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Nove scuole pugliesi ammesse alla sperimentazione quadriennale

  • In BARI
  • ven 29 Dicembre 2017
Nove scuole pugliesi ammesse alla sperimentazione quadriennale

Si tratta di cinque licei e quattro istituti tecnici professionali tra Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto

BARI - Cinque licei e quattro istituti tecnici professionali pugliesi, sono tra le 100 scuole secondarie di secondo grado ammesse alla sperimentazione dei percorsi quadriennali dal Miur. A Bari sono due, liceo classico “Flacco” ed istituto “Marconi-Hack”, a Brindisi altri due e si tratta degli istituti “Marzolla Simone Durano” e “Majorana”, a Foggia il liceo scientifico “Marconi”, a Lecce l’istituto “Galilei-Costa” ed il liceo “Siciliani”, a Galatina il liceo “Vallone” ed a Taranto il liceo scientifico “Battaglini”. In queste scuole sarà possibile diplomarsi dopo quattro anni anziché cinque.

Secondo quanto previsto dall’avviso pubblico emanato lo scorso 18 ottobre dal Miur ed aperto a indirizzi liceali e tecnici, le scuole ammesse con il decreto pubblicato ieri, 28 dicembre, sono 44 al Nord, 23 al Centro, 33 al Sud. Si tratta di 75 indirizzi liceali e 25 indirizzi tecnici, di cui 73 scuole statali e 27 paritarie. Ogni scuola potrà attivare una sola classe sperimentale a partire già dall’anno scolastico 2018-19. Le iscrizioni potranno essere effettuate già dal 16 gennaio prossimo (la stessa prevista per i percorsi ordinari). La sperimentazione è già partita, anni fa (dal 2000), in 12 istituti italiani dopo singole richieste. Il bando ha aperto la sperimentazione a più scuole allo scopo di puntare sempre più alla qualità dei corsi ed all’innovazione didattica.

La riforma scritta nel 2000, dal ministro Luigi Berlinguer, non è stata mai attuata. Nel 2013, con il ministro Francesco Profumo, poi il ministro Maria Chiara Carrozza ha dato il via libera alle prime sperimentazioni ed ora il ministro Valeria Fedeli la maggiore diffusione territoriale ed una maggiore varietà di indirizzi di studio. Le richieste pervenute al Miur, in totale sono quasi 200 (per la precisione 192), ma si è deciso di partire da subito con 100 scuole. Per le altre 92 il Ministero chiederà al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione il parere su un decreto di ampliamento del numero delle sperimentazioni e dovrà avvenire, comunque, nel mese di gennaio, consentendo così la partenza di tutte le sperimentazioni nell’anno scolastico 2018/2019.

Dopo più di un anno dal suo annuncio, dunque la sperimentazione per alcuni rivoluzionaria della scuola superiore ridotta da cinque a quattro anni, finalmente partirà. I licei (tecnici e professionali) brevi porterebbe il vantaggio di anticipare di un anno l'ingresso nel mondo del lavoro, così come all'università anche se non mancheranno tagli agli organici nel mondo proprio dell’insegnamento. I percorsi brevi dovranno svolgere lo stesso programma nei quattro anni al pari di quelli da cinque anni, dovranno garantire l'insegnamento di almeno una disciplina non linguistica con metodologia Clil (interamente in lingua straniera) dal terzo anno, attività di laboratorio e l'utilizzo di tecnologie didattiche innovative. Previste pure nuove discipline fra cui diritto e storia dell’arte, l'alternanza scuola-lavoro dovrà invece essere svolta prevalentemente durante le vacanze estive e nelle pause pasquali e natalizie.

Le classi dovranno prevedere massimo 25 alunni, in caso di numero di richieste superiori dovranno essere previste delle selezioni (indicate nel progetto approvato). Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è disponibile l’elenco completo, insieme con il decreto ministeriale al link
http://www.miur.gov.it/web/guest/-/piano-nazionale-di-innovazione-ordinamentale-per-la-sperimentazione-di-percorsi-quadriennali-di-istruzione-secondaria-di-secondo-grado-avviso-prot-n-3


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