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Gli alunni del liceo “Volta” hanno realizzato uno spot antiracket

  • In FOGGIA
  • mar 17 Aprile 2018
Gli alunni del liceo “Volta” hanno realizzato uno spot antiracket

Finalizzato a pubblicizzare l’adozione del ‘bollino antiracket’

FOGGIA - Uno spot contro la mafia e dedicato a Stefano Fumarulo, il dirigente della Regione Puglia scomparso un anno fa, grande conoscitore dei fenomeni criminali ed instancabile protagonista dell’impegno per l’antimafia sociale. E’ il progetto realizzato dagli studenti del liceo scientifico “Alessandro Volta” di Foggia intitolato “C’era una volta”. Si tratta di uno spot contro il racket, frutto del progetto “L’edificio della Memoria” e prodotto dalla cooperativa sociale “I Bambini di Truffaut”, ed ideato dagli studenti del liceo foggiano che hanno partecipato, nello scorso anno scolastico, ai laboratori denominati “Vite Spezzate dal Lavoro”, che ha avuto come obiettivo la realizzazione di una campagna antiracket per l’adozione, da parte dei negozianti locali del ‘bollino antiracket’. A coordinare i lavori, regia, riprese e montaggio, è stata la casa di produzione cinematografica JRStudio, di Roberto Moretto.

A realizzarlo sono stati gli studenti Alice Marchesino, Francesco Pio Bruno e Maria Chiara De Rosa, insieme con i compagni delle classi III e IV A, III Ds.a. e IV E dello scorso anno scolastico, nonché le docenti tutor del progetto Raffaella Basso e Maria Antonietta Guida.

“Continueremo su questo solco per cercare di stimolare nei nostri alunni la consapevolezza che ciascuno deve fare la propria parte. Nessuno, nel proprio piccolo, può tirarsi indietro in questa lotta contro le mafie” ha commentato il dirigente scolastico del liceo “Volta” di Foggia, Gabriella Grilli, all’indomani della pubblicazione dello spot antiracket sul sito di Youtube della coop. soc. I bambini di Truffaut.

“Il 21 marzo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per continuare sulla strada della legalità. La nostra scuola è, e sarà, sempre in prima linea nell’impegno di promozione di una cultura dell’impegno contro tutte le forme di criminalità – continua Grilli – Lo spot ha una forza comunicativa fortissima. È una storia che racconta l’impegno e il coraggio e testimonia la grande attitudine dei nostri ragazzi su questi temi”.

Il luogo scelto per ambientare una mini-storia è un bar, il cui titolare è costretto a pagare il pizzo da molti anni. La figlia di quest’ultimo, che da quando era piccola assiste a queste dinamiche, da adulta rifiuta di farlo, denuncia ed espone il bollino antiracket per mettere fine ad un ‘vortice’ solo apparentemente senza a fine e per testimoniare che chiunque può fare qualcosa per fermarlo.

“L’edificio della Memoria” è stato un progetto di 48 ore, sviluppato in incontri mattutini e pomeridiani, condotti dai giornalisti Fulvio Di Giuseppe e Mariangela Mariani. Nato su stimolo delle Associazioni Antiracket di Foggia e Vieste, ha avuto come obiettivo quello di promuovere l’adozione del bollino antiracket ed il consumo consapevole.


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