FOGGIA - Le Birre dell’Anno si producono a Foggia...
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- dom 16 Aprile 2023
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Una startup finalizzata a rivoluzionare la diagnostica medica del cancro e di altre patologie ad elevato impatto sociale è vincitrice del premio Heroes 2017. Si tratta di Fluidia, startup biotech, Fondata nel 2016 da Massimo Papale (assegnista di ricerca dell’Università di Bari Aldo Moro) e Elena Ranieri (professore associato di Patologia Clinica presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Foggia), Fluidia ha avuto accesso diretto alla semifinale del contest Heroes Prize Competition, il premio per la migliore Startup innovativa messo in palio da Heroes, meet in Maratea, dopo aver vinto la fase di preselezione nel corso della II edizione del FRI- Festival della Ricerca e dell’Innovazione dell’Università di Foggia.
La finale del prestigioso premio ha visto 50 startupper provenienti da tutt’Italia sfidarsi a colpi di “pitch” per esporre l’impatto sociale, economico e innovativo del proprio progetto imprenditoriale dinanzi ad una giuria di imprenditori, business angels e venture capital internazionali.
Fluidia ha riscosso un tale successo da vincere il primo premio presentando, in anteprima mondiale, il test R/p-R, un metodo brevettato che può permettere, mediante il dosaggio quantitativo della proteina Raf kinase Inhibitor Protein 1 (RKIP) nella forma intera e fosforilata (p-RKIP), la diagnosi precoce e la prognosi di alcuni tra i tumori più frequenti quali il tumore del rene, del polmone, del colon-retto e della mammella.
Grazie alla convenzione attiva con Dipartimento DETO (Dipartimento Emergenza e Trapianti di Organi) dell’Università di Bari Aldo Moro, il test R/p-R sarà presto sperimentato su un campione di pazienti con carcinoma renale a cellule chiare per definirne l’accuratezza prima dell’immissione sul mercato.
“Questo premio rappresenta un incentivo a fare ancora meglio e una conferma che la strada intrapresa è quella giusta”, ha affermato il dottor Massimo Papale, amministratore delegato di Fluidia, al termine della cerimonia di premiazione avendo ritirato personalmente il riconoscimento.
Il premio, 10.000 euro in contanti e 10.000 euro in servizi specialistici, verrà usato per consolidare la strategia aziendale e acquistare i reagenti necessari per l’esecuzione del test R/p-R nei pazienti selezionati.
“L’Università di Foggia si conferma trampolino di lancio per studiosi e innovatori, questo importante riconoscimento premia il talento di un nostro dottore di ricerca - ha commentato la professoressa Elena Ranieri co-founder di Fluidia, studiosa nel campo oncologico da oltre 20 anni e tra i principali mentor del dottor Massimo Papale, durante il percorso formativo e di ricerca all’Università di Foggia - Il ringraziamento va a tutti i giovani ed entusiasti collaboratori che sostengono le attività di Fluidia attraverso spirito creativo e passione, parole chiave per lo sviluppo e la crescita dell’azienda e del territorio”.
Il coordinatore del Festival e Delegato del Rettore alla Ricerca Scientifica e Tecnologia, Terza Missione, professor Cristoforo Pomara ha espresso la sua grande soddisfazione evidenziando con orgoglio “il grande risultato messo a segno, ancora una volta, dal FRI-Festival della Ricerca e dell’Innovazione dell’Università di Foggia. Il riconoscimento ottenuto dalla Startup dimostra sempre di più la qualità della docenza e della ricerca dell’Università di Foggia. La presenza della collega Elena Ranieri, tra i fondatori, è, infatti, motivo di orgoglio per l’elevata qualità del lavoro svolto e per le doti umane e professionali, indispensabili nel successo di un team. Ma la vittoria di Fluidia è anche un’altra vittoria del FRI che è stato in grado di guardare lontano, premiando, durante uno degli appuntamenti della seconda edizione dello scorso maggio, l’innovativa società, consegnandola direttamente agli allori del Heroes Prize Competition, di qualche giorno fa”.
La nuova scoperta scientifica, tutta pugliese, contribuisce ulteriormente allo sviluppo sociale e culturale dell’Italia intera oltre che ad aprire nuove strade e quindi speranze per malattie ancora oggi senza cura o non totalmente debellabili.