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Presentato il progetto-libro “La musica in cui viviamo”

  • In BARI
  • mar 23 Maggio 2017
Presentato il progetto-libro “La musica in cui viviamo”

E’ una raccolta di riflessioni e pensieri dei giovani sul loro rapporto con la musica

BARI - “Mi tranquillizza sapere che nella tasca posteriore dei miei jeans ci sono sempre un paio di cuffiette che non aspettano altro che essere utilizzate… per mettere il mondo in pausa, ed essere teletrasportata in un luogo sicuro”. È quando dichiarato da una giovane studentessa barese e che sintetizza alla perfezione l’intento della pubblicazione di un libro su come è cambiato tra i giovani il modo di percepire la musica.

Il progetto editoriale, pensato per dare dignità ai ragazzi che si sono impegnati a scrivere riflessioni davvero profonde e che quindi meritano attenzione e rispetto, come messo in evidenza dal direttore artistico di Time Zones Gianluigi Trevisi durante la presentazione dell’iniziativa intitolata “La musica in cui viviamo”, è nato dalla collaborazione tra il festival di musica contemporanea Time Zones e “Bosch tecnologie per la vita”.

Il libro, proprio attraverso la raccolta di scritti e di pensieri degli studenti dell’area metropolitana, fa una ricognizione nel mondo della scuola per cercare di capire quale rapporto vi sia tra le nuove generazioni e la musica, a fronte di un’analisi che ha rilevato nel nostro paese un progressivo svuotamento dei valori formativi dell’arte musicale. Oltre mille gli studenti dell’area metropolitana di Bari, appartenenti ad sette scuole di diverso grado e indirizzo di studio che hanno partecipato all’iniziativa. Gli istituti coinvolti sono il I Circolo di Conversano, “Mazzini” di Modugno, “Marco Polo”, “Japigia”, “Garibaldi”, “V. Lenoci”, “Euclide” tutti di Bari e l’Università degli Studi Bari-facoltà Lelia Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture

“Il testo - aggiunge Trevisi - raccoglie le riflessioni sulla musica di un campione molto rappresentativo di soggetti. Lo definirei, più che un’indagine sulla consapevolezza della musica tra i giovani, un catalogo di emozioni, sensazioni e passioni: abbiamo voluto scegliere i saggi, oserei dire, più ‘naif’, comunque tutti carichi di spontaneità”. Il direttore artistico di Time Zones ammette di essersi reso conto, insieme con gli altri organizzatori, “che investiamo troppo poco su di loro, in un sistema educativo che relega troppo spesso la musica in un ruolo secondario, quasi da intrattenimento. E un paese che rinnega le arti rinnega se stesso”.

Il libro, in questi giorni, è esposto al salone del Libro di Torino, ma a partire dal 1° giugno prossimo tutto il testo sarà disponibile gratuitamente anche in formato elettronico scaricabile dal sito www.timezones.it.


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