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La Regione inserisce Castro nell’elenco delle città d’arte e turismo

  • In LECCE
  • lun 12 Marzo 2018
La Regione inserisce Castro nell’elenco delle città d’arte e turismo

Così come previsto dalla dgr del 2015 e le caratteristiche per l’iscrizione

CASTRO - Dallo scorso due marzo il Comune di Castro è stato inserito nell’elenco regionale dei comuni ad economia prevalentemente turistica e città d’arte, come previsto da un atto dirigenziale della Regione Puglia in riferimento alla d.g.r. n. 1017/2015.

Il registro, istituito nel 2004 dalla Regione, permane nel tempo per l'interesse delle Amministrazioni ad ottenere il riconoscimento, ritenendolo un valore aggiunto per certificare le realtà turistiche ed artistiche del territorio. L’elenco viene aggiornato ogni tre anni ed attualmente conta 55 Comuni pugliesi iscritti. A dicembre scorso sono stati inseriti anche i Comuni di Alberobello, Bari, Bitonto, Castellana Grotte, Conversano, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Monopoli, Polignano a Mare, Rutigliano, Ceglie, Cisternino, Ostuni e Martina Franca.

A premiare il Comune di Castro, insieme con un’ampia relazione da parte dell’Amministrazione del sindaco Fersini, in cui viene descritta dettagliatamente la “Perla del Salento”, elencando i requisiti richiesti in merito a turismo ed arte, sono le caratteristiche e le attività insieme con lo straordinario patrimonio artistico e culturale di Castro arroccata sulla scogliera a picco sull’Adriatico insignita della Bandiera Blu.
La storia della nascita di Castro è legata all’Impero romano ed in particolare alla cittadina Castrum Minervae, provata dal ritrovamento della statuina di Atena Frigia, prova dell’esistenza del tempio della dea Minerva, che Omero, attraverso Enea, in fuga da Troia, decantava insieme con il mare.

Ma tra i monumenti che rendo Castro tra le più belle città del Salento ci sono il Castello aragonese risalente al XII-XIII secolo, l’ex Cattedrale del XII secolo con parte dell’originaria facciata romanica ed i resti di una piccola chiesa bizantina del X secolo, il Palazzo Vescovile, addossato alla chiesa dell’Annunziata, ex cattedrale. nota tra l’altro come centro peschereccio e balneare. La costa è caratterizzata da modesti rilievi degradanti repentinamente verso il mare e ricca di grotte, tra le più note si ricordano la Romanelli e la Zinzulusa. C’è poi il bosco, più recentemente denominato Parco delle Querce o dello Scarra, cinto da muretti a secco comprendene lecci di notevole interesse, visto che i tronchi superano il metro di diametro, con il sottobosco ricco di esemplari vegetali fra cui: l'alloro, il biancospino comune, il nespolo selvatico, l’edera comune, il terebinto, un'orchidea molto rara e la scrofularia nodosa, mentre tra gli animali sono presenti il pettirosso, il fringuello, l’usignolo, la tortora, l’occhiotto, l’upupa e la civetta.

Con la nuova ‘qualifica’ acquisita da Castro, l’intera comunità e gli operatori turistici possono ora fregiarsi di un titolo istituzionale che ne attesta i meriti e rappresenta un tassello importante per immagine ed economia.

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