del muro esterno di via Santa Maria del Ponte e via Rubichi dello stadio Giovanni Paolo II, della recinzione del campetto di calcio di via Deledda (zona Penta), della recinzione di via XX Settembre e via Falcone degli uffici comunali (ex tribunale) e dei muri esterni di via Foggia, via Tasso e via Bologna della scuola di via Bologna.

Ora bisognerà però attendere le procedure per la scelta dei writers che potranno accedere agli spazi e esprimere la loro creatività e la loro arte. Il regolamento disciplina proprio le attività riguardanti il graffitismo e la street art per la realizzazione di disegni, murales, scritte effettuati con qualunque tecnica grafica (pittura, spray, sticker, poster, ecc.) su spazi di proprietà del Comune di Nardò o messi a disposizione da soggetti privati o altri soggetti pubblici. L’obiettivo è quello di riconoscere un fenomeno molto diffuso, soprattutto tra i giovani, ‘legalizzare’ (nei modi e nelle misure previste) e incentivare quella che è una moderna espressione creativa e culturale e, infine, contrastare azioni e gesti di tipo vandalico. Naturalmente, il tutto è finalizzato a migliorare lo stato delle periferie e degli spazi urbani.

“Con l’individuazione di questi spazi - commenta l’assessore all’Urbanistica e alla Cultura, Ettore Tollemeto - contiamo, da un lato, di ridare colore e vita a luoghi grigi o dimenticati della nostra città e quindi di riqualificarli, dall’altro, di offrire agli artisti della street art e ai writers la possibilità di esprimersi in maniera assolutamente lecita. Non escludo che l’elenco di spazi utili possa allungarsi, anche contando sulla disponibilità di qualche privato. Da parte mia faccio un invito agli artisti a prendere visione degli spazi e a presentare idee e proposte”.

A suggerire questa idea sono stati i ragazzi di “Andare Oltre”, come ricordato dal consigliere Gianluca Fedele che vede in questa strategia, un modo “di utilizzare l’arte per riqualificare gli spazi della città. Ci sono molti artisti che chiedono di poter utilizzare spazi per esprimersi e ‘liberare’ la propria creatività, che ha cambiato la faccia di molte città in Italia e nel mondo”. Dare degli spazi prefissati non può che mettere ordine e fare apprezzare opere che diventano così uniche ed allo stesso tempo creano una galleria d’arte a cielo aperto, nella speranza di far evitare a persone con pochi scrupoli di ‘insozzare’ i muri di case private, pubblici uffici ed edifici di pregio o storici, che vanno sempre rispettati.


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