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Tredici attrattori culturali saranno rinnovati e daranno lavoro

  • In BARI
  • sab 09 Dicembre 2017
Tredici attrattori culturali saranno rinnovati e daranno lavoro

Si tratta di teatri, castelli e luoghi di intrattenimento delle province di Bari, Lecce e Taranto

BARI - Un bel regalo di Natale è arrivato dalla Regione per 13 attrattori culturali pugliesi nelle province di Bari, Lecce e Taranto. Si tratta di altrettanti progetti finalizzati a creare innovazione e comunità dentro e intorno ai luoghi. Spazi alla ricerca di futuro che potranno essere ristrutturati e rifunzionalizzati per produrre cultura e lavoro al servizio dei cittadini. E sono tutti finanziati dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia nell’ambito dell’avviso finalizzato a valorizzare gli attrattori culturali del territorio attraverso l’innovazione degli spazi teatrali e per lo spettacolo dal vivo.

L’investimento è pari ad un totale di sei milioni e seicento mila euro e servirà a recuperare beni monumentali, ammodernare strutture teatrali, migliorarne l’accessibilità, l’infrastrutturazione tecnologica e, contemporaneamente, promuovere l’innovazione dei processi e contenuti culturali delle imprese che li abiteranno, aiutandole a strutturarsi, a competere sul territorio nazionale e internazionale.

A beneficiarne saranno i teatri Forma e Kismet a Bari, il Mercadante ad Altamura, Eremo Club a Molfetta ed il teatro comunale di Ruvo di Puglia, il Teatro Politeama Greco ed i Cantieri Teatrali Koreja a Lecce, l’ex Oratorio Don Orione ad Arnesano, Castello De’ Monti a Corigliano d’Otranto, il Parco Musica Urbano (piazza S. Sebastiano) a Racale ed il Castello di Tutino a Tricase, il Teatro Auditorium Tarentum a Taranto ed il Teatro Verdi a Martina Franca.

“Cultura è lavoro. Ed un bene primario - ha detto l’assessore regionale Loredana Capone - come l'aria, come l'acqua. Se non c'è, gli effetti sono devastanti. E i beni culturali sono veri e propri presidi contro il degrado delle città e della società. È per questo che abbiamo messo in campo una grande strategia sui beni culturali: attrattori di cultura e di umanità. Prima ancora che di turismo ed economia. E con i beni culturali vogliamo generare lavoro. È questa la scommessa della Puglia che ha un potenziale enorme di crescita ma prima deve riprendere coscienza di se. Ha bisogno di riappropriarsi dei propri luoghi, di sentirsi parte di un progetto complessivo che, attraverso la cultura, esplora nuovi spazi di discussione, nuovi strumenti di confronto, che guarda alle differenze con la voglia di contaminarsi, costruisce reti di persone”.

E l’obiettivo principale del bando regionale è proprio quello di valorizzare i luoghi valorizzando le persone, la loro professionalità. Le risorse stanziate in prima istanza, 4 milioni di euro, consentivano di finanziare solo nove progetti dei 13 ammessi. A fronte della qualità dei progetti e dell'impegno delle imprese culturali e dei Comuni, la Giunta regionale, su proposta dell'assessore Capone, ha stabilito di aumentare le risorse destinate al bando, finanziando tutti i progetti ritenuti ammissibili. Un processo di infrastrutturazione culturale che doterà la Puglia di innovativi spazi per la produzione e fruizione di spettacolo dal vivo.

Il bando aveva uno sguardo premiante per quei progetti localizzati in aree con meno di 15 mila abitanti o riconosciute nei Sistemi Ambientali e Culturali della Regione Puglia o, ancora, interne vale a dire comuni intermedi, periferici e ultraperiferici. Una premialità volta a potenziare l'animazione delle aree svantaggiate e qualificare e differenziare sempre più l'offerta culturale integrata del Sistema Puglia. I cantieri apriranno a breve.

