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A 135 Comuni pugliesi i fondi regionali per la Biblioteca di Comunità

  • In BARI
  • ven 22 Dicembre 2017
A 135 Comuni pugliesi i fondi regionali per la Biblioteca di Comunità
CASTELLANETA Il Palazzo Baronale

Pubblicata la graduatoria regionale per i finanziamenti “Smart In Community Library”

BARI - Le Biblioteche comunali di Taranto, Castellaneta, Latiano, Monopoli, Gravina in Puglia e Barletta sono tra le 135 che riceveranno dalla Regione Puglia i fondi necessari per effettuare interventi di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale.

Sono infatti tra gli ammessi, come si evince dalla pubblicazione del verbale della Commissione di valutazione dei progetti presentati, al bando regionale “Smart In Community Library” per la promozione della lettura e della cultura in Puglia.

La partecipazione è stata straordinaria visto che i progetti sono stati 169 quelli pervenuti di cui 135 ritenuti ammissibili.

L’avviso è la prima delle quattro linee di azione del programma “SmartIn Puglia” cui la Regione ha destinato complessivamente 100 milioni di euro per interventi di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale pugliese.

“Community Library”, cui erano destinati 20 milioni di euro, era rivolto a enti pubblici (anche in forma associata), istituti e scuole pubbliche di ogni ordine e grado, università pubbliche, ma anche a soggetti privati, compresi enti ecclesiastici, gestori di biblioteche pubbliche. I soggetti sono stati chiamati a presentare progetti innovativi di biblioteca, con modelli di gestione sostenibili basati anche sul coinvolgimento di istituzioni culturali e scientifiche, associazioni culturali e altri partner impegnati nei campi dell’innovazione, della cultura, della conoscenza e valorizzazione del territorio.

Oltre ad un gran numero di richieste pervenute, è stata riscontrata una interessante qualità delle proposte progettuali, in molti casi elaborate attraverso meccanismi partecipativi di comunità e presentate già ad un livello esecutivo, tale, cioè, da considerare gli interventi proposti cantierabili in tempi brevissimi. Le risorse disponibili (20 milioni) consentiranno di finanziare solo una parte degli interventi, i primi posizionati utilmente in graduatoria, ma è intenzione della Regione incrementare la dotazione finanziaria.

“Il clamoroso successo di partecipazione al bando “SmartIn Puglia Community Library”, insieme alla qualità progettuale di altissimo livello, - ha detto, infatti, l’assessore regionale all’Industria turistica e culturale Loredana Capone - mi spinge a incrementare significativamente la dotazione finanziaria inizialmente fissata a 20 milioni di euro. Sfruttare un tale parco progetti è un’opportunità che intendiamo cogliere fino in fondo nella consapevolezza che questa è la migliore risposta alla sfida di incrementare i bassi livelli di lettura, che ancora attanagliano la nostra regione, e costituisce quel presidio socio culturale necessario alla ricchezza e al benessere della nostra comunità.

Non è un caso che le Regioni più ricche d’Europa sono quelle in cui si legge di più e nelle quali le biblioteche rappresentano il primo punto di contatto tra i cittadini e le istituzioni”.

La Capone assicura che non appena completati gli adempimenti formali della Commissione di valutazione e del Dipartimento, proporrà alla Giunta regionale un adeguato incremento della dotazione finanziaria a disposizione di questo progetto, “nella consapevolezza che – asserisce Capone - l’azione 6.7 del PO FESR 2014-2020 ha una capienza sufficiente per far fronte all’impegno di fare della Puglia la regione che ha investito di più e meglio nel sistema bibliotecario territoriale”.

