SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=6493 ORDER BY ordine DESC, id DESC

I riti di tradizione per San Giuseppe dal Salento al Gargano

  • In LECCE
  • ven 16 Marzo 2018
I riti di tradizione per San Giuseppe dal Salento al Gargano
OTRANTO Una delle tradizionali e bellissime Tavole di San Giuseppe

In Puglia è forte la devozione per San Giuseppe ed i riti per onorarlo sono tanti e diversi

SAN CASSIANO DI SAN GIUSEPPE - Il 19 marzo si festeggia San Giuseppe, la cui devozione forte in tutta la Puglia, si concretizza tra tanti i riti di tradizione ed eventi, in alcuni casi comuni come quello del falò, organizzati per attirare fedeli, curiosi e soprattutto turisti.

La prima comunità ad aprire i festeggiamenti è quella di San Cassiano di San Giuseppe, in Salento, con la 42ª Sagra di San Giuseppe, festa dedicata al padre di Gesù sulla Terra, che sarà caratterizzata dal concerto della Notte della Taranta e dall’apertura straordinaria del Miab (Museo Iconografico di Arte Bizantina). Si inizia il 17 marzo alle ore 21.30 con arte, musica e tradizioni per scoprire i luoghi ed in cui l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, dopo il successo di Seul e Vienna, torna ad esibirsi nel Salento a partire dal palco di San Cassiano. Il concerto chiuderà la giornata di festeggiamenti tra tavole imbandite e dalle quali nessuno resta escluso in particolare con la distribuzione de la “massa”, tipico piatto della festa e il simbolo della comunità che non dimentica i più deboli. Mentre la “taula di San Giuseppe” (la cui benedizione avverrà alle 19.30) sarà allestita dai giovani studenti dell’Alberghiero di Santa Cesarea Terme. Per l’occasione i visitatori potranno ammirare in anteprima il Museo Iconografico di Arte Bizantina e la Chiesa rupestre Madonna Consolazione che saranno aperte, in via straordinaria, dalle ore 17 alle 22 per far conoscere una delle testimonianze più importanti della lunga dominazione bizantina. Il Museo ospita la mostra di arte contemporanea “Il bizantinismo ai tempi dei media – Solidi – 10 sculture di Cyop&Kaf”. Per meglio ammirare e conoscere questi due luoghi sono previste visite guidate con raduno alle ore 16.45 in piazza Cito a San Cassiano (per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare al 377.5341053). Alle 20 sarà accesa la Fòcara costruita con le fascine d’olivo per salutare l’inverno e dare il benvenuto alla primavera. Un rito antico che è anche percorso di condivisione del cibo, infatti questo rito sarà preceduto da una coreografia curata dalla Vittoria Dance di San Cassiano, a cui seguirà l’apertura degli stand gastronomici. Mentre, così come usavano i contadini un tempo, i piatti si distribuiranno casa per casa nei rioni “Cuccuascia”, “Zona”, “Scazzamurreddhu” e “Paduli”. Un viaggio tra i riti popolari di enogastronomia, musica ed arte, tutte espressioni artistiche e di tradizione. Dopo il concerto dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, ci sarà lo spettacolo del Festival BarItalia a partirle dalle ore 23.30.

