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Riforestazione urbana: Comune e Università insieme per uno studio

  • In BARI
  • mar 08 Novembre 2022
Riforestazione urbana: Comune e Università insieme per uno studio
Un tratto di lama Picone in fondo a via Dalla Chiesa

Il Dipartimento di Scienze Agro ambientali si occuperà di riqualificare, curare e rigenerare sei aree comunali

BARI - Sei aree, nel quartiere Poggiofranco di Bari, saranno oggetto di riforestazione urbana grazie ad una inziativa avanzata dal dipartimento di Scienze Agro ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi “Aldo Moro”. Il progetto è stato proposto dall’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola ed approvato dalla Giunta Comunale. Le aree saranno pure oggetto di sperimentazione per azioni green pilota da replicare eventualmente in altri contesti cittadini.

L’iniziativa prevede l’affidamento, riqualificazione, cura e rigenerazione delle aree di proprietà comunale presenti tra via Generale Carlo Alberto dalla Chiesa e la Lama Picone, che, appositamente individuate, saranno affidate alla cura e agli interventi del Dipartimento universitario.

L’attività proposta, in linea con gli obiettivi del PNRR per la tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (M2C4.3 Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi, del suolo e delle aree marine, Investimento 3.1) è finalizzata non solo a salvaguardare una zona verde della città ma anche ad individuare le specie di piante e arbusti nativi o esotici da impiegare per l’arredo urbano e la riforestazione in ambiente mediterraneo. La ricerca sarà condotta in sinergia con l’Amministrazione locale per realizzare aree green pilota in ambito urbano. Le prove di moltiplicazione delle piante selezionate saranno condotte presso un’impresa vivaistica partner di progetto, mentre una parte delle attività previste sarà condotta presso un ente di ricerca straniero per analizzare le relazioni pianta/suolo dal punto di vista eco-fisiologico, al fine di migliorare le condizioni di vita delle piante in ambiente urbano aumentandone le possibilità di attecchimento.

“L’intento di questo progetto - si legge nella nota a firma della professoressa Maria Letizia Gargano - è quello di migliorare la filiera vivaistica italiana fornendo informazioni applicate utili alla scelta e all’approvvigionamento del materiale vegetale da moltiplicare e alle tecniche di propagazione da adottare. Le attuali fonti di approvvigionamento delle piante da impiegarsi per il verde pubblico native o esotiche non sono sufficienti a garantire materiale idoneo alle richieste, sempre crescenti, che si sono attivate in seguito dell’attuale politica “green oriented”. Questo perché non sono ancora del tutto noti i rischi di inquinamento genetico a seguito dell’utilizzo di materiale vegetale di provenienza geografica inadatta rispetto all’ambiente nel quale verrà impiegato. La conoscenza di base delle specie impiegabili in ambiente urbano e la loro variabilità è perciò il fondamento della mia ricerca”.

Il progetto contempla una serie di ricadute che riguardano tanto l’aspetto scientifico, con interventi di forestazione e azioni utili a contrastare il declino della biodiversità, il degrado del territorio e l’inquinamento atmosferico, quanto quello culturale e sociale, con l’incentivazione di attività imprenditoriali atte a favorire la creazione di occupazione stabile e la diffusione di una cultura della sostenibilità che possa promuovere l’inclusione dei giovani attraverso il risanamento delle aree urbane e un incremento e gestione efficace delle aree verdi.replica watches uk


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