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Un gioco di piazza dedicato al ciuccio martinese

Un gioco di piazza dedicato al ciuccio martinese

E’ un’opera di street art realizzata dal martinese El Rughi

MARTINA FRANCA - Un’opera di street art dipinta non sui muri ma sul pavimento della piazza per diventare simpatico gioco di società dedicato al simbolo della città di Martina Franca: l’asino o “ciucce” in lingua locale. E’ l’iniziativa che ha visto protagonisti lo street artist El Rughi nell’ambito del progetto Street Art promosso dall’Arci-Servizio Civile di Martina, l’Assessorato comunale alle Politiche Giovanili, in particolare l’assessore Valentina Lenoci, che ha voluto fortemente il progetto, insieme con studenti e associazioni.

Ispirato al gioco dell’oca, “U sciuche d’u ciucce” (il gioco del ciuccio) è stato inaugurato in piazza Fratelli Motolese. Le caselle, in grandi dimensioni, richiamano il territorio martinese, dai prodotti agricoli alle bellezze architettoniche sino ai fatti storici della città. Sono infatti stati raffigurati, insieme con il ciuccio martinese, in varie pose, e predomina il posto centrale, l’Arco di Santo Stefano, i Portici di piazza Immacolata, la Basilica di San Martino, i trulli, l’ulivo e tralci d’uva. Nella realizzazione, iniziata nel novembre 2021, sono stati coinvolti pure gli studenti della 2ª C del liceo artistico Iss “Leonardo da Vinci” coadiuvati dalla professoressa Annalisa Piergianni.

Lo spazio, fino a qualche tempo fa grigio e vuoto, ora si è colorato e riempito di arte, colori, gioia ed entusiasmo di bambini e adulti. Le regole del gioco son riportate su un coloratissimo cartellone esposto in piazza in dialetto martinese (traduzione curata da Tonino Fumarola e Giovanni Nardelli dell’“Accademia de La Cutizza”), ma anche in italiano e in inglese per i turisti. Si parte dalla casella numero uno dove è raffigurato il profilo di una contadinella per arrivare alla numero 63, dopo vari ostacoli o premi (come avanzamenti di caselle).

L’artista El Rughi, il cui vero nome è Riccardo Micoli, è originario di Martina e ha partecipato a diversi eventi nella sua città. A Barcellona dove vive e si è affermato pure come tatuatore, nonché realizzando importanti mostre e vari lavori artistici. E’ infatti multidisciplinare in quanto è noto anche come grafico, serigrafo e fumettista. A Martina, nel 2013 ha partecipato a Graffiti Strett Art e dipinto un murale su una facciata della scuola “Grassi”. El Rughi ha iniziato la sua collaborazione con Arci Servizio Civile (Asc) come operatore volontario nel 2008 e, in quell’anno, durante il suo servizio civile realizzò due saracinesche del Circolo Salvador Allende Arcallegra. In seguito, nell’aprile 2009, sollecitò Arci Servizio Civile a organizzare una jam di street art con i migliori artisti pugliesi attorno al campo sportivo del Pergolo: “I Muri Parlano”,replica uhren replicato nel settembre dello stesso anno per completare l’anello dello stadio. Nell’agosto 2019 su commissione sempre dell’Arci, El Rughi ha realizzato Il Rabdomante, in viale Europa, su una vecchia cabina Enel, in omaggio al Festival dei Sensi.

Il bando dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del giugno 2021 è stato l’epilogo di un lungo rapporto tra Asc Martina e l’artista di street art El Rughi: due progetti, Il gioco del ciuccio in piazza Fratelli Motolese, già realizzato, e l’altro nel quartiere Don Bosco, una campana e alcuni giochi che saranno sempre realizzati sullo stesso pavimento.


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