Ad Otranto ci sono le bellissime Tavole adornate con tovaglie ricamate e ricche di ‘banchetti’ dove predomina il pane, l’elemento base. A questa tradizione si aggiunge poi quella della Massa. Al di là dell'aspetto religioso, una volta le Tavole rappresentavano la mensa dei poveri; oggi sono simbolo di ospitalità verso tutti, turisti compresi. Questa tradizione sopravvive ancora in alcuni paesi dell'entroterra salentino e Otranto è uno di questi. Non si hanno molte notizie sull'origine di tali ‘banchetti’. Si pensa che richiamino la mensa pasquale imbandita dagli ebrei o che vogliano riscattare il Santo dall'inospitalità ricevuta quando, a Betlemme, cercava un riparo per lui e per Maria. Le Tavole vengono preparate in case private e offerte a San Giuseppe per ricevere la sua protezione, per chiedere una particolare grazia o per adempiere a un voto. Il loro allestimento è lungo e accurato ed è per questo che ha inizio molti giorni prima del 19 marzo. Un'altra usanza molto sentita è la preparazione della Massa, una sfoglia di farina impastata con l'acqua e tagliata a strisce strette e lunghe, cotta poi con i ceci. Questa pietanza viene cucinata in grandissime quantità e riposta nei ‘limmi’, recipienti in terracotta. La Massa viene distribuita nei giorni della festa. Quest’anno sono 12 le Tavole allestite ecco l’elenco di chi le ha organizzate e dove: Tavola del Popolo Hydruntino al Castello Aragonese; Misericordia in via Mammacasella; Oratorio in via Alimini; Rainò-Stefanelli in via Nicola di Casole, 10; Istituto Alberghiero in via Martire Schito (sede); Istituto Maestre Pie Filippini in via Cenobio Basiliano, 16; Mario Rizzo in via Pioppi, 44; Catalano sulla S.P. 341 podere Fontanelle; Scuola dell'Infanzia Statale in viale Rocamatura; Bitosa-Panarese in via Paolo Borsellino; Sandro Manzo in via Borgo Corpo Santo, 32 e Teresa Merico in via G. Negro, 8. Due invece quelle per la massa: Livia in via S. Giovanni, 70 (il 17 marzo), Carpe Diem: mercato coperto (il 15 marzo).

A Minervino di Lecce il circolo Caccia e Pesca “Santu Vasili” organizza il rito della “Tavola di San Giuseppe in piazza”, riccamente imbandita con cibi preparati da mani laboriose e devote che, per giorni e giorni, si adoperano nella loro realizzazione. Secondo la tradizione, questi cibi hanno un significato simbolico e rituale: la pasta e ceci, per i colori bianco e giallo che la caratterizzano, rappresenta il fiore tipico della primavera (il narciso); i lampascioni, invece, il passaggio dall'inverno alla primavera; il cavolfiore ricorda la verga fiorita di San Giuseppe; il pesce fritto, il Cristo stesso; le cartellate, le fasce di Gesù Bambino, mentre lo stoccafisso rappresenta il piatto delle grandi occasioni festive. Il rito avrà inizio lunedì 19 marzo, alle ore 18, in piazza Umberto I, dove si terrà una vera e propria cerimonia, in cui i Santi saranno rappresentati da personalità del mondo culturale, sociale e civile. Per l’edizione 2018 i Santi saranno: l’assessore alla cultura del comune di Matera, Adriana Poli Bortone, la giornalista Federica Sabato, la dottoressa Paola Merico, la dirigente dell’Istituto De Pace Silvia Madaro, la pianista e maestro direttore Dolores Mancarella; la critica d’arte ed esperta conoscitrice del rito delle tavole di San Giuseppe, Vincenza Musardo Talò. Rappresenteranno i Santi anche Felice Fitto, specialista in ortopedia e traumatologia, responsabile della “Città di Lecce”, l’imprenditore Filograna Sergi Antonio, il direttore della scuola di musica “Mozart” Giovanni Calabrese, l' imprenditore tessile Antonio Pittarossi, il consigliere nazionale di Enelcaccia Alberto Del Genio e il comico Uccio De Santis. Tutte le personalità citate si disporranno intorno alla Tavola, poi la persona che rappresenterà San Giuseppe darà inizio e fine al pranzo, come tradizione vuole. Dopo il rito, negli stand gastronomici appositamente allestiti si distribuiranno ai presenti pittule e pampasciuni.

