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Quattordici vini pugliesi in due prestigiose guide

  • In BARI
  • gio 19 Ottobre 2017
Quattordici vini pugliesi in due prestigiose guide

Il Gambero Rosso premia con Tre Bicchieri 13 vini, mentre l’Espresso uno di Lizzano

BARI - Tredici vini pugliesi premiati con “Tre bicchieri 2018” nella guida di Gambero Rosso, la più longeva d’Italia visto che da 31 anni consiglia quali ‘nettari di Bacco’ degustare, più un quattordicesimo tra i primi 50 vini selezionati nella guida de l’Epresso “I vini d’Italia 2018”.

Tra conferme, ritorni e new entry, grandi e storiche cantine e produzioni di nicchia, tradizioni di famiglia e innovazioni generazionali, per l’intera Puglia ma soprattutto per i produttori si tratta di importanti riconoscimenti che, tra l’altro, potranno essere noti anche in altri stati come Germania, Gran Bretagna, Cina e Giappone, visto che la guida del Gambero Rosso viene tradotta in queste lingue per informare i maggiori consumatori di vino ‘made in Italy’.

Le guide dei vini da sempre sono ritenute un valido strumento per gli addetti ai lavori, fra cui i sommelier, ma pure enoappassionati e curiosi, vademecum per chi vuol bere bene ed essere aggiornato. L’ufficialità dei premiati sarà resa nota il prossimo 22 ottobre con una cerimonia in programma a Roma con la consueta degustazione organizzata dal Gambero Rosso ed alla quale parteciperanno oltre 400 etichette.

La Puglia dunque conferma qualità e piacere, insieme con notorietà, grazie alla crescita che continua in questo settore. Tra i vitigni più conosciuti ed apprezzati c’è sicuramente il Primitivo presente soprattutto nelle zone storiche di Gioia del Colle e Manduria.

Ed ecco i vini pugliesi premiati da Gambero Rosso con i “Tre Bicchieri”: da Castel del Monte Rosso V. Pedale Ris. 2014 della cantina “Torrevento”; da Gioia del Colle Primitivo 17 Vign. Montevella 2014 prodotto da “Polvanera”, Primitivo Marpione Ris. 2013 da “Tenuta Viglione”, Primitivo Muro Sant'Angelo Contrada Barbatto 2014 da “Tenute Chiaromonte”, Primitivo Ris. 2014 dalla cantina “Tre Pini”, Primitivo Senatore 2011 dai produttori “Coppi”; da Brindisi Oltremé 2016 da “Tenute Rubino”; da San Donaci Orfeo Negroamaro 2015 da “Cantine Paolo Leo”; da Carovigno Primitivo 2015 da “Carvinea”; da Manduria Primitivo di Manduria Raccontami 2015 dalle vigne di “Vespa - Vignaioli per Passione” e Primitivo di Manduria Sinfarosa Zinfandel 2015 dalle cantine di “Felline”; da Salice Salentino Rosso Per Lui Ris. 2015 da “Leone de Castris” e Rosso Selvarossa Ris. 2014 da “Cantine Due Palme”.

Un prestigioso riconoscimento lo ha avuto anche il salentino “Amure” Fiano Puglia IGP 2016 di “Claudio Quarta Vignaiolo” prodotto a Lizzano, nel Tarantino. E’ tra i primi 50 da comprare, dei 100 suggeriti nella guida de l’Espresso “I Vini d’Italia 2018” che ha visto l’ufficialità in una cerimonia a Firenze. Il vino pugliese rientra nella categoria che si rivolge ai winelover e appassionati alla ricerca “del miglior rapporto performance/prezzo”. La guida, diretta da Enzo Vizzari e curata da Andrea Grignaffini e Antonio Paolini, è presentata in queste ore e propone al suo interno 1500 etichette con descrizioni e dati, un vademecum del winelover risultato di un lavoro che ha visto 20 mila vini assaggiati dal team di esperti.

Amure è prodotto nella cantina di Lizzano di Claudio Quarta Tenute Eméra, la più grande delle cantine del gruppo, dove sono allevati vitigni autoctoni delle più tipiche denominazioni salentine.

L’Amure Fiano Puglia IGP è di colore verdognolo/giallo paglierino brillante, al naso presenta un’armonia di pera, fiori bianchi e agrumi, mentre al palato è fresco e piacevole con un finale morbido di frutti a polpa bianca. Ideale con pesce, paste e risotti bianchi, uova e omelette con erbe aromatiche.


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