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Pettole (dolci e salate)

Pettole (dolci e salate)

Ricetta a base di acqua e farina, tipica della cucina povera per arricchire i pranzi di Natale

di Teresa da Taranto

INGREDIENTI
1 kg di farina
1 panetto di lievito di birra
2 bicchieri di latte
2 bicchieri di acqua tiepida
olio per friggere
capperi
acciughe
1 cucchiaino di sale fino
(se dolci zucchero a velo e cannella al posto degli ultimi tre ingredienti)

PREPARAZIONE
Disporre la farina in una pentola molto capiente ed alta. Ricavare un buco al centro dove mettere un po’ di acqua tiepida in cui si è sciolto in precedenza il panetto di lievito, quindi il resto dell’acqua in cui è stato sciolto il cucchiaino di sale fino. E mescolare piano amalgamando acqua e farina. Aggiungere a poco a poco il latte tiepido e mescolare prima con le mani e poi con un cucchiaio di legno. Lavorare sino a quando la massa ottenuta non resta attaccata al cucchiaio. A questo punto coprire con un coperchio la pentola e questa con una coperta di lana e lasciare crescere per due ore. Se si vogliono fare le pettole dolci allora friggere l’impasto così come ottenuto, in abbondante olio bollente. Basta prendere con un cucchiaio da cucina una quantità dell’impasto e versarlo nell’olio bollente. Le pettole fritte vanno poi disposte su carta assorbente per togliere l’olio in eccesso. Sempre se dolci, poco prima di servirle, passarle ancora calde in un piatto con zucchero a velo e cannella e servire subito. Altrimenti se salate, prima di friggerle, aggiungere capperi, acciughe a pezzetti e mescolare l’impasto in modo che capitino in tutte le pettole. Quindi friggere come suggerito e poggiarle su carta assorbente prima di servirle ancora calde.

Le pettole vengono solitamente preparate e consumate per il 6 dicembre, così come alla dell’Immacolata o di Natale o dell’ultimo dell’anno, mentre a Taranto dove è la festa di Santa Cecilia a dare il via alle festività natalizie le donne di casa usano prepararle a colazione e quindi si alzano all’alba quando per le strade risuonano le musiche della banda. Nei tempi più recenti c’è chi, mangiandole a colazione o come dolce, le puccia nella crema di nocciole. Mentre a quelle salate una variante potrebbe essere quella di aggiungere pezzetti di pomodoro secchi.


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