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A dieci donne il premio Mimosa

A dieci donne il premio Mimosa

Istituito dal Mcl e consegnato per la prima volta

LEPORANO - Il premio Mimosa 2023 è stato consegnato a dieci donne impegnate a livello locale, provinciale e nazionale, come testimonianza di affetto e riconoscimento a tutte le professioniste che si sono distinte nei propri ambiti raggiungendo alti livelli. A consegnare il premio, in occasione della giornata internazionale della donna, è stato il presidente del circolo Movimento Cristiano dei Lavoratori (Mcl) di Torricella, Graziana Pignatelli insieme con l’onorevole Giovanni Maiorano.

Tra i premiati della prima edizione, tre medici: Annarita Desantis (direttore sanitario ospedale San Marco a Grottaglie) Maria Marcellino e Maria Ceccarelli, e poi a Maria Cristina Chirico dell’Unità di supporto dell’ufficio del Commissario per l’Ambientalizzazione dell’area Jonica, due rappresentanti del mondo della cultura: Luisa Cosi (vice preside dell’Istituto comprensivo del Bene Maruggio-Torricella) e Carmine Antonucci (Accademia di Belle Arti), alla giornalista Laura Milano, a Graziana Conte (editoria d’arte), al presidente del Consiglio del Comune di Leporano, Giovanni Tomai,replica uhren e al comandante dei Vigili del Fuoco di Firenze, ing. Marisa Cesario.

Tutte donne coraggiose, forti e tenaci, che hanno creduto nei valori morali e intellettuali, dimostrando capacità non comuni per i risultati ottenuti.

Nella manifestazione patrocinata da Regione Puglia e Comune di Torricella, nel ricevere il riconoscimento la Tomai ha ricordato che proprio da Torricella, terra a lei “molto cara” è iniziata la sua militanza politica. La stessa ha ricordato poi l’onorevole Pietro Franzoso, morto a seguito di un incidente nel 2011, la cui “costante attenzione – ha detto Tomai - alle dinamiche territoriali sono state una grande fonte di ispirazione e di insegnamento per me”. La stessa ha voluto dedicare il premio all'assessore Iolanda Lotta con cui lavora fianco a fianco ogni giorno.

Una serata che ha messo in luce lo stato dell’emancipazione femminile italiana, la sensibilizzazione delle tematiche di genere nelle comunità più piccole, dove ragazze, casalinghe, mamme, studentesse e lavoratrici, devono imparare a capire che “il futuro è nelle loro mani e sono le uniche padrone del destino e solo loro hanno il potere di cambiarlo. Le donne non lascino che la loro vita sia vissuta all'ombra degli altri ma devono operare quotidianamente per renderla unica” ha tenuto a sottolineare la Tomai.


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