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Mare più bello nei Consorzi premiati con 5 Vele da Legambiente e Tci

  • In BARI
  • ven 15 Giugno 2018
Mare più bello nei Consorzi premiati con 5 Vele da Legambiente e Tci

Sono il Parco Agrario degli Ulivi, tra Bari e Brindisi, e Alto Salento Adriatico, in provincia di Lecce

BARI - Il mare della Puglia è sempre più blu, verde ed ora anche più veleggiato dopo aver conquistato le bandiere con 5 vele per due comprensori turistici, Alto Salento Adriatico, comprendente i Comuni di Otranto e Melendugno, e Costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari, con i Comuni di Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno. Assegnate da Legambiente e Tci, la Puglia è terza per l’attenzione all’ambiente ed all’accoglienza nelle località turistiche d’Italia, dopo Sardegna (prima con 5 consorzi) e Sicilia (seconda con quattro).

Il riconoscimento ufficiale nella graduatoria nazionale e nell’inserimento nella Guida Blu 2018 “Il mare più bello”, di tutti consorzi e le località meritevoli secondo Legambiente e Tci. Quaranta in tutto i Comuni pugliesi che anno ricevuto da un minimo di 2 ad un massimo di 5 vele per 11 comprensori totali comprendenti da 1 ad un massimo di 7 comuni affacciati sulle coste dell’Adriatico o dello Ionio. Le 5 vele sventoleranno nei comprensori turistici della Puglia di Costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari e Alto Salento Adriatico dove i Comuni hanno non solo posto attenzione all’ambiente ma attuato una serie di progetti volti alla tutela per garantire la conservazione della bellezza naturale, l’acqua pulita, insieme con eccellenze enogastronomiche di qualità e tipiche, a cui si aggiungono paesaggi incantevoli o mozzafiato, luoghi d’arte e tanta storia da conoscere. Tutto per il benessere dei cittadini e per accogliere sempre meglio i turisti.

Nella classifica nazionale sono in totale 17 i consorzi premiati con 5 vele, la Costa del Parco agrario degli ulivi secolari, nelle province di Bari e Brindisi, ha conquistato il 5° posto in graduatoria in quanto riconosciuto come “patrimonio storico, culturale e paesaggistico all’interno della Piana degli Olivi Monumentali che si estende dalla collina al mare, inserito di recente all’interno dell'Albo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici da parte del Mipaf. Un paesaggio unico nel suo genere, che comprende splendidi borghi dalla calce bianca, elementi storici di pregio tra cui la via Traiana e Francigena del Sud, simboli di antichità con aree archeologiche di pregio, masserie storiche fortificate e ben due parchi naturali, cioè l’Area Marina Protetta di Torre Guaceto e il Parco Naturale Regionale Dune Costiere ‘da Torre Canne a Torre San Leonardo’. In cui le amministrazioni locali hanno puntato alla mobilità dolce, alla gestione sostenibile dei rifiuti ed al ciclo di tutela delle acque. Mentre Alto Salento Adriatico, nella provincia di Lecce, si è piazzato al 12° posto grazie alla politica di tutela ed educazione ambientale tesa al recupero dei beni paesaggistici e culturali presenti sul territorio, grandi attrattori turistici, con notevole impegno per la definizione dell’Area Marina Protetta per la tutela della biodiversità.

In totale sono 11 i comprensori pugliesi che rientrano nella Guida Blu 2018: oltre a quelli premiati con le 5 vele, ve ne sono 2 a 4 vele, e sono Alto Salento Ionico (con i Comuni di Maruggio, Nardò, Gallipoli, Manduria e Porto Cesareo) e Basso Salento Ionico (Castro, Andrano, Diso, Tricase e Santa Cesarea Terme); 6 a 3 vele Basso Salento Ionico (Racale, Salve, Ugento), Capo di Leuca (Patù, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo), Costa della Puglia Imperiale (Margherita di Savoia, Giovinazzo, Trani, Bisceglie), Gargano Nord (Chieuti, Lesina, Peschici, Sannicandro Garganico, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano), Gargano Sud (Mattinata, Vieste, Monte Sant’Angelo), e Isole Tremiti; mentre l’unica a 2 vele è il Golfo di Taranto (Ginosa e Castellaneta).

