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Cinquanta bolidi d’epoca pronti a rombare al Gran Premio di Bari

  • In BARI
  • lun 24 Aprile 2017
Cinquanta bolidi d’epoca pronti a rombare al Gran Premio di Bari

Organizzata da Old Cars Bari vedrà la partecipazione di piloti noti e veicoli ‘gioiellini’ dell’automobilismo

BARI - I motori di 50 auto d’epoca si stanno scaldando per rombare da corso Vittorio Emanuele verso il lungomare Imperatore Augusto, per passare davanti al Castello Svevo ed arrivare in piazza Prefettura. Tutti insieme porteranno emozioni, ricordi e curiosità, con i 70 anni del Gran Premio di Bari. Emozioni per chi rivivrà i 10 anni di corsa, dal 1947 al 1956, di quella che era tra i primi Gran Premi d’Italia (la Formula Uno non esisteva ancora) e che nel 1948, vide sfrecciare la Ferrari.

Si correva allora su strade della città tra la gente, non c’erano circuiti studiati, si guidava senza casco (a volte giusto una cuffietta per evitare che i capelli al vento impedissero la vista), privi di cinture di sicurezza, occhiali e indossando semplici magliette. Sin dalla prima edizione per la città di Bari e la Puglia intera era un richiamo sportivo, turistico ed economico che ora ritornano. Lo ricordano tanti giovani di allora, oggi nonni, che lo hanno raccontato ai nipoti curiosi di poter vivere quell’epoca degli anni ‘40 e ‘50 di cui tanto hanno sentito parlare. Gli anni del Dopoguerra, un periodo difficile ma ricco di speranze e, a seguire, di ripresa economica. La prima edizione del Gran Premio Bari, tra l’altro, ha anche una forte valenza storica visto che la primissima gara si svolse, il 13 luglio del 1947, un anno dopo il bombardamento della città durante la Seconda Guerra Mondiale.

Una manifestazione, alla quinta edizione, che sarà rievocata in tre giornate e resa possibile ancora una volta da Old Cars Club di Bari. Se negli anni ‘40 e ‘50 la gara era di velocità, la rievocazione avverrà con una sfilata alla quale parteciperanno figli e nipoti di piloti del passato. Tra loro anche Tazio Taraschi, figlio di Berardo vincitore del Gp di Bari nel ‘53, guiderà la Taraschi Barchetta costruita dal padre per la rima donna-pilota di Formula 1. Si comincia il 28 aprile con la sistemazione nelle postazioni (i paddock) delle auto e l’esposizione al pubblico dalle ore 9 in piazza Prefettura. Il 29 ci sarà il suggestivo giro di ricognizione notturna del percorso di gara con partenza alle ore 19. Mentre la sfilata storica, la gara rievocativa, sarà il 30 aprile con partenza alle ore 10 da corso Vittorio Emanuele. La sfilata sarà aperta dalla Fanfara dell’Aeronautica Militare, seguirà alle ore 15 la premiazione nella sala Massari del Comune di Bari. I bolidi, veri gioiellini dell’automobilismo d’epoca, e quasi tutti pezzi unici, si alterneranno in tre manche di gara simulata. Quindici i modelli più belli tra cui il più ‘datato’ risale al 1924 ed è una Amilcar CGSS, ovvero la cosiddetta ‘Bugatti dei meno ricchi’ come veniva soprannominata. L’altra più anziana è la Darl’Mat 302 del 1937, costruita in circa 30 esemplari, per cui è un’auto molto rara anche perché in stile ‘Liberty’, disegnata da uno dei più grandi designer francesi, rappresenta una leonessa sdraiata con tanto di artigli sui parafanghi anteriori e al testa stilizzata nei fianchi posteriori. Ci sono poi una Cisitalia D46 del 1946, e dello stesso anno una Ermini 1100 Sport, una Lancia Aprilia Paganelli del 1948, Taraschi Urania Sport del ‘49, una Fiat Barchetta Sport del 1950, Cooper Bristol T20 del 1951, Monaci Bimotore 8 C del ‘52, Fiat Negri 508 C del 1953, e persino una rossa Ferrari del 1953, Giaur 750 Record del ‘54, mentre è del ‘56 la Lotus 11 Lemans, a cui segue la Stanguellini Formula Junior del ‘58. Garage De La Rose-De Blank del 1959, e dello stesso anno una Stanguellini Junior.

Tra gli eventi collaterali un convegno, il 27 aprile, alle ore 10 nella sala videoconferenze del Politecnico di Bari, su “Industria/Motori 4.0” in collaborazione tra Politecnico, Confindustria Bari-Bat e Accademia pugliese delle Scienze e Sae-Na per parlare del rapporto tra design, innovazione e sicurezza di automobili. Mentre il 28, dalle ore 20.30, ci sarà una visita guidata al Castello Svevo con visite alle mostre dedicata al cantante salentino Tito Schipa e quella fotografica di Carlo Gavazzeni Ricordi, insieme con la proiezione di video storici del Gran Premio ed esposizione di abiti d’epoca.

E poi l’attesa premiazione nel pomeriggio del 30 quando sarà consegnata la Coppa Dame che l’Old Cars Club assegna al primo equipaggio femminile classificato nella gara rievocativa della gara. Premio dedicato al ‘Pilotino’ come veniva soprannominata dai colleghi la napoletana Maria Teresa De Filippis, la prima pilota donna a correre in Formula 1 spentasi all’età di 89 anni nel 2016. Partecipò al Gran Premio di Bari nel 1952 con una “Urania” prodotta da Berardo Taraschi. L’Aeronautica Militare rinforza il suo legame con la città di Bari non solo con la presenza della Fanfara del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, ma sarà presente sul lungomare, tra la gente, con uno stand espositivo e con un aliante Twin Astir G-103, pronto a dare tutte le informazioni possibili sul velivolo ma sopratutto sulle attività istituzionali dell’Arma, in particolare quelle meno note e che quotidianamente vengono svolte a favore della collettività come il trasporto di emergenza di particolari ammalati.

Anna Caiati


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