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Il Carnevale si vive nella tradizione con canti e balli nelle strade

  • In FOGGIA
  • mer 22 Febbraio 2017
Il Carnevale si vive nella tradizione con canti e balli nelle strade

L’iniziativa è organizzata dall’associazione QuattroMuraVive in collaborazione con il Comune

MOTTA MONTECORVINO - Canti di tradizione insieme con altri aspetti culturali e teatro in vernacolo caratterizzeranno il Carnevale tradizionale organizzato per il prossimo 4 marzo (la precedente data del 25 febbraio è stata rinviata a causa delle previsioni meteorologiche avverse) a Motta Montecorvino, dall’associazione “QuattroMuraVive” in collaborazione con il Comune.

Il piccolo paese dei Monti Dauni Settentrionali da anni, grazie all’associazione “QuattroMuraVive” presieduta da Francesco Antonio Sassone, e con il patrocinio del Comune, vede riproporre le tradizioni di un tempo ed in particolare quelli che erano in uso nella comunità già dal 1800.

In particolare si ricorda lo Sciambule: il canto a dispetto sull’altalena. Si tratta di una melodia aggraziata e talvolta malinconica che, proprio nel periodo di Carnevale, i giovani fidanzati usavano per “raccontarsi” con versi pungenti le cose che non andavano nel loro rapporto e nel rapporto con le rispettive famiglie, ma che concludevano sempre con la promessa di un amore eterno.

Non manca la rappresentazione teatrale in maschera ed in vernacolo tipico mottese. Simile alle Zezi Campane, lo spettacolo vede la partecipazione di quattro o tre personaggi con le rispettive dame o cavalieri “diretti” da un Dottore, parte erudita e saggia della Maschera. Il litigio tra i vari personaggi (i quattro elementi, la morte il diavolo il giovane e la vecchia, la zita, la mmaritata e la vecchia e altre…), tra battute e scherni, termina sempre con una morale oggettiva e goliardica da parte del Dottore saggio e mediatore.

E per finire c’è la Giostra che vede i personaggi della Maschera riappacificarsi in una lunga e sudata quadriglia, suonata con la Fisarmonica, che termina con un brindisi di buon vino rosso e l’assaggio di ceci abbrustoliti col vino e fave secche abbrustolite.

L’inizio della manifestazione è fissata alle ore 17. Il tutto si svolgerà per le vie del Paese, e ad ogni quartiere si potrà ascoltare la melodia dei Sciambule e la goliardia della Maschera per poi ritrovarsi nella Giostra tra quadriglie e balli. La giornata volgerà al termine in serata nella piazza della Chiesa Madre con un falò ove saluteremo l’Inverno e accoglieremo la nuova “Stagione” con prodotti tipici e musica tradizionale.

Quest’anno ci sarà la partecipazione degli alunni dell’istituto comprensivo dei Monti Dauni di Motta che si esibiranno nella “Maschera” dei quattro elementi coordinati da Antonio Sassone e dalla professoressa Angela Bianco.


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