Ed ecco i progetti presentati. L’associazione culturale “Tra il dire e il fare” ha richiesto un intervento al teatro comunale di Ruvo per il rafforzamento dell’azione sul territorio, l’integrazione di nuovi prodotti culturali tesi all'ampliamento della filiera delle imprese culturali e creative, la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso percorsi progettuali specifici, mirati al coinvolgimento degli operatori della filiera culturale e creativa e del turismo nella partnership proposta. L’investimento prevede la realizzazione di opere finalizzate all'ampliamento della sala di spettacolo, la funzionalizzazione degli spazi di accoglienza e dei servizi annessi. La dotazione tecnologica prevista è tesa ad aumentare lo standard quali-quantitativo del teatro in termini di fruibilità e accessibilità degli spettacoli e delle attività complementari ipotizzate.

La Multiservice Eco società cooperativa – Ats ha invece proposto un intervento per Castello de’ Monti a Corigliano per il recupero e ri-funzionalizzazione del castello cinquecentesco, mediante interventi di recupero e restauro edilizio, adeguamento tecnologico funzionale, allestimenti scenici e dotazione tecnologica per la produzione e diffusione di nuovi contenuti culturali di spettacolo dal vivo, mostre, performance, concerti, attività laboratoriali. In particolare, è prevista la realizzazione di specifiche attività formative a carattere innovativo, dedicate alle nuove tecnologie in materia di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale (videomapping, interaction design, ArheoArte 3D, rilevazione fotogrammetrica, laboratori scientifici MaeLab).

Per il Teatro Mercadante di Altamura, lo stesso Teatro Mercadante srl ha proposto una diversificazione della produzione culturale e la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Il progetto di rete proposto, supportato dai protocolli di intesa, ha l’obiettivo di aggregare la filiera delle ICC e del turismo, prevedendo a questo scopo la disponibilità di: spazi, tecnologie, servizi di rete, opportunità formativa, anche in relazione agli istituti scolastici coinvolti, opportunità e benefici di rete per la distribuzione degli spettacoli. Il miglioramento della fruizione culturale dell'attrattore risulta dall’adeguamento degli spazi, la riqualificazione della sala di spettacolo, l’innovazione tecnologica, la creazione di nuovi contenuti digitali, il miglioramento delle condizioni climatiche, il miglioramento dell'accessibilità attraverso nuovi servizi, la creazione di una sala ristoro connessa alle iniziative culturali (animata insieme all'istituto alberghiero), il miglioramento dell’accessibilità e flessibilità dello spazio scenico attraverso l'introduzione di nuovi allestimenti.

L’associazione Opera Prima – Ats per l’ex Oratorio Don Orione ad Arnesano mira a realizzare una scuola musicale partecipata ed integrata alla produzione e diffusione di eventi di spettacolo dal vivo anche attraverso la costituzione di un’orchestra d’archi e di residenze d’artista dedicate alla musica. Gli interventi specifici previsti sull'immobile sono il restauro, l’adeguamento morfologico-funzionale e gli allestimenti impiantistici e tecnologici, finalizzati alla riconversione e riuso di alcuni spazi di un ex oratorio. Il progetto prevede la creazione di un network a partire da un’Ats già costituita, che coinvolge diversi protagonisti della scena musicale sinfonica di rilievo nazionale, con l’obiettivo ultimo di creare un nuovo modello di gestione nell’ambito di un sistema integrato di produzione e diffusione di contenuti culturali e di formazione di rilievo in ambito musicale, anche attraverso il recupero delle tradizioni musicali e del coinvolgimento degli operatori locali.

L’associazione Auditorium Teatro Tarentum mira invece ad adeguare tecnologicamente e funzionalmente l’auditorium del Teatro Auditorim Tarentum a Taranto, contiguo al museo diocesano, insieme al quale realizza un palinsesto di attività di spettacolo dal vivo e promozione del patrimonio culturale. È prevista la dotazione strumentale per la realizzazione di attività di fruizione innovativa del patrimonio (proiettori olografici) innestate allo spettacolo dal vivo e al racconto dei beni del patrimonio culturale del territorio.