Il progetto di Taranto, per la Biblioteca Acclavio si è classificato al terzo posto (dopo quello del Comune di Racale al primo e dell'istituto "Bosco-Fiore" di Altamura al secondo) e rientrando tra quelli approvati dalla Commissione regionale tra 18 mesi cambierà volto. Come annuncia soddisfatto l’assessore ai Fondi Strategici, Massimiliano Motolese. Il progetto di riqualificazione presentato dal Comune di Taranto ha ottenuto un finanziamento di due milioni di euro. Con tali interventi si contribuirà a rilanciare la città di Taranto attraverso l’innovazione sia infrastrutturale che culturale. La nuova Biblioteca Acclavio i cui lavori dovrebbero iniziare tra circa un anno, non sarà più una semplice sala lettura ma spazio destinato allo studio, alla ricerca e nello stesso tempo uno spazio di aggregazione sociale per poter accogliere tutti i cittadini a partire dai bambini di sei anni di età. L’obiettivo sarà quello di avvicinare alla lettura anche con moderni strumenti informatici. Saranno organizzati momenti di relazione culturale, eventi culturali musicali, mostre e presentazione di libri, dibattiti ed altro arrivando alla concezione di “piazza” dove ci si incontra per parlare di cultura. Inoltre è prevista un’area ristoro, un’aula didattica con annessa saletta per dimostrazioni pratiche, una sala lettura, un’area studio con possibilità di essere utilizzata per piccoli convegni, un’area destinata ai più piccoli. Infine anche gli spazi esterni adiacenti troveranno una loro utilità: potranno essere utilizzati per eventi anche mediante l’ausilio di idonee apparecchiature poste nella biblioteca e con la posa in opera di impianti di pubblica illuminazione così detti ‘intelligenti’ per la proiezione di video, film, eventi nazionali e altro con il posizionamento di idonee poltroncine temporanee sul piazzale pedonale stante la notevole ampiezza dello stesso. La riqualificazione prevede: rifacimento di copertura e infissi, ripristino degli impianti di aria condizionata, completamento della pratica antincendio, la realizzazione di locali per archivio, le opere per l’efficientamento energetico, la risoluzione delle problematiche relative alle infiltrazioni d’acqua piovana, la rivisitazione di tutto l’apparato illuminotecnico e le opere che emergeranno dal piano di gestione cioè la nuova destinazione locali e le sistemazioni esterne.

Si è invece classificato al quinto posto nella graduatoria degli ammessi il progetto presentato dal Comune di Castellaneta "Palazzo Baronale - Museo diocesano, biblioteca e mediateca" intercetta circa un milione di euro a fondo perduto per il recupero architettonico con restauro conservativo, nuovi impianti, abbattimento delle barriere architettoniche, e realizzazione del museo diocesano, biblioteca, mediateca, bookshop, caffè letterario e sale polifuzionali dell'ex Seminario di piazza Immacolata. Agli interventi strutturali si affiancheranno progetti di rigenerazione della cultura cittadina, secondo modalità di approccio interattivo e laboratoriale, attraverso i quali incoraggiare la vivibilità del centro storico della città, puntando sulla cooperazione tra pubblico e privato, attraverso collaborazioni coi vari soggetti che operano nel settore per garantire condivisione e sostenibilità.
Sono quindi le politiche culturali il fulcro del progetto, generato dall'intesa fra Diocesi ed il Comune di Castellaneta, progettato da professionisti locali, con l'obiettivo di ridare dignità e funzione al Palazzo, in disuso da oltre 20 anni, restituendo alla comunità un bene del patrimonio storico artistico, che passa da luogo di chiusura (ex seminario e convento di clausura) a luogo aperto e di aggregazione (biblioteca di comunità) e, al contempo, di promozione della cultura con una serie di attività collaterali. "Il Palazzo Baronale con le "Officine Mercato Comunale" di prossima apertura - commenta Giovanni Gugliotti, primo cittadino di Castellaneta - saranno gli HUB da cui partiranno progettualità creative del territorio, il cui campo d’azione si allarga verso l’integrazione con l’ambiente, il turismo, le attività ricreative, la promozione della città. La cultura diventa il cardine di un progetto integrato di rigenerazione urbana, attraverso il quale far vivere il centro storico, migliorare il benessere dei cittadini e proiettare Castellaneta oltre i confini della sua dimensione locale.
In attesa della graduatoria definitiva, sono particolarmente felice per l'ottimo piazzamento del nostro progetto, che premia la nostra capacità di tradurre in progetti concreti la visione amministrativa, anche grazie al talento dei professionisti locali ed alla partecipazione attiva delle associazioni alla vita culturale della città. Un risultato che premia, dunque, l'intera comunità". 

Oltre un milione di euro saranno invece concessi al rifacimento ed alla riqualificazione della Biblioteca di Latiano che sarà trasformata così in Biblioteca innovativa di comunità. I servizi in progetto comprendono, oltre al totale riallestimento degli arredi in chiave funzionale ed al passo con i tempi, pure un coworking con il quale si consentirà a giovani professionisti di disporre di un’adeguata sede per espletare le proprie attività in cooperazione e condivisione di esperienze tra di essi, a appositi spazi dedicati ai ragazzi anche in modalità multimediale, allo spazio della memoria che consentirà di rendere fruibili a tutti, con le nuove tecnologie, vecchi reperti e testimonianze che fanno parte della nostra storia e che, magari a causa delle continue innovazioni tecnologiche vengono dimenticate negli angoli più remoti delle soffitte: vecchi filmati, vhs, reperti fotografici e tanto altro; spazi lettura, spacegame, bambinoteca, tutto in chiave innovativa e a servizio delle mutate esigenze del territorio. Saranno effettuate misure volte a sfruttare tutti gli spazi di Palazzo Imperiali, anche e soprattutto gli spazi aperti con appositi allestimenti che coniugheranno la bellezza, la comodità e l’abbattimento di qualsiasi tipo di barriera. Nell’atrio principale verrà installato un food track che consentirà di creare comunità offrendo la possibilità di degustazioni di prodotti tipici. L’ingresso alla biblioteca avverrà dal portone principale del Palazzo a rappresentare l’accoglienza e la continuità con il territorio che questo ‘nuovo’ contenitore dovrà rappresentare per tutti i cittadini latianesi e non solo.

