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Il “Fazzi” sempre più a misura di bambino con divertenti ludo-barelle

  • In LECCE
  • lun 21 Maggio 2018
Il “Fazzi” sempre più a misura di bambino con divertenti ludo-barelle

Donate da Lions Club Lecce Messapia e associazione “Cuore a Mani Aperte verso chi soffre”

LECCE - Per i bambini ricoverati nel reparto di Chirurgia Pediatrica del “Vito Fazzi” di Lecce farsi accompagnare da un reparto all’altro per un esame diagnostico o persino nella sala operatoria, da ora in poi, sarà un gioco, un momento po’ più allegro e meno preoccupante, grazie a delle specialissime barelle ludiche donate da Lions Club Lecce Messapia ed associazione “Cuore a Mani Aperte verso chi soffre” onlus.

Non è uno scherzo, visto che al posto delle solite barelle con colori un po’ tristi, e che incutono timore a chiunque, ora ce ne sono due eccezionali solo per bambini, due automobili speciali una gialla, il Taxi dei Campioni, ed una rossa, niente meno che l’eroe di “Cars” della Walt Disney ovvero “Saetta McQueen”. Sono così speciali da non avere 4 ma 8 ruote (4 sono delle auto, le altre della barella).

Ed è grazie a questa donazione che l’ospedale diventa ancor più a misura di bambino visto che insieme a tante altre iniziative come la stanza adibita a ludoteca e la presenza di volontari con il ‘naso rosso’ o la risonanza magnetica colorata come un sottomarino, porteranno colori e sorrisi tra chi soffre. Una donazione resa possibile grazie al patto di solidarietà tra associazionismo e sanità pubblica, che continua a produrre buoni frutti, capaci, per dirla con le parole dell’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, «di trasformare la sofferenza in speranza». Dopo la benedizione del presule, le ludobarelle sono arrivate nella Chirurgia Pediatrica del “Vito Fazzi”, accolte dal personale e, soprattutto, da bambini e famiglie.

Una donazione che è il risultato del lavoro sinergico del Lions Club Lecce Messapia e dell’associazione “Cuore e Mani Aperte verso chi soffre” onlus. Una vera e propria ‘rete della solidarietà’ che continua a crescere, come chiarito durante gli interventi del governatore del Distretto Lions 108 Ab Puglia, Francesco Antico, del presidente Lions Club Lecce Messapia Raffaele Mele, del presidente e vicepresidente dell’associazione di volontariato da anni attiva nell’Ospedale, don Gianni Mattia e Franco Russo. Al loro fianco il direttore Medico del “Fazzi”, Giampiero Frassanito e il direttore della Chirurgia Pediatrica, Carlo Rossi, che hanno portato il saluto della Direzione Generale Asl/Le.

Per tutti una giornata di festa. Con un significato doppio: da un lato l’attenzione per l’umanizzazione delle cure, dall’altro il valore del gioco come ‘alleato’ della terapia: «Fattore fondamentale – ha detto Rossi - per la crescita dei bambini, anche quando sono lontani da casa, in un ospedale. Le ludobarelle sono molto utili durante gli spostamenti dal reparto per fare visite oppure esami e consentono ai piccoli pazienti di affrontare la permanenza in ospedale in modo più sereno». Generosità ‘contagiosa’ e capace di inanellare donazioni in serie: saturimetri, lampada scialitica, ecografo e un’accogliente ludoteca. «L’associazionismo – ha sottolineato ancora il Rossi - fa bene ai bambini e anche a noi medici». E regala emozioni a tutti, a chi riceve e persino a chi dona.

Questa nuova iniziativa si aggiunge a quella di grandi battaglie, come la campagna di vaccinazione contro il morbillo (“un euro per salvare un bambino”), o i 180 trasporti e 185mila km percorsi dalla bimbulanza in sei anni di attività, ha ricordato Franco Russo: «Grazie ai volontari autisti, al personale sanitario e alle famiglie». Passi, anche questi, che vanno in direzione del nuovo Polo Pediatrico, che per il direttore Frassanito va ad inserirsi in un contesto in forte espansione: «La Chirurgia Pediatrica era l’anello mancante. Lecce è il terzo ospedale di Puglia, un Hub importante per tutto il Salento. E lo sarà ancora di più con il nuovo Dea e il Polo Oncologico, da poco individuato come riferimento territoriale per la neonata Rete Oncologica Pugliese».

Un Ospedale, il “Fazzi”, che ogni giorno si prende cura di 630 pazienti e accoglie 1800 visitatori e accompagnatori. E assiste tanti bambini – ha aggiunto don Gianni Mattia – che «sono essi stessi a dirci che entrare nella risonanza magnetica colorata come fosse un sottomarino è un’esperienza bellissima». E ora potranno anche ‘viaggiare’ nelle ludobarelle, «utilissime anche per sdrammatizzare il trauma della sala operatoria». Infine, l’invito di monsignor Seccia: «Andate avanti così. Continuate a tessere la trama di questa rete, perché questa sinergia fa onore a tutti voi e spiega l'attenzione rivolta alla dignità della persona, quanto più fragile è: e nessuno lo è più dei bambini».


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