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mer 06 Dicembre 2017

Torna ad ospitare i visitatori Palazzo Lodispoto sede del Polo Museale

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  • mer 06 Dicembre 2017
Torna ad ospitare i visitatori Palazzo Lodispoto sede del Polo Museale

Tante le novità: dal tetto panoramico trasparente a sede di spettacoli

TRANI - E’ il tetto panoramico trasparente, da cui si potrà ammirare il campanile della Basilica Cattedrale di Trani, durante le visite guidate, la novità più importante e suggestiva di Palazzo Lodispoto che domani, 7 dicembre, riapre al pubblico dopo una chiusura di alcuni mesi per lavori di manutenzione straordinaria.

Lo storico palazzo, custode del Museo Diocesano e della Storia della Scrittura Meccanica, sede della Fondazione S.E.C.A., in piazza Duomo a Trani, riapre dopo la chiusura del 7 ottobre scorso. E lo fa nel periodo più magico dell’anno per regalare novità ed un calendario natalizio ricco di sorprese.

Tornato a nuovo splendore, accoglierà nuovamente i visitatori di tutto il mondo, dopo i lavori effettuati grazie all’attenzione ed alla sensibilità di monsignor Giuseppe Pavone, già vicario generale ed amministratore dell’Arcidiocesi di Trani–Barletta– Bisceglie, all’economo Diocesano, monsignor don Angelo Di Pasquale ed al direttore del Museo Diocesano, rettore della Basilica Cattedrale, don Nicola Napoletano, il Polo Museale, così denominato poiché comprende i due musei su citati e la Sinagoga Museo Sant’Anna, si ripropone a cittadini e turisti di tutte le età con una nuova veste.

L’ elemento di novità sarà infatti il tetto panoramico, trasparente poiché vetrata, da cui poter ammirare il campanile della Basilica Cattedrale durante le visite guidate all’interno del museo. Calandosi nelle dimensioni storica, artistica e religiosa delle collezioni permanenti presenti, si potrà godere dall’interno del Museo Diocesano, custode del pregiatissimo Altarolo Eburneo del XIII secolo, del tesoro capitolare, della sezione lapidea con la ricostruzione dell’altare della chiesa di Santa Maria Maggiore, i capitelli in pietra ed in alabastro, gli stemmi nobiliari e della città, fino alla ricca collezione archeologica che racchiude, con i suoi cinquemilacinquecento reperti, interi secoli della storia antica a partire dall’VIII secolo a.C., del Museo della Storia della Scrittura Meccanica, il Museo della Macchina per Scrivere, con i suoi cinquecento pezzi provenienti da tutto il mondo e che, esposti in cinque sezioni, raccontano centocinquant’anni di storia e infine del campanile che dall’esterno fa quasi da faro, da punto di riferimento, come accade da sempre in tutte le città, in ogni angolo del mondo. Inoltre, in una delle sezioni dedicata al Museo della Macchina per scrivere, si potrà vedere la ricostruzione di un vero e proprio studio, attraverso un tuffo nel passato, negli anni ’50 del ‘900, con l’arredo comprendente la scrivania, la macchina per scrivere e da calcolo, in un’atmosfera tutta olivettiana. Per ciò che riguarda, invece, la parte pratica ed interattiva, Palazzo Lodispoto disporrà di altri due ambienti finalizzati alla didattica, oltre ai servizi già esistenti di libreria, caffetteria, sala congressi e baby pit stop.

Il Polo Museale è dunque ancora più a misura di fruitore, rispondendo alle svariate esigenze dei suoi ospiti, un palazzo in continua evoluzione, sempre pronto ad accogliere con passione chiunque voglia approcciarsi ad un contenitore culturale a tutto tondo.

In occasione della riapertura, i prossimi, 7 e 8 dicembre, si svolgerà il primo appuntamento in programma della rassegna natalizia “Sere d’Incanto 2017: “La vera storia di San Nicola e Pulcinella” a cura di Fondazione S.E.C.A. e Libreria Miranfù. Giunta alla terza edizione, prevede uno spettacolo per la scuola il 7 (già sold out) con replica l’8 dicembre alle ore 18. Ospitato dalla Fondazione S.E.C.A. e dalla Libreria Miranfù e curato dalla compagnia “Il carro dei comici”, lo spettacolo, dedicato a grandi e piccini, racconterà le origini della figura di Babbo Natale, mettendo in scena la storia di San Nicola, Vescovo di Mira, quello stesso San Nicola che il 6 dicembre, secondo la tradizione della città di Trani, riempie di dolci, balocchi e regali il piatto vuoto che ogni bambino, la sera prima con cura e gioia lascia sul tavolo della cucina, aspettando ansiosamente l’alba, per vedere stupiti, il “miracolo” che il dolce sonno della notte tiene nascosto agli occhi, un miracolo che secondo la tradizione antica, riempirebbe di dolci solo il piatto dei bambini buoni, viceversa lo colmerebbe di cenere e carbone nel caso si trattasse di quello lasciato da un bambino discolo o non ubbidiente. Lo spettacolo non si ferma alla sola tradizione popolare Molfettese, sconfina in quella Ortodossa, che vede Nicola (non ancora Santo) uomo generoso e altruista, capace di rendere felici tre sorelle e un padre disperato, donandogli il patrimonio necessario per farle maritare, una generosità ed una grandezza d’animo che lo porteranno ad indossare la Mitra vescovile di Mira, città mediorientale ricca di storie e tradizioni, ricca di fascino, colori e musica, una musica che insieme al racconto e all’animazione in baracca sarà contorno stilistico ed evocativo alla messa in scena. A far da unione a tutto ci sarà l’immancabile Pulcinella (Napoletano) che da tradizionale e scanzonato servo di Commedia diventerà il servo di un Santo.

Durante questo magico appuntamento (consigliata la prenotazione al Polo Museale Trani – 0883.582470) si visiterà anche la bellissima chiesa ortodossa di Trani, conosciuta come chiesa di san Martino, in pieno centro storico, grazie all’ospitalità di padre Stefan, riferimento ortodosso in città.


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