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L’esportazione di vino pugliese in aumento del 9%

L’esportazione di vino pugliese in aumento del 9%

Lo riferisce Coldiretti Puglia su dati forniti da Istat Coeweb

MANDURIA - L’esportazione del vino pugliese segna un aumento del 9%, nonostante il difficile scenario globale dovuto all’inflazione che pesa sui consumi anche a livello internazionale e l’aumento dei costi per la produzione ed il trasporto del vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole.

Sono questi alcuni dei dati emersi dall’analisi di Coldiretti Puglia su quelli forniti da Istat Coeweb, e diffusi in occasione del confronto alla Fiera Pessima di Manduria, con la mostra per scoprire la biodiversità vitivinicola nell’enoteca allestita da Coldiretti.

La produzione di vino annuale si aggira intorno ai 9,5 milioni di ettolitri, la seconda regione d’Italia in termini di quantità. Con un totale di 38 vini Dop (denominazione d’origine protetta) e Igp (indicazione geografica protetta) la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 407 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%.

Non solo. La Puglia registra un grande produzione di rossi e di rosati che rappresentano il 40% della produzione nazionale totale dei rosati con oltre 1 milione di bottiglie l’anno, quando quasi 2 bottiglie su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese. La Puglia si sta imponendo anche con gli spumanti, con grande capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. Per questo vanta, nella popolarità internazionale, eccellenze varietali uniche, quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni.

“La spinta all’autosufficienza alimentare si allarga anche alle vigne e gli italiani si appassionano ai vini autoctoni con il Primitivo che segna un incremento dei consumi, risultando – ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Taranto - uno dei vini più venduti in Italia con più di 4 milioni e mezzo di litri. Si tratta della conferma della alta qualità offerta dalla Puglia grazie alla biodiversità e alla tradizione millenaria della viticoltura tricolore”.

Il vino testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali.

“Il successo dei vini di Puglia è il risultato di un mix vincente di fattori che partono replika klokker dalle potenzialità del terroir e delle varietà autoctone, passando per le capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi che hanno portato al boom dei vini pugliesi – ha spiegato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - La Puglia può ripartire dai punti di forza con il segmento del vino che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia agroalimentare”.


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