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La scuola di formazione in Beni archeologici, più vicina alla realtà

La scuola di formazione in Beni archeologici, più vicina alla realtà

Il Politecnico di Bari sta già cercando una sede in città, afferma il consigliere regionale Liviano

TARANTO - L’alta scuola di formazione in Beni archeologici e paesaggistici a Tarano sembra essere sempre più vicina alla realizzazione, grazie all’interesse dimostrato dal Politecnico di Bari.

Il consigliere regionale Gianni Liviano, tarantino doc e sempre attento alle esigenze della città ed in particolare delle giovani generazioni, ieri, 27 settembre, ha avuto un incontro a Bari con alcuni docenti del Politecnico con i quali ha discusso della fattibilità del progetto.

Le sensazioni “sono buone”, ha dichiarato Liviano, e sono “sensazioni che parlano di un progetto che non può che contribuire ad innalzare il livello dell’offerta formativa a Taranto e a restituirle centralità sul piano della riscoperta delle proprie radici oltre che uno scatto culturale in avanti”.

Nei prossimi giorni i docenti del Politecnico saranno a Taranto per visionare alcune sedi che potrebbero prestarsi ad ospitare classi e studenti. Il desiderio avanzato dai docenti è quello “di poter individuare una sede nella città vecchia di Taranto”, aggiunge ancora Liviano, anche se la sede ideale “sarebbe quella che, oltre alle classi e ai laboratori, possa contare su un’area da adibire a foresteria al servizio degli alunni e dei docenti stessi”.

Una struttura con queste caratteristiche a Taranto c’è ed è la ex sede della Banca d’Italia. I piani superiori dell’immobile, infatti, sono già adibiti a convitto. Per quanto riguarda questa sede, dal Politecnico è stata già inviata la richiesta, corredata dal progetto di fattibilità, alla sede centrale della Banca d’Italia. Nelle prossime settimane è inoltre previsto un incontro a Roma per capire se ci sono margini di operatività in tale senso.

Altre sedi prese in considerazione sono palazzo De Bellis e palazzo Amati in città vecchia. Si comincerà con un Master di I livello.

“La volontà del Politecnico di Bari di investire su Taranto ci dà la cifra di come la nostra città, nonostante le enormi difficoltà, resti un valido attrattore culturale. Ci auguriamo che il Comune di Taranto mostri sensibilità e possa mettere a disposizione una sede in città vecchia. A mio avviso - conclude Gianni Liviano - è questa la strada che dobbiamo continuare a battere. Il dialogo e il confronto continuo devono costituire la metodologia che deve essere alla base della costruenda legge regionale speciale per Taranto. Partecipazione è proposizione. Nessuno dovrà essere escluso dal confronto. E i primi incontri già effettuati sembrano proprio andare in quella direzione”. 


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