SELECT * FROM conf_articoli WHERE non_visualizzare=0 and id=6146 ORDER BY ordine DESC, id DESC

Il “Treno della memoria” per un viaggio contro ogni discriminazione

  • In LECCE
  • gio 18 Gennaio 2018
Il “Treno della memoria” per un viaggio contro ogni discriminazione

Coinvolge in particolare studenti di tutta Italia, dalla Puglia quest’anno saranno in 1.200

LECCE - Partirà da Lecce e arriverà a Bari nella stessa giornata del 19 gennaio, ovvero domani, il “Treno della memoria” giunto alla 14ª edizione dopo aver coinvolto, negli anni, oltre 35 mila partecipanti. Dal 2004 è uno dei progetti più importanti al mondo sul tema della memoria della Shoah, lavorando con oltre 14 Regioni, 20 Province e 100 Comuni per portare, soprattutto ragazzi e ragazze di diverse regioni d'Italia a visitare i campi di Auschwitz e Birkenau.

Il Treno della Memoria, promosso dall’omonima associazione nazionale, impegnata nel sostegno ai percorsi di cittadinanza attiva e nella difesa della dignità e i diritti delle persone, non è un semplice viaggio o una gita scolastica ma è un pellegrinaggio laico, uno spazio di conoscenza, un viaggio nella storia e nella memoria attraverso un percorso educativo che comincia a novembre e si conclude in primavera ed è riassumibile in tre parole chiave: Storia, Memoria e Impegno.

Disabilità, migranti, nuovi fascismi e LGBT: quattro focus caratterizzano le partenze dei gruppi da domani fino alla fine di marzo per coinvolgere e sensibilizzare 3.000 passeggeri fra studenti e privati cittadini provenienti da tutto il territorio nazionale, di cui 1.200 dalla Puglia.

Sul treno si parlerà di disabilità per fornire ai partecipanti e ai formatori spunti di riflessione e di analisi legati sia all’oggi che alla storia, quando le condizioni di discriminazione sono ancora all’ordine del giorno, sia alla storia delle deportazioni e dei campi di concentramento.

Per lo stesso motivo, ormai da anni e con crescente successo, grazie alla collaborazione di varie realtà nazionali che lottano contro l’omofobia come il Torino Pride e LeA – Liberamente e Apertamente, vengono organizzati dei viaggi dedicati al mondo LGBT e tutti gli accompagnatori del treno sono formati su questi temi e su una corretta terminologia di genere.

I nuovi fascismi stanno pericolosamente tornando di attualità: pensare che quel passato non ci sia più è un grave errore e per questo il “Treno della memoria” non ha potuto esimersi dal dedicare un focus anche a questo drammatico argomento.

Nel 2018, poi, su uno dei treni sarà presente una delegazione di migranti affinché la memoria possa far riflettere sulle discriminazioni e violenze del presente come quelle che si consumano in Libia nei confronti dei migranti e che riportano alla mente i peggiori atti discriminatori e violenti. Il progetto infatti coniuga attività di svago con testimonianze dirette della storia, incontri e laboratori verso la finalità, chiara e condivisa con i partecipanti, di formare nuovi cittadini attivi nel costruire la realtà che li circonda. Il progetto nasce dalla convinzione che la costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole non possa prescindere dalla conoscenza della Storia e della Memoria dei momenti che hanno cambiato il volto dell’Europa e dall’ascolto delle Testimonianze dei protagonisti di questi cambiamenti.

Dal 2015, nella consapevolezza dell’importanza di mantenere viva la memoria di quanto accaduto e di quanto sia necessario costruire un’Europa fondata sulle sue ceneri, il progetto è stato ampliato con l’introduzione di alcune tappe di avvicinamento che arricchiscono il senso di pellegrinaggio laico del “Treno della Memoria” abbracciando metaforicamente tutta l’Europa. I partecipanti provenienti da tutta Italia, divisi in gruppi, potranno scoprire e vivere in prima persona luoghi simbolo e momenti fondanti del “secolo breve” per contestualizzare e comprendere meglio il ventennio totalitarista, la guerra e la Shoah. Saranno molti i temi affrontati durante le varie tappe:ad esempio la propaganda e lo “spazio vitale” affrontati nella visite a Praga, Terezìn e Lidìce o il tema dei “giusti” e dello sterminio approfonditi a Budapest e Belzec.

In Puglia il progetto, promosso dall’omonima associazione nazionale, si avvale del totale contributo dell’associazione culturale Tdf Mediterranea, da anni presente sul territorio in tema di legalità, mobilità e cittadinanza attiva ed è reso possibile anche grazie al supporto dei docenti dell’Università del Salento - Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo e alla collaborazione con la compagnia di improvvisazione teatrale ‘Improvvisart’ che, da anni, affianca i partecipanti nelle tappe.

Negli anni il progetto ha ottenuto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Parlamento Europeo e della Camera dei Deputati. Collabora stabilmente con ANPI, ANED, ANCI, LEGACOOP e ARCI Lecce, Museo diffuso della Resistenza, Museo di Auschwitz e Birkenau, Museo Fabbrica di Shindler, Fondazione Museo Storico di Trento, Fondazione ex campo Fossoli, Istituto di cultura Italiana a Cracovia.


Articoli più letti