La Fondazione Orfeo Mazzitelli realizzerà, nel Teatro Forma di Bari, una nuova sala per lo spettacolo dal vivo e in particolare per la danza, attrezzata con impianti tecnologici e digitali per la produzione e la diffusione di spettacoli dal vivo. Il progetto culturale prevede sia la creazione di una compagnia di danza stabile e sia l’implementazione di un palinsesto di attività formative e divulgative a servizio degli operatori della filiera e dei singoli utenti. Inoltre, è prevista la creazione di una rete di operatori del circuito della danza, finalizzata all’incremento della specializzazione e circuitazione artistica, della musica e della danza e alla creazione di nuovi servizi rivolti ad un pubblico con esigenze particolari (inclusione sociale, portatori di handicap).

La Cooperativa Kismet arl ha presentato un progetto in favore del Teatro Kismet di Bari per la diversificazione delle attività rispetto ai diversi linguaggi formali (spettacoli teatrali, mostre, concerti, formazione, attività laboratoriali), che renderanno il teatro uno spazio polifunzionale e flessibile nella programmazione, anche in termini di destagionalizzazione. L’aumento del numero di posti e la modularità degli elementi funzionali inseriti ne aumenta il potenziale di fruizione anche sul piano dell’accessibilità per bambini, anziani e portatori di handicap. Le attività di rete previste dal progetto e potenziate dai protocolli di intesa sottoscritti con i diversi enti e operatori, risultano avere un ottima capacità di attuare programmi integrati tra imprese della filiera culturale e creativa, trovando corrispondenza con il progetto dei nuovi ambienti, sia in termini di allestimenti, dei dispositivi materiali e dei servizi di fruizione e di innovazione tecnologica per l’accessibilità. Inoltre, il progetto prevede interventi per l’efficientamento e il contenimento energetico dell’edificio.

La Sapel srl migliorerà, all’interno del Teatro Politeama Greco di Lecce, funzionalità, accessibilità e fruibilità in termini di innovazione morfologico-funzionale e tecnologica della scena e doterà il teatro di nuove tecnologie per il miglioramento della fruizione del bene e dell'accesso agli spettacoli. Il miglioramento delle condizioni climatiche del teatro risultano inoltre capaci di raggiungere un ottimo standard di comfort, rendendolo maggiormente attrattivo sul territorio. Il progetto culturale prevede la creazione di una rete di operatori teatrali con l’obiettivo di favorire la circuitazione degli spettacoli sul territorio regionale.

Per Parco Musica Urbano a Racale, la VR2.ATS recupererà un bene dismesso attraverso interventi di restauro, funzionalizzazione e dotazione strumentale e alla rigenerazione urbana attraverso l’avvio di una struttura polifunzionale a carattere urbano per la produzione e la diffusione dello spettacolo dal vivo, in particolare la musica. La ristrutturazione dell'immobile ai fini della realizzazione di uno spazio attrezzato polifunzionale, dotato di un alto standard tecnologico a sostegno delle attività di spettacolo dal vivo ed è posto in continuità con l’ambito urbano storico, la piazza, con il quale si integra. Il progetto individua un innovativo modello gestionale pubblico-privato mediante il quale si propone di realizzare un palinsesto culturale urbano, che caratterizza la vocazione del centro storico cittadino pere lo spettacolo dal vivo e la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale. Lo stretto rapporto con il territorio e il coinvolgimento di più reti di operatori di diversa natura giuridica e diversa competenza disciplinare, si basa sull'offerta di prodotti culturali rivolti ad un pubblico vasto e finalizzato all’offerta turistica integrata e destagionalizzata.

Un centro culturale sarà realizzato nell’Eremo Club a Molfetta, secondo quanto nel progetto presentato da Eremo Club Antonio di Mastropasqua Elena. Il centro sarà legato alla realizzazione di spettacoli musicali, alla valorizzazione del patrimonio, all’innovazione culturale e sociale, in particolare rivolta ai giovani. Gli interventi di ristrutturazione edilizia, adeguamento morfologico-funzionale, allestimenti impiantistici e scenici, mirano alla creazione di nuovi spazi flessibili e multifunzione. Le attività proposte risultano avere capacità di aggregazione ed ampliamento della filiera culturale e creativa e del turismo. Tale caratteristica risulta essere potenziata dalla creazione della rete con enti pubblici e privati che operano nella medesima direzione, sia nell'ambito territoriale di riferimento, sia a livello regionale e sovralocale. L'attrattore si pone come hub creativo, visti anche i partenariati già attivati e risulta intercettare al meglio l'esigenza di aggregazione fra operatori culturali ed imprese creative del territorio, rilanciando al meglio i possibili impatti economici e le ricadute di tutela attiva del patrimonio ambientale e paesaggistico. In particolare, le attività di tutela attiva dell'ambiente risultano dal palinsesto culturale sostenibile; dal progetto paesaggistico-ambientale proposto; dalle caratteristiche specifiche di sostenibilità ambientale degli elementi architettonici ipotizzati.

