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Un video della Marina Militare per un ‘viaggio’ nel Castello Svevo

Un video della Marina Militare per un ‘viaggio’ nel Castello Svevo
BRINDISI Il Castello Svevo (foto tratta dal video della Marina Militare)

Nel bellissimo filmato viene raccontata, in breve, la storia plurimillenaria della fortezza

BRINDISI - Sono tante le analogie tra il Castello di Brindisi e quello di Taranto, a cui ora si aggiunge anche quella di poter vantare un bellissimo video della Marina Militare. Si tratta di un affascinante viaggio nella storia, in un monumento tra i più antichi della città pugliese. Il video porta a scoprire storia, curiosità e misteri della fortezza oggi sede del Comando della 3ª Divisione Navale della Marina Militare

Il Castello Svevo, il più importante e antico della città di Brindisi, non solo è una sede della Marina Militare, ma questa importante Forza Armata ne cura la manutenzione e la conservazione. Grazie ad una efficace azione di valorizzazione, campagna info-turistica e concedendo la possibilità ad effettuare visite guidate nonché organizzazione di eventi da parte della Marina Militare, la struttura storica registra ogni anno un notevole numero di visitatori e diviene pertanto una tappa turistica imperdibile per chi vuole conoscere a fondo la storia della città di Brindisi.

L’antica fortezza apre le sue porte attraverso un video realizzato dall’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione, disponibile on line sul canale YouTube Marina Militare e visibile a questo link: 
https://youtu.be/xOIVrHJXMQI.

Cinque minuti per “Un viaggio nel Castello Svevo di Brindisi” come annuncia il titolo del filmato realizzato dalla Marina Militare e curato da Giuseppina Maria Greco con regia e montaggio di Maurizio Lapera, per scoprire i segreti della fortezza a partire dalla costruzione voluta come residenza fortificata, per la sesta Crociata, di Federico II che iniziò la costruzione nel 1227.

Il Castello Svevo di Brindisi, detto anche “Castello di terra” per distinguerlo dal “Castello di mare”, o castello Svevo-Aragonese per l'origine Sveva e le ulteriori modifiche apportate nel periodo Aragonese, si trova a ridosso del centro storico di Brindisi, e si affaccia nella parte interna del porto cittadino, a difesa anche di quest'importante area della città. L'origine della costruzione è da riferire all'età Sveva, secondo la testimonianza di Riccardo di San Germano il quale colloca la stessa negli anni in cui è attestata la presenza di Federico II di Svevia a Brindisi, per il suo matrimonio con Jolanda di Brienne (1225) e per la successiva partenza verso la crociata (1228). Gli storici locali riferirono che per la sua costruzione furono utilizzati materiali di reimpiego romani, provenienti in particolare dall'Anfiteatro.

Il castello si sviluppa attorno ad un cortile di forma quadrangolare trapezoidale circondato da un'alta muraglia munita di un magnifico mastio con funzione di entrata e altre sei torri, due di forma circolare tre a pianta quadrata ed una pentagonale: questo nucleo originario appartiene al periodo Svevo. La cortina più esterna è chiaramente riferibile al XV-XVI secolo: sono qui presenti infatti i classici torrioni circolari tardo medievali e rinascimentali, muniti di artiglieria.

Nel corso del XVIII e XIX secolo il castello è stato adibito a penitenziario, intorno al 1814 fu Gioacchino Murat a trasformare i sotterranei in celle per galeotti.

Dal 1909 il Castello è stato acquisito dalla Marina Militare che lo ha adibito prima a Comando della Stazione torpediniere, visto l’affaccio sul mare, e poi come Comando dei Sommergibili, tanto che nel 1916 divenne il più importante Comando della Flottiglia Mas. La posizione strategica di Brindisi, fondamentale per controllare l’accesso al mare Adriatico e la proiezione verso i Balcani, era ben nota sin dall’antichità. Il potenziamento della base navale di Brindisi, dominata dall’antico Castello, divenne una priorità per la Marina italiana nel corso della Grande Guerra. Nel successivo Secondo conflitto mondiale, in conseguenza degli eventi armistiziali, Brindisi divenne in breve una delle principali basi della Marina impegnata nella Guerra di liberazione e il Castello Svevo, sede del Comando Marina, fu sede per cinque mesi del Capo di Stato, il Re Vittorio Emanuele III, divenendo capitale d’Italia.

Un video davvero interessante arricchito da bellissime immagini che ne valorizzano la bellezza ed il significato storico e che segue di pochi mesi quello realizzato per il Castello di Taranto.


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