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Al Trofeo Coni di karate, la Puglia si è classificata al quinto posto

  • In BARI
  • mer 28 Settembre 2016
Al Trofeo Coni di karate, la Puglia si è classificata al quinto posto

Grandi i ragazzi di 13 e 14 anni dimostratisi dei veri combattenti professionisti

BARI - Quattro giovanissimi atleti di karate di Bari ed uno di Foggia hanno ben rappresentato la Puglia al Trofeo Coni 2016 riuscendo a far conquistare alla nostra regione la quinta posizione nella classifica nazionale.

Le gare interegionali si sono svolte a Cagliari, dal 22 al 24 settembre scorse, e hanno riguardato 45 discipline sportive a cui hanno partecipato oltre 3mila giovani atleti delle rappresentative regionali provenienti da tutta la penisola.

Ad accompagnare la rappresentativa regionale della Puglia, è stato il maestro Vito Simmi.

Sui tatami sono scesi cinque tra ragazzi e ragazzi di età compresa tra i 13 ed i 14 anni di età. Tutti hanno espresso la forte sinergia di squadra e nonostante la giovane età esperienza insieme con la freschezza, comportandosi in maniera esemplare.

Marco Mininni, Francesco Simmi e Alessio Nacci, tutti di Bari, insieme con Giada Lippolis di Noci, e Giulia Palmisano di Foggia, hanno dimostrato di essere atleti promettenti e agguerriti, seppur alle prime esperienze in campo nazionale.

La competizione è stata caratterizzata da grandi numeri e da grandi aspettative, all'insegna dello spirito agonistico e dei giovani talenti.

I ragazzi si sono comportati in modo esemplare, ha raccontato il maestro Simmi, si sono qualificati quinti. L’inizio delle gare è stato a nostro favore, ma poi siamo stati eliminati dalla squadra della Campania. Tutte le squadre affrontate dai ragazzi pugliesi si sono dimostrate in gamba e più forti. Simmi non nasconde un pizzico di delusione poiché convinto che i pugliesi meritassero la medaglia. Soprattutto per aver perso 2 a 3 proprio contro la Campania, che poi ha vinto l'oro.

E’ stata comunque una esperienza positiva. I ragazzi hanno vissuto l’emozione da atleti in gara e questo per loro è un importante insegnamento che li aiuterà a diventare sempre più sicuri delle loro abilità e capacità.

La squadra di giovanissimi pugliesi è stata accompagnata da un vero e proprio pezzo di storia del nostro karate, uno dei primi maestri in Puglia,che ha allenato per oltre 20 anni la nazionale e che ancora non si ferma.

Simmi è stato infatti in America, Africa ed Australia. Ha visto trasformarsi il karate ed adattarsi ai tempi e alle esigenze agonistiche. Ha allenato tanti atleti giovani oggi diventati maestri. Ma le emozioni che continua a ricevere dai ragazzi, dice, “sono sempre tante. Una gara del genere non è solo una competizione per loro e per me, ma è un'esperienza di viaggio, di vita. Ho ancora tanto da insegnare alle nuove leve, ma ho ancora tanto da imparare da loro. In questa occasione ho avuto modo di conoscerli meglio. Mi piacciono queste trasferte perché ho sempre modo di imparare cose nuove. I nuovi viaggi si aggiungono ai vecchi ricordi e mi danno nuove energie. Dai ragazzi che alleno e che accompagno traggo linfa, la loro giovinezza e spensieratezza mi mantiene più giovane".

Il karate che insegna e che cambia, quindi, raggiungendo nuove mete e nuovi obiettivi, come la tanto attesa partecipazione alle Olimpiadi, che rappresenta una grande opportunità per il nostro sport. Ma cosa comporterà questa novità? Apporterà modifiche al karate?
"Il karate è cambiato tanto dal passato ed è normale che sia così. Il karate si evolve, i regolamenti si uniformano e la pratica sportiva si standardizza. E' giusto che i ragazzi conoscano le origini dello sport che praticano, ma è inutile esaltare il karate tradizionale a discapito di quello sportivo, come a volte capita. Il karate è semplicemente karate e come tutti gli aspetti della vita e della società si evolve, cambia e si adatta alle novità. Non credo che le Olimpiadi provocheranno un grande cambiamento. Il karate – conclude Simmi - continuerà semplicemente ad evolversi come ha fatto finora, niente di più".


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