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La Puglia vista con l’obiettivo di Carlo Gavazzeni Ricordi

  • In BARI
  • gio 25 Maggio 2017
La Puglia vista con l’obiettivo di Carlo Gavazzeni Ricordi

La mostra “Visioni come sogni” sarà inaugurata oggi al Castello svevo di Bari

BARI - Fotografie che ritraggono una serie di suggestive vedute, tra cui alcune dedicate alla Puglia, insieme con soggetti che riportano a visioni classiche, ma con uno sguardo assolutamente innovativo grazie alla tecnica del doppio e triplo scatto, sono parte della mostra intitolata “Visioni come sogni”, che raccoglie le opere dell’artista milanese Carlo Gavazzeni Ricordi.

Dopo il trionfo della personale allestita al Museo nazionale dell’Ermitage di San Pietroburgo e al Museo d’arte contemporanea di Santiago del Cile, gli splendidi scatti di Gavazzeni Ricordi saranno in mostra al Castello Svevo di Bari fino al 30 ottobre 2017.

La mostra, curata dallo storico dell’arte Claudio Strinati (già primo direttore del Polo Museale di Roma), presenta anche alcune opere dedicate alla Puglia, tra le più apprezzate proprio in Russia e in Cile. Parte delle opere in mostra sono state realizzate tra Bari, Brindisi, Trani, la Capitanata e il Salento. Tra le opere nate in Puglia spicca “Il ritratto di Paolo”, tre metri per uno e quaranta: “E’ il ritratto di Paolo Vagheggi, grande uomo, noto cronista e critico d’arte, scomparso nel 2009 – ricorda Gavazzeni Ricordi - mio amico e sostenitore, amava la Puglia almeno quanto la amo io. E’ una regione magica: non solo un luogo geografico, ma un luogo dell’anima, benedetto dal miracolo della luce. Da diciotto anni mi reco in Puglia durante le vacanze estive, ma per i primi sei anni non ho mai pensato di scattare foto. Poi un giorno quella luce mi ha catturato a tal punto che per me è medicale frequentarla e fotografarla”.

A sua volta Paolo Vagheggi scriveva di lui: “Per Carlo Gavazzeni, anche se è un fotografo contemporaneo, bisogna tirar fuori due termini antichi: ‘inventore e coloritore’. Da usare nel senso più alto, quello impiegato dal Vasari per indicare la qualità di alcuni pittori fiamminghi. Le tecniche primordiali giocate con i modernissimi filtri della macchina rendono l’immagine traslucida e coinvolgente, perfezione di un mondo imperfetto,di una ricerca di verità espressiva”.

Nato nel 1965 a Milano, dove vive e lavora, Gavazzeni Ricordi appartiene ad una famiglia da generazioni legata alla storia dell’arte e della musica. La personale, oltre alle opere dedicate alla Puglia, propone una sintesi del lavoro realizzato dall’artista milanese per le sue mostre romane, in particolare in occasione dell’incarico ricevuto da Pirelli Cultura per il Teatro di Villa Torlonia, luogo d’ispirazione neoclassica in cui si raccolgono le sculture realizzate dagli allievi di Berthel Thorvaldsen. Dopo anni di ricerca, con l’uso del banco ottico e della pellicola, l’artista crea le sue opere sperimentando, usando la chimica, adoperando lo scanner, stampando con una finitura lunghissima. In un mondo caduco, passeggero e mutabile, il suo è un tentativo di afferrare attraverso l’obiettivo lo spirito del tempo. Gioca con l’impressione della luce, come lo stesso Gavazzeni Ricordi spiega, come “se potesse raccontare tutto ciò che è successo attraverso gli anni”. Le sue immagini si fondono una sull’altra per “mostrare tutte le immagini che il nostro cervello riesce ad immagazzinare e a rielaborare”, in questo modo tutte le volte che si chiudono le palpebre “quel paesaggismo diventa sempre più interiore”.

L’inaugurazione si terrà oggi, 25 maggio, alle ore 19, ed interverranno, oltre all’autore, Fabrizio Vona, direttore del Polo museale della Puglia, e Lorenzo Zichichi, de “Il Cigno GG Edizioni”, che ha organizzato la mostra in collaborazione con la società “Nova Apulia”.


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