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Ragazzi autistici per la prima volta alla maratona Capri-Napoli

  • In FOGGIA
  • lun 16 Luglio 2018
Ragazzi autistici per la prima volta alla maratona Capri-Napoli
Staff ed atleti (foto tratta dalla pagina Fb Autismo TMA Campania metodo Caputo-Ippolito)

Hanno ‘abbattuto’ i muri delle loro difficoltà e quelli della società, solcando 36 km di mare a forza di bracc

FOGGIA - Per la prima volta al mondo 5 ragazzi con autismo e disabilità intellettive e relazionali hanno partecipato ed affrontato, come veri atleti esperti, una maratona in acque libere lunga 36 chilometri. L’obiettivo non era vincere la gara a staffetta, poiché già il sol fatto di partecipare era già una vittoria, ma raggiungere il traguardo sociale, per superare i propri limiti e dimostrare a tutti le proprie potenzialità, oltre che per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che ogni giorno le famiglie di ragazzi con disturbi dello spettro autistico devono superare.

Una vittoria, quella dei ragazzi autistici (tra loro purtroppo nessun pugliese, ma potrebbe accadere la prossima volta) che hanno partecipato il 13 luglio scorso alla Capri-Napoli, portando con sè anche un po’ di Puglia in ogni bracciata effettuata, visto che sono tutti ragazzi che seguono il metodo di Terapia multisistemica in acqua-Tma Caputo Ippolito degli psicologi Giovanni Ippolito, di Foggia, e Giovanni Caputo, di Napoli. Ma di sicuro dalla Puglia tanto tifo dai loro compagni visto che questo metodo si pratica anche qui. Sono infatti 15 i centri sportivi in Puglia e sono a Bari, Giovinazzo, Gravina di Puglia, Barletta, Brindisi, Cellino San Marco, Fasano, Foggia, Cerignola, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Severo, Lecce, Maglie e Taranto (l’elenco completo con indirizzi e riferimenti è pubblicato sul sito della Tma).

Tale metodo, qualche mese fa, è stato riconosciuto scientificamente dalla rivista specializzata americana “Journal of autism and development disorders” che attesta efficienza e i benefici.

Per la Tma non è l’unica gara importante cui i ragazzi hanno partecipato, in precedenza hanno persino vinto e conquistato il titolo di campioni italiani di nuoto nell’ambito della Federazione Italiana Sport per gli Intellettivo-Relazionali (FISDIR).

Per partecipare alla maratona, riferisce lo specialista Ippolito “i nostri atleti si sono approcciati al nuoto per effettuare la Terapia Multisistemica in Acqua metodo Caputo Ippolito, ma i risultati evidentemente, sono andati ben oltre le aspettative terapeutiche grazie anche agli allenatori Luigi Sentenza e Corrado Rametta. La Capri-Napoli è un po’ la metafora del ‘mare’ di difficoltà che spesso le famiglie devono affrontare lottando per il riconoscimento dei propri diritti, spesso contro corrente, tra le onde alte della burocrazia e il vento contrario dei pregiudizi. Per queste famiglie non è sempre facile raggiungere ‘un porto sicuro’”. C’è invece chi lotta insieme con loro per raggiungerlo e tra questi la Fondazione Cannavaro Ferrara, Shockly, L’Acustica Centri Audioprotesici, Integra onlus, Hand, e Gruppo Di Palo che hanno sostenuto il progetto “Supererò… i miei limiti” della Tma Metodo Caputo Ippolito con un impegno sociale e sostanziale importante

Quanto affrontato tre giorni fa ha dell’incredibile non solo perché a partecipare sono ragazzi autistici ma perché è un’impresa davvero difficile per chiunque, il percorso è infatti inserito anche nella coppa del mondo di nuoto di gran fondo ed è affrontata, abitualmente, solo da pochi atleti scelti tra i più forti al mondo. La straordinarietà del progetto è data dal fatto che per la prima volta al mondo ragazzi con disabilità intellettiva- relazionale hanno tentato e sono riusciti a raggiungere l’incredibile traguardo.

Mai nessun ragazzo con disturbo dello spettro autistico infatti, ha finora preso parte ad una gara di nuoto di fondo, in mare aperto. Con questa impresa, i ragazzi sono stati i primi atleti a cimentarsi in una competizione in acque libere. Per di più, proprio in una delle competizioni più lunghe ed ardue da affrontare. Sono arrivati terzi, con il tempo a staffetta di 8h 53’ 01’’, e ad attenderli a riva hanno trovato una folla di tifosi applaudenti e tanti messaggi del cuore da parte di tutti coloro, non solo familiari, che li hanno seguiti (grazie anche ai post, ai video in diretta del dottor Ippolito, pubblicati sulla pagina Fb Tma Campania Caputo Ippolito). Un risultato di tutto rispetto, su sette squadre partecipanti da tutto il mondo, due delle quali non sono riuscite a concludere il percorso. Tutti e cinque hanno consegnato al mondo intero un grande messaggio di speranza. Un risultato questo raggiunto grazi alle loro abilità fatte emergere con il metodo Tma con il quale ogni giorno si sforzano di diminuire il proprio grado di disabilità.

“Questa particolare sfida – aggiunge il dottor Ippolito, presente sul luogo di gara - nasce proprio dall’idea di far sperimentare i nostri ragazzi in contesti ed attività normali (a loro, spesso, precluse). Noi sappiamo che essi sono capaci di stupirci con il loro grande impegno e la loro dedizione. In un momento storico dove si tende a dar peso più ai deficit che tali gravi patologie creano, una simile impresa può metter luce su ciò che sono in grado di fare. Ogni singolo bambino con autismo ha dei punti di forza e delle enormi potenzialità, sta a noi cercarle e metterle in risalto. Il nostro obiettivo è proprio quello di generare una migliore consapevolezza sulle problematiche che ogni giorno vivono le famiglie di ragazzi con disturbo dello spettro autistico e altre disabilità intellettive e relazionali”.

Un grande esempio e messaggio positivo che porta con sé anche la Puglia, nella convinta speranza soprattutto di psicologi, operatori e familiari che possa essere “volano positivo di informazione e consapevolezza che vada a intaccare quella bolla di isolamento che molto spesso, a causa di false rappresentazioni sulla patologia e disinformazione sociale, ingloba la famiglia con un bambino autistico. L’idea è proprio quella di mostrare che, con il giusto impegno ed adeguati interventi terapeutici globali, si può provare a superare quel limite che immaginiamo nelle nostre menti”.

Bravi ragazzi, continuate a ‘solcare’ i mari della vita e sicuramente ne uscirete sempre vincitori.

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