A Casalvecchio di Puglia, sui Monti Dauni, il Comune promuove “I falò di San Giuseppe, le Minoranze Linguistiche e papa Francesco”, si tratta di un press tour che da oggi, 16 marzo, e sino al 21 marzo vedrà giornalisti e blogger ‘girovagare’ tra le isole linguistiche arbëreshë e francoprovenzale per un viaggio alla scoperta di tradizioni, culture, itinerari religiosi, celebrazioni e prodotti tipici che uniscono idealmente i comuni della provincia di Foggia in cui sono tutelate e custodite le minoranze linguistiche arbëreshë (Casalvecchio di Puglia e Chieuti) e francoprovenzale (Faeto e Celle di San Vito) ai sensi della legge 482/99. Un suggestivo cammino illuminato dei fuochi della Festa di San Giuseppe che dai Monti Dauni porta a Borgo Libertà attraversando i vari insediamenti che negli anni si sono sviluppati lungo la Via Francigena. Il tour - al quale parteciperà un nutrito gruppo di giornalisti e blogger provenienti da diverse regioni italiane – ha l’obiettivo di favorire la scoperta di questi territori in cui sono ancora custodite e parlate le lingue albanesi e francofone, di far conoscere tradizioni contadine e popolari, di diffondere le bellezze architettoniche, storiche e paesaggistiche dei comuni coinvolti, di esaltare i piatti tipici dei luoghi, diversificando l’offerta turistica e sviluppando un interesse destagionalizzato dei luoghi. I destinatari del tour parteciperanno attivamente alla Festa in onore di San Giuseppe, con l’accensione dei falò quale rito di purificazione e di consacrazione, degustando le varie pietanze tipiche dei posti, ascoltando le lingue ancora oggi fortemente utilizzate dalle popolazioni locali, partecipando alla visita di papa Francesco a San Giovanni Rotondo, esplorando siti di notevole interesse storico, religioso ed archeologico quali il complesso monumentale di Torre Alemanna, la chiesa di Santa Maria delle Grazie con il convento annesso e le spoglie di San Pio.


Fede, tradizione, gastronomia e spettacoli caratterizzano la Festa di San Giuseppe a Mattinata giunta alla XIX edizione del Gran Falò e in programma il 18 ed il 19 marzo. Ad organizzare l’evento è il Circolo Ricreativo Culturale Oasis e la Parrocchia Santa Maria della Luce, con il contributo e il patrocinio del Comune di Mattinata, Ente Parco Nazionale del Gargano e Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia, l’Agenzia Puglia Promozione La festa avrà inizio nelle prime ore della mattinata del 18 marzo con lo sparo di mortaretti e con il suono di campane. Alle ore 8, 11 e 18 si celebrerà la Santa Messa nella Chiesa “Santa Maria della Luce”, dalle 19.30, si entrerà nel vivo dei festeggiamenti. Anche quest’anno l’accensione del Gran Falò sarà con fuochi musicali a cura della ditta “San Pio” di San Severo a cui seguirà la benedizione. Durante la serata sarà possibile degustare, presso gli stand gastronomici allestiti, prodotti tipici locali; il pancotto, i formaggi, la focaccia e la zeppola. Per l’occasione si esibirà il gruppo di musica popolare “D’Amore e de Sdegne” con (Bernardo Bisceglia,Monte Sant’Angelo – Rosario Nido, Foggia – Domenico Celiberti, Andria – Giovanni Amati, Montalbano di Fasano – Donato Francisco, Ostuni). Il concerto si svolgerà in viale don Salvatore Prencipe a partire dalle ore 20.30. Ricchissimo il programma pirotecnico che oltre ai fuochi musicali per l’accensione del Gran Falò, vedrà uno spettacolo di colori e luci alle ore 22.30 con la Grandiosa Batteria alla Sanseverese Aria & Terra, eseguita e diretta dalla ditta “San Pio” di San Severo. Il 19 marzo giorno della Solennità Liturgica, presso la Chiesa Parrocchiale alle ore 18 sarà celebrata la Solenne Santa Messa presieduta da don Luca Santoro e alle ore 19 Partylandia farà il lancio scenografico dell’Icona di San Giuseppe.

La tradizione dei falò in onore di San Giuseppe, a Locorotondo, nel Barese, renderà la città unica illuminata dai fuochi accesi, la sera del 19 marzo, in segno di devozione al Santo e di tradizione locale. A coordinare il tutto è il consigliere comunale incaricato ai Rapporti con le Associazioni Paolo Giacovelli. I falò quest’anno saranno 5 per la II edizione di questo magnifico evento e saranno accesi secondo un calendario preciso: alle ore 19 quello del Comitato di Quartiere “Amici di Pantaleo” in via San Pio angolo via Fasano e in contemporanea quello dell’Associazione “Il Paese delle Contrade” in contrada Sardedda; seguiranno i due delle 19.30 dell’Associazione “I falò di Sna Giuseppe” nello spiazzo Masseria Ferragnano e, da un privato cittadino, in contrada Cucinella; mentre l’ultimo sarà acceso alle 20.15 dall’Associazione “Mancini e Dintorni” in contrada Mancini. Non mancheranno iniziative, anche spontanee, nei cinque luoghi scelti per dar vita alla festa.


Articoli più letti