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Salva mamma barese per un parto a rischio effettuato al Ss. Annunziata

Salva mamma barese per un parto a rischio effettuato al Ss. Annunziata

Grazie ad un intervento eccezionale e la collaborazione tra medici di due diversi ospedali ed equipe different

TARANTO - Da Bari a Taranto per un parto che avrebbe potuto mettere seriamente a rischio mamma e bambina e che invece, grazie a tre medici dell’ospedale Santissima Annunziata si è risolto tutto nei migliori dei modi. Tutto ha avuto inizio quando ad una 28enne barese, durante un controllo in gravidanza, il ginecologo dell’Ospedale Di Venere di Bari si è accorto che si era formata una placenta “accreta”, cioè aderente alla parete dell’utero anziché sulla sua superficie interna. Una condizione inusuale, ma non rara, che avrebbe comportato una gravissima emorragia durante il parto con elevato rischio per la vita della giovane mamma alla sua seconda gravidanza.

Sapendo che al Ss Annunziata di Taranto è attiva, da anni, una Unità Operativa di Radiologia e Neuroradiologia Interventistica che, operando congiuntamente ai Medici Ostetrici, avrebbe potuto ridurre il rischio emorragico, il ginecologo barese di fiducia ha consigliato alla donna di farsi seguire dai colleghi tarantini. Ed è qui che è nata una meravigliosa bambina grazie al coordinamento ed al lavoro in equipe di differenti specialisti.

Grazie ad una modernissima apparecchiatura angiografica, in grado di erogare una bassissima dose di radiazioni X, il dottor Nicola Burdi, responsabile della Unità Operativa di Radiologia e Neuroradiologia Interventistica, ed i suoi colleghi dottori Vittorio Semeraro e Nicola Lucarelli hanno posizionato, prima del parto, due cateteri “a palloncino” nelle arterie ipogastriche allo scopo di bloccare l’afflusso di sangue all’utero per il tempo necessario al dottor Emilio Stola, direttore della Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia, coadiuvato dalla dottoressa Letizia Marra, di far nascere la bambina e rimuovere la placenta e la porzione di utero da essa infiltrata.

Il delicato intervento ha visto la stretta collaborazione dei medici anestesisti, guidati dal dottor Francesco Carrieri, e dei medici neonatologi, guidati dal direttore dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale dottor Oronzo Forleo, che hanno seguito i primi giorni di vita della neonata.

L’intervento, che non ha avuto complicanze post-operatorie di rilievo né per la mamma né per la bambina, è l’ennesimo successo dell’Asl di Taranto in campo chirurgico.

Il direttore generale dell’Asl di Taranto, Stefano Rossi, ha espresso viva soddisfazione per il successo del team che ha messo in atto l’intervento: «Il delicato intervento realizzatosi nei giorni scorsi presso il SS. Annunziata evidenzia, ancora una volta, la competenza la grande professionalità e la capacità di lavorare in team multidisciplinari delle équipe mediche che operano nelle strutture ospedaliere dell’Azienda, che non hanno niente da invidiare a quelle attive presso i migliori centri chirurgici nazionali il che ci rende fieri, come rappresentanti di questa Asl e come cittadini tarantini».


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