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A largo di Bari un progetto eolico offshore e idrogeno verde

  • In BARI
  • gio 07 Aprile 2022
A largo di Bari un progetto eolico offshore e idrogeno verde
Un esempio di impianto eolico offshore

Presentata istanza alla Capitaneria di Porto su trasmissione del Ministero delle Infrastrutture

BARI -

Un impianto eolico offshore e un altro di idrogeno verde potrebbe presto esseri realizzati a largo delle coste baresi da una start up locale. Si aggiungerebbe a quello già realizzato a Taranto e a quello in programma davanti alle coste salentine tra Otranto e Santa Maria di Leuca (dove sono previsti 90 aerogeneratori alti quasi 300 metri per un’area di circa 163 metri quadrati). Per Bari, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha trasmesso la domanda del progetto da realizzare alla Capitaneria di Porto della città metropolitana. L’ubicazione dell’impianto eolico, va detto subito, è previsto in massima parte oltre il limite delle acque territoriali. A regime l’impianto prevede una produzione di oltre 3,5 TWh di energia, grazie a una potenza installata di circa 1,2 Gigawatt dall’eolico e una produzione sino a 90.000 tonnellate/anno di idrogeno verde grazie alla sezione di generazione con 600 Megawatt di potenza elettrica.

L’idea è del Gruppo Hope di Bari, una innovativa start up fortemente attiva nel settore delle energie rinnovabili, che vanta professionisti di collaudata esperienza nel ramo e collaborazioni con centri di ricerca nazionali ed europei di alto livello. Il parco progetti del Gruppo (il cui fiore all’occhiello è l’impianto di idrogeno verde che alimenterà i bus urbani della città di Taranto) ammonta già a oltre due Gigawatt di potenza sia da fonte eolica offshore (in alto mare) e onshore (a terra) che fotovoltaica, rispetto ai quali il parco offshore rappresenta un significativo incremento, ma non un salto dimensionale.

I progetti di Hope si avvalgono della collaborazione del Politecnico di Bari riguardo alle tecnologie di produzione e diffusione utilizzate, le più avanzate oggi disponibili, e con l’Università di Bari per quanto attiene allo studio degli impatti ambientali.

L’amministratore di Hope, Fabio Paccapelo, afferma convinto: «la sfida delle energie rinnovabili, indifferibile per la lotta ai cambiamenti climatici e per ridurre la dipendenza energetica del sistema Italia, si può vincere solo dal basso, grazie a una giusta informazione che spieghi puntualmente le ricadute e le opportunità per le realtà locali e per tutti i portatori di interesse».

Se l’impianto eolico offshore è quello da realizzare in mare con installazione di turbine in grado di “catturare” la forza del vento e trasformarla in energia, quello ad idrogeno verde è l’idrogeno che viene ottenuto con un processo elettrolitico dell’acqua (in apposite celle alimentate da fonte rinnovabile) con emissioni zero, senza rilascio di anidride carbonica (CO2). È attualmente la forma di energia di minore impatto ambientale al punto ed il cui massiccio utilizzo è ritenuta da molti la strada obbligata per salvare il pianeta.


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