Ogni località è ben descritta e rappresentata con foto suggestive per “raccontare le comunità che hanno fatto della buona gestione e della qualità ambientale del territorio i loro punti fermi, valorizzando le bellezze che li contraddistinguono – ha detto il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini – Favorendo così un turismo dinamico con escursioni, passeggiate e ciclopasseggiate”.

Ma le 5 vele, insieme con le Bandiere Blu assegnate dalla Fee e le Bandiere Verdi dai pediatri, conquistate da molti dei Comuni ora premiati da Legambiente e Tci, non sono la meta definitiva ma la spinta a migliorarsi sempre di più. Uno sprone condiviso pienamente anche dal presidente dell’Anci Puglia nonché sindaco di Polignano, Domenico Vitto, accompagnato dall'infaticabile assessore comunale all'Ambiente Lucia Brescia, 
così come la stessa Legambiente che nei giorni scorsi ha incontrato e chiesto al neo ministro all’Ambiente, Sergio Costa, di perfezionare l’iter istitutivo dell’Area marina protetta Capo d’Otranto-Grotte Zinzulusa e Romanelli e Capo di Leuca per la tutela della biodiversità di questi luoghi.

Le migliorie poste in essere o in progetto non servono solo ad attirare turisti ma anche ad andare incontro ad una serie di necessità dei residenti. Come è accaduto, ad esempio, a Fasano dove è stata attivata la potalizzazione delle acque reflue e dell’acqua salina raccolta nel “Lago Forcatella”, artificiale, per recuperare integralmente le risorse idriche per l’agricoltura e la zootecnia. O a Carovigno dove l’Amministrazione comunale ha dismesso il depuratore che scaricava direttamente nella falda. Mentre a Melendugno si lavora per rilanciare l’area archeologica di Roca Vecchia (sul promontorio di zona Castello), l’unica in Puglia con l’affaccio sul mare, e dove è stata ricostruita una palude tornata ad essere luogo di migrazione per tante specie di uccelli, ed alla quale si aggiunge una pista ciclabile di 13 chilometri lungo tutta la costa dove è possibile assistere alla schiusa, su tutto il litorale, delle uova delle tartarughe Caretta Caretta, specie protetta ed in via di estinzione, per un ‘miracolo’ della natura davvero unico.

I comprensori turistici italiani riportati nella guida “Il mare più bello 2018”, sono quasi 140 in totale, 96 marini e 40 lacustri, tutti individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche; stato delle aree costiere; mobilità; energia; acqua e depurazione; rifiuti; iniziative per la sostenibilità; sicurezza alimentare e produzioni tipiche; mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria. Sono territori vasti che possono contenere anche più Comuni, una scelta non casuale visto che va in vacanza sempre più spesso si ferma in un unico luogo e visita il territorio circostante e più ampio, dando così vita al turismo dinamico.

La presentazione della Guida Blu si è svolta a Bari, nella sede di Legambiente Puglia, alla presenza di tutti i sindaci dei due Consorzi premiati e dell’assessore regionale al Turismo, Loredana Capone, che ha ulteriormente sottolineato ed invitato i presenti, Legamiente compresa, a far rete per migliorare l’ambiente e l’accoglienza non solo per presentare la ‘faccia’ pulita ma per far vivere i residenti in luoghi non sporchi con l’esortazione affinché questa “diventi una Crociata per proporre azioni che coinvolgano tutti e garantiscano strade, spiagge, mare, boschi, città e quant’altro puliti. Questi meriti di organizzazioni politiche di servizio – ha aggiunto Capone – devono aggregarsi e fare rete per promuovere tutti insieme il territorio e generare sempre di più l’accoglienza migliore possibile”.

Contemporaneamente a Roma, Legambiente ha consegnato il premio nazionale “Io sono amico del mare” al sindaco delle Isole Tremiti, Antonio Fentini, per la sua ordinanza con la quale, dallo scorso 1° maggio, ha messo al bando contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili, a tutela delle ‘perle’ dell’Adriatico.

Anna Caiati


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