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In aumento esportazioni di prodotti agricoli e agroalimentari pugliesi

  • In BARI
  • ven 17 Novembre 2017
In aumento esportazioni di prodotti agricoli e agroalimentari pugliesi

Lo dice Coldiretti Puglia analizzando i dati del Rapporto sull’Economia di Bankitalia

BARI -

Le esportazioni ed occupazione nell’agroalimentare e nell’agricoltura pugliese sono in aumento. Il dato è confermato nel Rapporto sull’Economia della Puglia di Bankitalia. A divulgare la notizia è Coldiretti Puglia che, nonostante il sensibile ridimensionamento produttivo – determinato dalla tropicalizzazione del clima – vede le esportazioni dei prodotti agricoli pugliesi aumentati del +9% così come dell’agroalimentare ‘made in Puglia’ che registra un +4,9%.

“Numeri soddisfacenti dell’ortofrutta pugliese – commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che ha superato la soglia dei 750 milioni di euro di prodotto esportato sui mercati internazionali che in termini di aree geografiche riservano non poche sorprese”.

Oltre agli stimati 230 milioni di export ortofrutticolo verso la Germania, la Puglia si è imposta in Tunisia, Francia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, oltre a Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania, Grecia. La Puglia secondo ISMEA è prima in Italia per aziende ortive in piena area (ortaggi non coltivati in serre), seconda dietro la Sicilia per frutteti, terza per i legumi. In particolare ha numeri da record su pesche, uva da tavola e agrumi per quanto riguarda la frutta, mentre nelle produzioni ortive su lattughe, fave, carciofi e pomodori da industria. Tutto ciò in un comparto ortofrutticolo in Puglia interessa il 16% circa della superficie ortofrutticola nazionale.

L’analisi dei dati porta a considerare – secondo Coldiretti Puglia – quanto il comparto ortofrutticolo si sia specializzato e ciò è dimostrato dal calo del numero di imprese di quasi 700 unità, a cui corrisponde viceversa l’aumento del numero di addetti, addirittura in controtendenza rispetto al dato nazionale. Le produzioni nella maggior parte dei casi sono caratterizzate da un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabile, che non può permettersi di sostituire la mano dell’uomo con le macchine.

“L'olio è il terzo prodotto pugliese più esportato – aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - per un valore di circa 106 milioni di euro, quasi il 9% dell’export di olio dall’Italia. Trend in continua crescita per il vino che offre durante l’anno straordinarie opportunità di lavoro tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi”.

Nel settore enologico c’è grande exploit della Puglia per i rossi, gli spumanti ed i vini rosati che in 3 anni registrano un balzo record del + 122% (fonte UIV), rappresentando il 40% della produzione nazionale con oltre 1 milione di bottiglie l’anno. In sintesi 1 bottiglia su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese. Sempre i rosati fanno registrare una crescita dei consumi superiore al 13%, in controtendenza rispetto al dato generale, secondo il quale negli ultimi 50 anni il consumo di vino è sceso da 70 litri pro capite all’anno a 36-37 litri e la media continua a scendere dell’1% annuo.


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