A Martina Franca, nel Teatro Verdi, l’Immobiliare Cinema di Giulio Dilonardo sas, con i fondi ottenuti prevede di valorizzare l’attrattore attraverso il recupero, la ri-funzionalizzazione di parti dismesse dell’immobile, mediante interventi infrastrutturali di restauro, l’efficientamento impiantistico e realizzazione di nuovi allestimenti tecnologici e architettonici degli ambienti, in particolare dell’impianto scenico e della sala, inserendo dispositivi mobili nella platea finalizzati all’incremento del numero dei posti. Ed in particolare la realizzazione di una diversificazione di alto livello delle attività e l’inserimento dei nuovi servizi con conseguente aumento dello standard qualitativo della produzione ed erogazione dei contenuti di progetto. In particolare, fa le attività innovative vi sono: un progetto lettura (Presidi del libro); un progetto di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze gastronomiche (Slowfood); un progetto di valorizzazione turistica della Valle D’Itria (Serapia); un progetto di circuitazione degli spettacoli con creazione di una rete di teatri di Lecce, Bari, Taranto.

Nei Cantieri Teatrali Koreja a Lecce, la società cooperativa Koreja arl punta a rafforzare l’internazionalizzazione della scena teatrale nella formazione, produzione e programmazione. I processi di innovazione, sia da un punto di vista della fruizione, sia per ciò che riguarda la produzione e ancora rispetto al coinvolgimento di altri operatori della filiera culturale e creativa, sono basati sulla capacità dell’attrattore di diventare centro di interesse culturale del territorio. Le attività previste nel progetto culturale risultano avere un ottimo livello qualitativo, sia ai fini della diversificazione dei prodotti culturali e della valorizzazione del patrimonio culturale, sia al fine della sostenibilità economico-finanziaria dell'investimento. L’inserimento di nuovi servizi agli utenti come sottotitolatura degli spettacoli, creazione di uno spazio creativo polivalente, digitalizzazione dell’archivio iconografico, creazione di una foresteria, garantiscono l’innovazione ed il potenziamento dell’attrattore, rafforzando l’attrattività turistica del territorio. Il progetto prevede, inoltre, la dotazione di biglietteria online e di strumentazione digitale per la consultazione delle diverse attività, risulta in grado di fornire nuovi ed avanzati servizi di accessibilità ai contenuti culturali proposti. Allo steso tempo, gli interventi infrastrutturali previsti rispettano il principio di eco sostenibilità ambientale per il miglioramento del contenimento energetico dell’immobile e dell’efficientamento energetico degli impianti.

Per il Castello di Tutino a Tricase, Saietta Art srl prevede il recupero e la ri-funzionalizzazione di un bene monumentale di pregio, attualmente abbandonato, mediante un intervento di restauro conservativo, adeguamento funzionale, allestimenti scenici e tecnologici degli spazi coinvolti, che risultano destinati ad accogliere il pubblico nei diversi settori di interesse, moltiplicando il potenziale di fruizione del bene nel territorio. L'intervento mira a valorizzare il bene aumentandone la fruizione e l’accessibilità e la diversificazione delle attività previste, che possono garantire la sostenibilità economica nel complesso anche a medio e lungo termine, potenziando nel complesso l'offerta culturale del territorio di riferimento. L'intervento, prevede un programma di attività interdisciplinari calendarizzate nell'arco di tutto l'anno, potendo contare sul coinvolgimento di diversi soggetti e operatori della filiera culturale. E' previsto inoltre, un approccio partecipativo ed inclusivo degli abitanti.


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