Ammonta a poco più di 1 milione e 800mila euro l'importo approvato, insieme con il progetto, in favore della Biblioteca Rendella di Monopoli per il potenziamento ed il recupero di nuovi ambienti, insieme con l’allestimento di spazi per l’attivazione di servizi innovativi all’utenza, il potenziamento dei servizi già attivi in biblioteca e la realizzazione dell’Archivio storico comunale. Quest’ultimo in particolare sarà realizzato nel piano seminterrato (dell’edificio in via Munno) con il recupero di ambienti che qui si trovano, permettendo di arricchire l’offerta culturale all’utenza in termini di disponibilità immediata del patrimonio librario e archivistico oggi in parte depositato presso Rutigliano in conservazione a cura di società esterna e la catalogazione di tutto il patrimonio librario ed archivistico composto da 121.000 libri antichi/moderni. Del progetto fanno parte anche la realizzazione di una bussola in vetro che garantirà l’apertura permanente del grande portone di ingresso alla Biblioteca Rendella migliorando in modo decisivo la fruibilità degli ambienti e l’annessione di due nuovi ambienti a pian terreno in corrispondenza di via Cavaliere dove poter allestire degli ambienti informali in cui gli utenti della biblioteca troveranno a loro disposizione, strumenti musicali, impianti di amplificazione, postazioni dj, pc dotati di hardware e software per l’acquisizione ed elaborazione professionale di musica ecc. La richiesta di finanziamento prevede i fondi per annettere alla biblioteca gli spazi di un appartamento di proprietà comunale attualmente inutilizzato con affaccio su porto vecchio dove realizzare la zona relax della biblioteca dove gli utenti potranno, al contrario degli altri spazi della biblioteca, consumare cibo e bevande. La terrazza, inoltre, con il suo mozzafiato affaccio su porto vecchio, si presta oltre che come area all’aperto per rilassarsi, socializzare, leggere o semplicemente chiacchierare, come luogo per molteplici attività come incontri informali con gli autori, piccoli eventi o attività ludico-didattiche. Previsti anche rinnovi e potenziamento di arredi, attrezzature e servizi in generale della biblioteca ed, in particolare, per il miglioramento della fruizione del soppalco e della sottostante sala ‘piazza’, nonché la fruizione di testi e pergamene antiche, degli spazi di back-office e dei servizi bibliotecari e dei servizi da parte dei diversamente abili. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di uno specifico laboratorio attrezzato con la più moderna strumentazione tecnica per storytelling di alta qualità ma anche una serie di attività formative sia rivolta agli utenti che al personale. Una specifica parte del progetto è stata dedicata al potenziamento del piano di identità della biblioteca ed alla sua realizzazione ed ai piccoli e piccolissimi utenti della biblioteca con la richiesta di finanziamento per l’implementazione delle dotazioni ludico-didattiche. Infine la richiesta di finanziamento per l’allestimento di innovativo laboratorio per la modellazione digitale e restituzione 3D.

Per Gravina in Puglia il progetto approvato (al 14° posto nella graduatoria generale), simpaticamente intitolato “La casa del fuorilegge”, insieme con l’esecuzione di lavori edilizi e di impiantistica, la dotazione di attrezzature finalizzate all’abbellimento degli spazi ed alla loro fruizione, così come l’acquisto di libri, servizi di catalogazione e digitalizzazione del patrimonio librario, lo start up (per il primo anno) per storytelling, storyboard, gamification ed attività di informazione e documentazione, vedrà soprattutto il recupero architettonico, oltre che funzionale, di parte di un immobile di pregio storico. Si tratta dei locali al piano terra del Municipio (con ingresso da via Ianora), dove sarà realizzata la Biblioteca di comunità, e sarà collegata all’adiacente chiesa di san Francesco ed alla prospiciente corte. La spesa prevista è pari a poco meno di 900.000 euro.

L’intero verbale, con la graduatoria degli altri progetti è pubblicata al seguente link http://www.regione.puglia.it/documents/3653273/0/VERBALE_N._34_del_15_dicembre_2017.pdf/7a9d5537-b2b3-44cc-8b33-be5c97c1b336


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