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Sono 32 le squadre pronte per il torneo “La testa nel pallone”

  • In LECCE
  • gio 24 Maggio 2018
Sono 32 le squadre pronte per il torneo “La testa nel pallone”

All’iniziativa per ‘dribblare’ la malattia mentale partecipano squadre di 12 regioni italiane e 4 Paesi europe

UGENTO - Il torneo internazionale di calcio in cui si insegna che si può ‘dribblare’ anche la malattia mentale torna in Salento con numeri da ‘capo giro’. Il 7° torneo di calcio a sei “La testa nel pallone”, 11° memorial “dottor Antonio Vetrugno” vedrà la partecipazione di 32 squadre provenienti da 12 diverse regioni italiane e 4 Paesi europei (Gran Bretagna, Spagna, Ucraina e Ungheria), con 17 Centri di Salute Mentale ed 11 comunità coinvolte.

La settimana dal 25 al 31 maggio, sarà ricca di partite, emozioni e soprattutto solidarietà e buoni propositi, ma anche di visite guidate e serate in compagnia, a partire dall’evento inaugurale in programma domani, 25 maggio, alle ore 17.30 a Ugento. In questa occasione saranno presentate le quadre partecipanti e si darà il via al momento di grande socialità ed inclusione, i veri scopi dell’iniziativa che si svolgerà sui campi dell’Esperia Palace Hotel di Lido Marini a Ugento. Il “dribbling” secco va oltre lo stigma della malattia mentale e coinvolge decine di utenti e di operatori provenienti da mezza Italia e quattro Paesi d’Europa.

Organizzato dall’Associazione Centri Sportivi Italiani (Acsi) in collaborazione con la Asl Lecce, Dipartimento di Salute Mentale, il torneo è diventato un appuntamento fisso che, quest’anno, ha un significato ancora più forte, grazie alla coincidenza con il quarantennale della legge che porta il nome di Franco Basaglia, lo psichiatra che chiuse i manicomi e restituì dignità e diritti alle persone con problemi di salute mentale. Una felice ricorrenza sottolineata da Serafino De Giorgi, direttore Dsm Asl Lecce, Gianpiero Guglielmi, presidente regionale Acsi, Tiziana De Donatis, coordinatrice della Riabilitazione psicosociale Dsm Lecce e Antonella Alemanno, Csm Campi. Non solo lo sport come terapia – è stato sottolineato – ma come contenitore di entusiasmo ed emozioni che restituiscono agli utenti, alle famiglie e agli stessi operatori la dimensione dello stare assieme e di un’umanità capace di arricchire le esperienze di ognuno.

Testimonial dell’evento sarà Danilo Campilungo, fresco vincitore tra le file della nazionale italiana della Dream World Cup 2018, il Campionato del mondo di Calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale. «Ho vissuto un’esperienza bellissima – ha raccontato il 22enne calciatore-utente del Csm di Campi – dove ognuno di noi non ha fatto altro che essere se stesso e non ciò che gli altri pensano che noi siamo. Ho segnato due gol e fatto la mia parte: che cosa posso volere di più?».

Una bella storia, insomma, fatta di calcio, di amicizia e di varia umanità. Nel nome di Franco Basaglia e dei tanti che, dopo di lui, hanno capito che la malattia mentale va affrontata senza pregiudizi. Una storia che va conosciuta da chiunque proprio attraverso questo tipo di eventi.

Il programma prevede dal 24 al 30 maggio le partite dei vari gironi di qualificazione alle semifinali ed alle finali tra le squadre delle diverse regioni partecipanti: Abruzzo (Csm L’Aquila), Basilicata (coop. Fratello Sole), Calabria (Csm Crotone), Campania (Csm ASL Napoli 2), Emilia Romagna (Csm Piacenza e Csm Reggio Emilia), Lazio (Csm Viterbo), Liguria (Csm Genova/Voltri), Lombardia (Como – Global Sport Lario), Marche (Csm Ascoli, Csm Iesi), Sardegna (Csm Nuoro e Csm Sanluri), Val d’Aosta (Aosta – Residenziale Interactive), Puglia (Csm Campi Salentina, Csm Lecce e Csm Taranto), e delle comunità: Apollo Putignano, Casa Amata, Cento Pietre, Dimora San Carlo, L’Adelfia, La Sorgente, San Giovanni, San Vincenzo, Sol Levante, Villa Giulia, Villa Felice. Mentre le squadre delle nazioni europei provengono da Barcellona (Spagna), Londra Mind United e Liverpool Football-Therapy (Gran Bretagna), Lviv (Ucraina) e Budapest (Ungheria).


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